Ingresso vs Dimissione. Analisi della variazione nel tempo dei valori della scala IDA nella valutazione della qualità assistenziale infermieristica nell'ospedale di comunità di Ascoli Piceno

**Introduction:** The Community Hospital serves as a bridge between acute hospital care and home care, providing an effective response to the needs of chronic or post-acute patients. In this context, nurses play a central role in the comprehensive management of patients. The adoption of assessment tools such as the Care Dependency Index (IDA) allows for the monitoring of the quality of care provided. This thesis aims to explore how the IDA can function not only as an indicator of care complexity but also as a parameter for measuring nursing quality. **Objectives:** This study has two main objectives: to demonstrate that IDA values tend to improve over time during hospitalization and to support the idea that this scale can be used as a dynamic tool for evaluating nursing care quality, beyond merely classifying care dependency. **Materials and Methods:** An observational study was conducted at the Community Hospital of Ascoli Piceno between June and October 2024. A total of 35 out of 63 hospitalized patients were selected based on clinical criteria of stability and low-intensity care needs. The IDA was measured at admission, weekly during hospitalization, and at discharge. Data were collected from medical records and subsequently analyzed using Excel software, with summary graphs and tables. **Results:** The analysis showed an average increase in IDA score from 23.43 at admission to 24.00 at discharge. A total of 65.71% of patients showed an improvement in their IDA scores, 25.71% remained stable, and 8.57% experienced a decline. The average number of assessments per patient was 6.31. The data suggest an improvement in functional autonomy in a significant percentage of cases. **Discussion:** The results highlight how even small increases in IDA among patients with low care complexity can be clinically significant. Weekly assessments allowed for the detection of individual fluctuations, which proved useful in personalizing care. Some declines or unchanged values were interpreted as being due to contingent clinical factors rather than poor quality of care. The IDA is confirmed as a useful and sensitive tool for measuring the effectiveness of nursing interventions over time. **Conclusions:** This study demonstrates that the IDA can be effectively used to assess the evolution of patients' functional autonomy and, consequently, the quality of nursing care in Community Hospitals. Its use helps to enhance the role of nurses as process managers and promoters of patient autonomy. Despite the limitations of the sample size and the lack of a randomized comparison, the results are promising and open up new perspectives for application and research. **Keywords:** Community Hospital, Care Dependency Index (IDA), care continuity, nursing care, functional autonomy, nursing care quality.

Introduzione: L’Ospedale di Comunità si configura come un ponte tra l’assistenza ospedaliera per acuti e quella domiciliare, ed offre una risposta efficace ai bisogni dei pazienti cronici o post-acuti. In questo contesto, l’infermiere assume un ruolo centrale nella presa in carico globale dell’assistito. L’adozione di strumenti di valutazione come l’Indice di Dipendenza Assistenziale (IDA) permette di monitorare la qualità dell’assistenza erogata. La tesi si propone di esplorare come l’IDA possa fungere non solo da indicatore di complessità assistenziale, ma anche da parametro di misurazione della qualità infermieristica. Obiettivi: Lo studio si pone due principali obiettivi: dimostrare che i valori IDA tendono a migliorare nel tempo durante la degenza e sostenere che tale scala possa essere utilizzata come strumento dinamico di valutazione della qualità dell’assistenza infermieristica, superando la semplice classificazione della dipendenza assistenziale. Materiali e Metodi: È stato condotto uno studio osservazionale presso l’Ospedale di Comunità di Ascoli Piceno tra giugno e ottobre 2024. Sono stati selezionati 35 pazienti sui 63 ricoverati secondo criteri clinici di stabilità e bassa intensità assistenziale. L’IDA è stato rilevato al ricovero, a cadenza settimanale durante la degenza e alla dimissione. I dati sono stati raccolti da cartelle cliniche e successivamente elaborati mediante software Excel, con grafici e tabelle riepilogative. Risultati: L’analisi ha mostrato un incremento medio dell’IDA da 23,43 al ricovero a 24,00 alla dimissione. Il 65,71% dei pazienti ha registrato un miglioramento del punteggio, il 25,71% è rimasto stabile e l’8,57% ha avuto un decremento. Il numero medio di valutazioni per paziente è stato 6,31. I dati suggeriscono un miglioramento dell’autonomia funzionale in una significativa percentuale di casi. Discussione: I risultati evidenziano come anche piccoli incrementi dell’IDA in pazienti già a bassa complessità siano clinicamente rilevanti. La valutazione settimanale ha permesso di cogliere fluttuazioni individuali utili per personalizzare l’assistenza. Alcuni decrementi o valori invariati sono stati interpretati come dovuti a fattori clinici contingenti, più che a una scarsa qualità dell’assistenza. L’IDA si conferma strumento utile e sensibile per misurare nel tempo l’efficacia dell’intervento infermieristico. Conclusioni: Lo studio dimostra che l’IDA può essere utilizzata con efficacia per valutare l’evoluzione dell’autonomia funzionale dei pazienti e, conseguentemente, la qualità dell’assistenza infermieristica negli Ospedali di Comunità. Il suo impiego consente di valorizzare il ruolo dell’infermiere come gestore di processo e promotore dell’autonomia del paziente. Malgrado i limiti del campione e la mancanza di un confronto randomizzato, i risultati sono promettenti e aprono a nuove prospettive di applicazione e ricerca. Parole chiave: Ospedale di Comunità, Indice di Dipendenza Assistenziale (IDA), continuità assistenziale, assistenza infermieristica, autonomia funzionale, qualità assistenza infermieristica.