La musicoterapia è un intervento clinico personalizzabile che utilizza la musica a fini terapeutici, con effetti positivi sul benessere fisico, emotivo e cognitivo. Lo scopo del presente studio è valutare l’impatto della musicoterapia sull’attività cerebrale, sul dolore e sullo stato emotivo in pazienti ustionati ricoverati in reparti di terapia intensiva. Il sistema nervoso centrale (SNC) è formato da encefalo e midollo spinale, coordina le funzioni cognitive e fisiologiche e trasmette segnali da e verso il corpo tramite i neuroni. L’attività cerebrale può essere monitorata con l’elettroencefalogramma (EEG), una tecnica non invasiva che rileva i potenziali elettrici tramite elettrodi posizionati sullo scalpo. L’EEG consente di distinguere diversi ritmi cerebrali (Delta, Teta, Alfa, Beta, Gamma), associati a differenti stati neurologici. Negli ultimi anni, l’EEG è stato impiegato per analizzare gli effetti della musicoterapia, mostrando come l’ascolto musicale possa modulare i ritmi cerebrali, promuovendo rilassamento, riducendo stress, ansia e dolore. Nel presente studio, sono stati analizzati 9 pazienti ustionati, sottoposti a due sedute EEG durante sessioni di musicoterapia suddivise in tre fasi: PRE (prima dell’intervento), MUSIC (durante l’intervento) e POST (dopo l’intervento). Ogni seduta includeva musica dal vivo e durava circa 45 minuti. Le registrazioni EEG sono state effettuate con il sistema Micromed LTM64 a 256, 512 o 1024 Hz, utilizzando otto elettrodi posizionati secondo il Sistema Internazionale 10-20. Parallelamente, sono state effettuate valutazioni cliniche tramite la Scala Analogica Visiva (VAS) per il dolore e il questionario HADS per ansia e depressione. Il preprocessing del segnale EEG, eseguito in MATLAB e EEGLAB, ha incluso ricampionamento a 256 Hz, filtraggio 0.5–70 Hz e notch a 60 Hz, rireferenziamento all’elettrodo medio e ICA per la rimozione degli artefatti. I dati sono stati analizzati per le bande di frequenza principali. La potenza spettrale è stata calcolata con il metodo di Welch ed è stato calcolato lo z-score, al fine di evidenziare le variazioni topografiche tra le diverse fasi dell’intervento. I risultati evidenziano una modulazione dell’attività cerebrale indotta dalla stimolazione musicale, con un aumento delle onde lente durante la musicoterapia e una prevalenza delle bande Alfa e Beta nel post-intervento. Questo cambiamento è stato accompagnato da un miglioramento dei parametri legati al benessere psicologico e alla percezione del dolore. Tali evidenze supportano l’integrazione della musicoterapia nei percorsi di cura multidisciplinari, come intervento non farmacologico complementare volto a migliorare la qualità della vita dei pazienti in contesti clinici complessi.

Valutazione dell'effetto della musicoterapia in terapia intensiva mediante lo studio dei ritmi cerebrali da elettroencefalogramma

BALDONCINI, ALESSIA
2024/2025

Abstract

La musicoterapia è un intervento clinico personalizzabile che utilizza la musica a fini terapeutici, con effetti positivi sul benessere fisico, emotivo e cognitivo. Lo scopo del presente studio è valutare l’impatto della musicoterapia sull’attività cerebrale, sul dolore e sullo stato emotivo in pazienti ustionati ricoverati in reparti di terapia intensiva. Il sistema nervoso centrale (SNC) è formato da encefalo e midollo spinale, coordina le funzioni cognitive e fisiologiche e trasmette segnali da e verso il corpo tramite i neuroni. L’attività cerebrale può essere monitorata con l’elettroencefalogramma (EEG), una tecnica non invasiva che rileva i potenziali elettrici tramite elettrodi posizionati sullo scalpo. L’EEG consente di distinguere diversi ritmi cerebrali (Delta, Teta, Alfa, Beta, Gamma), associati a differenti stati neurologici. Negli ultimi anni, l’EEG è stato impiegato per analizzare gli effetti della musicoterapia, mostrando come l’ascolto musicale possa modulare i ritmi cerebrali, promuovendo rilassamento, riducendo stress, ansia e dolore. Nel presente studio, sono stati analizzati 9 pazienti ustionati, sottoposti a due sedute EEG durante sessioni di musicoterapia suddivise in tre fasi: PRE (prima dell’intervento), MUSIC (durante l’intervento) e POST (dopo l’intervento). Ogni seduta includeva musica dal vivo e durava circa 45 minuti. Le registrazioni EEG sono state effettuate con il sistema Micromed LTM64 a 256, 512 o 1024 Hz, utilizzando otto elettrodi posizionati secondo il Sistema Internazionale 10-20. Parallelamente, sono state effettuate valutazioni cliniche tramite la Scala Analogica Visiva (VAS) per il dolore e il questionario HADS per ansia e depressione. Il preprocessing del segnale EEG, eseguito in MATLAB e EEGLAB, ha incluso ricampionamento a 256 Hz, filtraggio 0.5–70 Hz e notch a 60 Hz, rireferenziamento all’elettrodo medio e ICA per la rimozione degli artefatti. I dati sono stati analizzati per le bande di frequenza principali. La potenza spettrale è stata calcolata con il metodo di Welch ed è stato calcolato lo z-score, al fine di evidenziare le variazioni topografiche tra le diverse fasi dell’intervento. I risultati evidenziano una modulazione dell’attività cerebrale indotta dalla stimolazione musicale, con un aumento delle onde lente durante la musicoterapia e una prevalenza delle bande Alfa e Beta nel post-intervento. Questo cambiamento è stato accompagnato da un miglioramento dei parametri legati al benessere psicologico e alla percezione del dolore. Tali evidenze supportano l’integrazione della musicoterapia nei percorsi di cura multidisciplinari, come intervento non farmacologico complementare volto a migliorare la qualità della vita dei pazienti in contesti clinici complessi.
2024
2025-07-17
Evaluation of the effect of music therapy in intensive care units by studying brain rhythms from electroencephalogram
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/22077