Visto il ruolo centrale che occupano il telefono e i social media nella vita dei giovani, è importante capire come essi influenzano le capacità cognitive, la soglia dell’attenzione e la memoria. Il telencefalo è costituito da corteccia cerebrale, materia bianca e strutture sottocorticali. La corteccia cerebrale è divisa in sei strati e la comunicazione tra le cellule nervose avviene in direzione ortogonale rispetto alla corteccia. I neuroni e le cellule gliali costituiscono il sistema nervoso. Il neurone è costituito da corpo, dendriti e assone ed è una cellula eccitabile capace di condurre un impulso. La comunicazione tra neuroni avviene tramite sinapsi chimiche. Il segnale elettroencefalografico è l’espressione dell’attività elettrica del cervello, cioè, misura il flusso di corrente extracellulare generato dalla somma spaziale e temporale delle attività di un gruppo numeroso di neuroni. Esso è un segnale di tipo non periodico e oscillatorio e ha ampiezza dell’ordine del μV. Lo scopo di questa tesi è quello di sviluppare un protocollo che permetta la valutazione mediante elettroencefalogramma dell’effetto “Brain Rot” sul cervello umano. Si tratta del presunto deterioramento dello stato mentale o intellettuale di una persona come conseguenza di un consumo eccessivo di contenuti online considerato banale o poco impegnativo. È stato dimostrato che lo scrollo passivo innesca gli stessi meccanismi di una qualsiasi altra dipendenza. Tuttavia, manca una caratterizzazione tramite features derivate dal segnale elettroencefalografico del “Brain Rot”. Simile è il “Brain Fog”, il quale ha gli stessi effetti di confusione e stanchezza mentale ma è causato da uno stato di malattia, ad esempio il Covid-19. Il protocollo sviluppato vuole confrontare il riposo svolto scrollando passivamente con il riposo occupato da un’altra attività, in particolare l’ascolto della musica classica. Esso si compone di due sessioni di acquisizione del segnale elettroencefalografico costituite da: un’iniziale fase di rest (baseline), lo svolgimento dei test neuropsicologici, una delle due tipologie di riposo, si ripetono nuovamente gli stessi test e infine c’è la fase di recovery. I test previsti sono: Stroop Test, Modified Five Point Test, Symbol Digit Modalities Test, PASAT 2 e 3. Il protocollo è stato applicato su un soggetto e alla luce dei risultati dei test, si può supporre che la seconda tipologia di riposo assicuri migliore attenzione, capacità inibitorie e velocità di elaborazione dell’informazione. Ad esempio, nel Simbol Digit Modalities Test si ha un punteggio di 53/110 risposte corrette dopo lo scrolling e 68/110 risposte corrette dopo l’ascolto di musica classica. Per accertare la validità del protocollo c’è bisogno di applicarlo su un numero maggiore di soggetti e di valutare il grado di training presente. Infatti, i test sono eseguiti due volte dal soggetto in ciascuna sessione. Nonostante il periodo di washout di almeno sei giorni dovrebbe bastare a eliminare l’effetto training tra una sessione e l’altra, all’interno della sessione stessa questo effetto potrebbe essere influente sui punteggi ottenuti.

PROGETTAZIONE DI UN PROTOCOLLO PER LA CARATTERIZZAZIONE DEL "BRAIN ROT" MEDIANTE ELETTROENCEFALOGRAMMA

VASTI, FLAVIA
2024/2025

Abstract

Visto il ruolo centrale che occupano il telefono e i social media nella vita dei giovani, è importante capire come essi influenzano le capacità cognitive, la soglia dell’attenzione e la memoria. Il telencefalo è costituito da corteccia cerebrale, materia bianca e strutture sottocorticali. La corteccia cerebrale è divisa in sei strati e la comunicazione tra le cellule nervose avviene in direzione ortogonale rispetto alla corteccia. I neuroni e le cellule gliali costituiscono il sistema nervoso. Il neurone è costituito da corpo, dendriti e assone ed è una cellula eccitabile capace di condurre un impulso. La comunicazione tra neuroni avviene tramite sinapsi chimiche. Il segnale elettroencefalografico è l’espressione dell’attività elettrica del cervello, cioè, misura il flusso di corrente extracellulare generato dalla somma spaziale e temporale delle attività di un gruppo numeroso di neuroni. Esso è un segnale di tipo non periodico e oscillatorio e ha ampiezza dell’ordine del μV. Lo scopo di questa tesi è quello di sviluppare un protocollo che permetta la valutazione mediante elettroencefalogramma dell’effetto “Brain Rot” sul cervello umano. Si tratta del presunto deterioramento dello stato mentale o intellettuale di una persona come conseguenza di un consumo eccessivo di contenuti online considerato banale o poco impegnativo. È stato dimostrato che lo scrollo passivo innesca gli stessi meccanismi di una qualsiasi altra dipendenza. Tuttavia, manca una caratterizzazione tramite features derivate dal segnale elettroencefalografico del “Brain Rot”. Simile è il “Brain Fog”, il quale ha gli stessi effetti di confusione e stanchezza mentale ma è causato da uno stato di malattia, ad esempio il Covid-19. Il protocollo sviluppato vuole confrontare il riposo svolto scrollando passivamente con il riposo occupato da un’altra attività, in particolare l’ascolto della musica classica. Esso si compone di due sessioni di acquisizione del segnale elettroencefalografico costituite da: un’iniziale fase di rest (baseline), lo svolgimento dei test neuropsicologici, una delle due tipologie di riposo, si ripetono nuovamente gli stessi test e infine c’è la fase di recovery. I test previsti sono: Stroop Test, Modified Five Point Test, Symbol Digit Modalities Test, PASAT 2 e 3. Il protocollo è stato applicato su un soggetto e alla luce dei risultati dei test, si può supporre che la seconda tipologia di riposo assicuri migliore attenzione, capacità inibitorie e velocità di elaborazione dell’informazione. Ad esempio, nel Simbol Digit Modalities Test si ha un punteggio di 53/110 risposte corrette dopo lo scrolling e 68/110 risposte corrette dopo l’ascolto di musica classica. Per accertare la validità del protocollo c’è bisogno di applicarlo su un numero maggiore di soggetti e di valutare il grado di training presente. Infatti, i test sono eseguiti due volte dal soggetto in ciascuna sessione. Nonostante il periodo di washout di almeno sei giorni dovrebbe bastare a eliminare l’effetto training tra una sessione e l’altra, all’interno della sessione stessa questo effetto potrebbe essere influente sui punteggi ottenuti.
2024
2025-07-17
DESIGNING A PROTOCOL TO CHARACTERIZE THE BRAIN ROT THROUGH ELECTROENCEPHALOGRAM
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/22113