Il carcinoma mammario è la neoplasia maligna più frequentemente diagnosticata nelle donne nei paesi industrializzati e la prima causa di morte per tumore nel sesso femminile. Attualmente la prima linea di terapia nelle pazienti con carcinoma mammario metastatico, luminale, Her2- è rappresentata dall’associazione di terapia endocrina ed inibitori delle CDK4/6, quali Palbociclib, Ribociclib e Abemaciclib. Questi farmaci sono particolarmente efficaci nel controllo della proliferazione tumorale, in quanto, inibiscono l’attività delle cicline, attivamente coinvolte nel passaggio dalla fase G1 alla fase S del ciclo cellulare. La mutazione germinale ai geni BRCA1/2 è particolarmente frequente nei carcinomi mammari triplo negativi, ma meno riportata nei carcinomi mammari metastatici, ER+, Her2-. Il presente studio sperimentale osservazionale retrospettivo si pone come obiettivo quello di valutare l’incidenza della mutazione germinale BRCA1/2 nel gruppo di pazienti affetti da carcinoma mammario avanzato, luminale, Her2- e valutarne il ruolo prognostico in pazienti sottoposte ad una prima linea di terapia con inibitori delle CDK4/6. Ottantaquattro donne che soddisfacevano i criteri di eleggibilità sono state arruolate nello studio. L’età mediana è stata pari a 57 anni e tutte le pazienti sono state sottoposte a test genetico per la ricerca di mutazione germinale BRCA1/2. 10 pazienti su 84 sono risultate mutate, in linea con i dati di incidenza della letteratura attuale. I risultati hanno documentato che le pazienti BRCA1/2 mutate presentano una riduzione statisticamente significativa della sopravvivenza libera da progressione e della sopravvivenza globale. È stata riscontrata, inoltre, una correlazione statisticamente significativa della presenza di mutazione germinale BRCA1/2 con la progressione viscerale di malattia e con l’ormonoresistenza. Il presente studio si inserisce nell’ambito di una medicina sempre più di precisione, che mira all’utilizzo di terapie target sulla base delle caratteristiche molecolari, biologiche e genetiche delle neoplasie. I risultati inducono a proseguire per confermare i dati preliminari da noi documentati in una casistica più ampia. È inoltre importante implementare l’utilizzo del test genetico per la rilevazione delle pazienti BRCA1/2 mutate, ancora carente nella pratica clinica, sebbene le linee guida raccomandino il suo utilizzo in tutte le pazienti con storia personale di carcinoma mammario metastatico luminale HER2- o HER2 low.
Ruolo prognostico delle mutazioni germinali BRCA in pazienti con tumore mammario luminale metastatico Her2- trattate con terapia endocrina e inibitori delle CDK 4/6
FAZZINO, CLARA
2024/2025
Abstract
Il carcinoma mammario è la neoplasia maligna più frequentemente diagnosticata nelle donne nei paesi industrializzati e la prima causa di morte per tumore nel sesso femminile. Attualmente la prima linea di terapia nelle pazienti con carcinoma mammario metastatico, luminale, Her2- è rappresentata dall’associazione di terapia endocrina ed inibitori delle CDK4/6, quali Palbociclib, Ribociclib e Abemaciclib. Questi farmaci sono particolarmente efficaci nel controllo della proliferazione tumorale, in quanto, inibiscono l’attività delle cicline, attivamente coinvolte nel passaggio dalla fase G1 alla fase S del ciclo cellulare. La mutazione germinale ai geni BRCA1/2 è particolarmente frequente nei carcinomi mammari triplo negativi, ma meno riportata nei carcinomi mammari metastatici, ER+, Her2-. Il presente studio sperimentale osservazionale retrospettivo si pone come obiettivo quello di valutare l’incidenza della mutazione germinale BRCA1/2 nel gruppo di pazienti affetti da carcinoma mammario avanzato, luminale, Her2- e valutarne il ruolo prognostico in pazienti sottoposte ad una prima linea di terapia con inibitori delle CDK4/6. Ottantaquattro donne che soddisfacevano i criteri di eleggibilità sono state arruolate nello studio. L’età mediana è stata pari a 57 anni e tutte le pazienti sono state sottoposte a test genetico per la ricerca di mutazione germinale BRCA1/2. 10 pazienti su 84 sono risultate mutate, in linea con i dati di incidenza della letteratura attuale. I risultati hanno documentato che le pazienti BRCA1/2 mutate presentano una riduzione statisticamente significativa della sopravvivenza libera da progressione e della sopravvivenza globale. È stata riscontrata, inoltre, una correlazione statisticamente significativa della presenza di mutazione germinale BRCA1/2 con la progressione viscerale di malattia e con l’ormonoresistenza. Il presente studio si inserisce nell’ambito di una medicina sempre più di precisione, che mira all’utilizzo di terapie target sulla base delle caratteristiche molecolari, biologiche e genetiche delle neoplasie. I risultati inducono a proseguire per confermare i dati preliminari da noi documentati in una casistica più ampia. È inoltre importante implementare l’utilizzo del test genetico per la rilevazione delle pazienti BRCA1/2 mutate, ancora carente nella pratica clinica, sebbene le linee guida raccomandino il suo utilizzo in tutte le pazienti con storia personale di carcinoma mammario metastatico luminale HER2- o HER2 low.File | Dimensione | Formato | |
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