L’esperienza di malattia nel paziente diabetico

Introduction: The case analyzed aims to identify the importance of knowledge and prevention of diseases, especially chronic ones such as Diabetes mellitus, highlighting the role of the nurse in the correct management of the pathology, prevention of complications such as hypoglycemia and hyperglycemia, the correct use of devices and the search for new experimental techniques to promote 'healing'. The psychological aspect of the patient and his family and teamwork are also emphasized. Objectives: The nurse, through new techniques and tools and together with constant training, aims to improve the quality of life of patients. Material and methods: A semi-structured interview was conducted with a diabetic child and his parents and to identify the problems underlying the case. This type of interview, through its open and widely discursive structure, allows the interviewer to understand emotions and support those in front of them without judging. Results: The interview showed how much the experience lived by the child and his family was necessary to focus attention on the positive and negative aspects of healthcare that could then be improved or increased. Discussion: The clinical case in question is described in detail and the tools provided to parents for glycemic monitoring and insulin administration are analyzed to then arrive at a definitive therapeutic plan, thus defeating fears and doubts and improving the life of the entire family unit and the patient concerned. Conclusions: the training acquired in the university environment and the combination with continuous nursing training are essential in order to be able to respond to the new needs and vicissitudes that arise over time and to assist patients and their caregivers in the best possible way starting from the territory, avoiding exacerbation and hospitalization. This must be guaranteed starting from education, first scholastic and then health. It is also important to attribute to these highly trained figures the right value and professional and economic gratification.

Introduzione: Il caso analizzato mira ad individuare l’importanza della conoscenza e prevenzione delle malattie, in particolar modo quelle croniche come il Diabete mellito evidenziando il ruolo dell’infermiere alla corretta gestione della patologia, prevenzione delle complicanze come l’ipoglicemia e iperglicemia, al corretto utilizzo dei dispositivi e alla ricerca di nuove tecniche sperimentali per promuovere la ‘guarigione’. È enfatizzato anche l’aspetto psicologico del paziente e della sua famiglia e il lavoro d’equipe. Obiettivi: L’infermiere attraverso nuove tecniche e strumenti e assieme alla costante formazione punta al miglioramento della qualità di vita dei pazienti. Materiale e metodi: È stata condotta un’intervista semi strutturata ad un bambino diabetico e ai suoi genitori ed individuare le problematiche alla base del caso. Questo tipo di intervista attraverso la sua struttura aperta e ampiamente discorsiva permette all’intervistatore di comprendere le emozioni e supportare chi vi è di fronte senza giudicare. Risultati: Dall’intervista si è evinto quanto l’esperienza vissuta dal piccolo e dalla sua famiglia sia stata necessaria per porre l’attenzione agli aspetti positivi e negativi dell’assistenza sanitaria tali da poter essere poi migliorati o incrementati. Discussione: Viene descritto nel dettaglio il caso clinico in questione e analizzati gli strumenti forniti ai genitori per la monitorizzazione glicemica e la somministrazione insulinica per arrivare poi ad avere un piano terapeutico definitivo, sconfiggendo così le paure e le perplessità e migliorando la vita di tutto il nucleo familiare e del paziente interessato. Conclusioni: la formazione acquisita in ambito universitario e il connubio con la formazione continua infermieristica, sono fondamentali al fine di poter rispondere alle nuove esigenze e vicissitudini che si presentano nel corso del tempo ed assistere nel migliore dei modi i pazienti e i loro caregiver a partire dal territorio, evitando l’acutizzazione e l’ospedalizzazione. Questo deve essere garantito a partire dall’ educazione, prima scolastica e poi sanitaria. Importante è anche attribuire a queste figure altamente preparate il giusto valore e gratificazione professionale ed economica.