Lo stress psico-fisico costituisce una risposta complessa dell’organismo a stimoli ambientali percepiti come impegnativi o minacciosi, e trova nel contesto sportivo agonistico un terreno particolarmente fertile per essere analizzato in chiave fisiologica. Tra i parametri più sensibili per la valutazione dello stress vi è la variabilità della frequenza cardiaca (HRV), che riflette l’equilibrio tra il sistema nervoso simpatico e parasimpatico e permette di indagare il grado di adattamento dell’individuo allo sforzo fisico e mentale. Il cuore, in quanto organo centrale della risposta allo stress, rappresenta un importante indicatore dello stato psicofisico dell’atleta, e l’elettrocardiogramma (ECG) offre uno strumento efficace per acquisirne l’attività elettrica in maniera non invasiva. Questa tesi ha analizzato e confrontato le risposte cardiache di atleti impegnati in sport individuali e sport di squadra durante la competizione, allo scopo di identificare differenze significative nei pattern di HRV. Dopo aver descritto in modo dettagliato l’anatomia e la fisiologia del cuore, le caratteristiche del segnale ECG e le tecniche di analisi dell’HRV, è stato condotto uno studio sperimentale basato sull’elaborazione dei tracciati elettrocardiografici tramite il software Kubios HRV. I dati ottenuti evidenziano una riduzione dei parametri di HRV nei soggetti impegnati in sport individuali rispetto a quelli di squadra, indicando un maggiore livello di stress autonomico nei primi. Questo risultato suggerisce che la pressione prestazionale, il senso di responsabilità individuale e la mancanza di supporto sociale immediato contribuiscano a un’attivazione simpatica più marcata, mentre la presenza di dinamiche di gruppo e coesione sociale nei contesti collettivi può modulare e mitigare l’impatto dello stress agonistico. I risultati emersi offrono spunti rilevanti per l’ottimizzazione degli allenamenti, la prevenzione del sovraccarico psico-fisico e lo sviluppo di interventi personalizzati per il monitoraggio dello stato psicofisiologico degli atleti. La variabilità cardiaca si conferma, quindi, un indicatore chiave nello studio dello stress sportivo e nella promozione del benessere in ambito agonistico.

Similitudini e differenze della variabilità del ritmo cardiaco in discipline sportive individuali e di squadra

CIPRIANI, MARCO
2024/2025

Abstract

Lo stress psico-fisico costituisce una risposta complessa dell’organismo a stimoli ambientali percepiti come impegnativi o minacciosi, e trova nel contesto sportivo agonistico un terreno particolarmente fertile per essere analizzato in chiave fisiologica. Tra i parametri più sensibili per la valutazione dello stress vi è la variabilità della frequenza cardiaca (HRV), che riflette l’equilibrio tra il sistema nervoso simpatico e parasimpatico e permette di indagare il grado di adattamento dell’individuo allo sforzo fisico e mentale. Il cuore, in quanto organo centrale della risposta allo stress, rappresenta un importante indicatore dello stato psicofisico dell’atleta, e l’elettrocardiogramma (ECG) offre uno strumento efficace per acquisirne l’attività elettrica in maniera non invasiva. Questa tesi ha analizzato e confrontato le risposte cardiache di atleti impegnati in sport individuali e sport di squadra durante la competizione, allo scopo di identificare differenze significative nei pattern di HRV. Dopo aver descritto in modo dettagliato l’anatomia e la fisiologia del cuore, le caratteristiche del segnale ECG e le tecniche di analisi dell’HRV, è stato condotto uno studio sperimentale basato sull’elaborazione dei tracciati elettrocardiografici tramite il software Kubios HRV. I dati ottenuti evidenziano una riduzione dei parametri di HRV nei soggetti impegnati in sport individuali rispetto a quelli di squadra, indicando un maggiore livello di stress autonomico nei primi. Questo risultato suggerisce che la pressione prestazionale, il senso di responsabilità individuale e la mancanza di supporto sociale immediato contribuiscano a un’attivazione simpatica più marcata, mentre la presenza di dinamiche di gruppo e coesione sociale nei contesti collettivi può modulare e mitigare l’impatto dello stress agonistico. I risultati emersi offrono spunti rilevanti per l’ottimizzazione degli allenamenti, la prevenzione del sovraccarico psico-fisico e lo sviluppo di interventi personalizzati per il monitoraggio dello stato psicofisiologico degli atleti. La variabilità cardiaca si conferma, quindi, un indicatore chiave nello studio dello stress sportivo e nella promozione del benessere in ambito agonistico.
2024
2025-07-17
Similarities and differences in heart rate variability in individual and team sports disciplines
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/22082