Il lavoro descritto in questa tesi si inserisce nell’ambito dello studio del comfort termico soggettivo, con l’obiettivo di sviluppare modelli predittivi di comfort in grado di misurare e stimare la percezione individuale nei confronti dell’ambiente termico. In particolare, è stato approfondito l’utilizzo di algoritmi di Machine Learning (ML) per la previsione del Thermal Sensation Vote (TSV), valore che rappresenta la percezione soggettiva del comfort termico da parte degli occupanti. A tal fine, è stato progettato e condotto un protocollo sperimentale che ha previsto la misura di parametri ambientali (come temperatura, umidità, CO₂ e rumore), personali (età, genere, peso, altezza, attività sportiva) e fisiologici (frequenza cardiaca e temperatura cutanea) su un campione di soggetti esposti a differenti condizioni termiche. Ogni partecipante ha preso parte a tre diverse sessioni sperimentali, caratterizzate da condizioni ambientali in grado di generare differenti livelli di comfort e discomfort. L'analisi statistica preliminare, tramite stima dei coefficienti di Pearson, ha permesso di individuare le relazioni più significative tra le variabili misurate, guidando la successiva selezione dei predittori per i modelli ML. Sono stati quindi sviluppati e confrontati modelli basati su Regressione Lineare e Random Forest Regressor, utilizzando diverse combinazioni di parametri in input. I risultati evidenziano come l'approccio Random Forest offra le migliori prestazioni predittive, con un errore quadratico medio (MSE) di 0,27, ottenuto nel caso della combinazione di variabili personali e ambientali. L’analisi della Gini Importance ha consentito di quantificare il contributo relativo di ciascun predittore, evidenziando la forte influenza della temperatura e di alcune caratteristiche personali sulla percezione del comfort. Tuttavia, si è osservato che l’integrazione di parametri fisiologici, pur arricchendo teoricamente il dataset, non ha portato a miglioramenti significativi delle prestazioni predittive, sottolineando la necessità di ulteriori approfondimenti. Il lavoro conferma l'efficacia dei modelli ML nel trattare la complessità e le relazioni non lineari tra i dati, pur mettendo in luce le sfide ancora aperte, come la variabilità individuale e la necessità di dataset più estesi e rappresentativi.
Sviluppo di un modello per la misura soggettiva di comfort termico in ambiente indoor
TOZZI, FABIO
2024/2025
Abstract
Il lavoro descritto in questa tesi si inserisce nell’ambito dello studio del comfort termico soggettivo, con l’obiettivo di sviluppare modelli predittivi di comfort in grado di misurare e stimare la percezione individuale nei confronti dell’ambiente termico. In particolare, è stato approfondito l’utilizzo di algoritmi di Machine Learning (ML) per la previsione del Thermal Sensation Vote (TSV), valore che rappresenta la percezione soggettiva del comfort termico da parte degli occupanti. A tal fine, è stato progettato e condotto un protocollo sperimentale che ha previsto la misura di parametri ambientali (come temperatura, umidità, CO₂ e rumore), personali (età, genere, peso, altezza, attività sportiva) e fisiologici (frequenza cardiaca e temperatura cutanea) su un campione di soggetti esposti a differenti condizioni termiche. Ogni partecipante ha preso parte a tre diverse sessioni sperimentali, caratterizzate da condizioni ambientali in grado di generare differenti livelli di comfort e discomfort. L'analisi statistica preliminare, tramite stima dei coefficienti di Pearson, ha permesso di individuare le relazioni più significative tra le variabili misurate, guidando la successiva selezione dei predittori per i modelli ML. Sono stati quindi sviluppati e confrontati modelli basati su Regressione Lineare e Random Forest Regressor, utilizzando diverse combinazioni di parametri in input. I risultati evidenziano come l'approccio Random Forest offra le migliori prestazioni predittive, con un errore quadratico medio (MSE) di 0,27, ottenuto nel caso della combinazione di variabili personali e ambientali. L’analisi della Gini Importance ha consentito di quantificare il contributo relativo di ciascun predittore, evidenziando la forte influenza della temperatura e di alcune caratteristiche personali sulla percezione del comfort. Tuttavia, si è osservato che l’integrazione di parametri fisiologici, pur arricchendo teoricamente il dataset, non ha portato a miglioramenti significativi delle prestazioni predittive, sottolineando la necessità di ulteriori approfondimenti. Il lavoro conferma l'efficacia dei modelli ML nel trattare la complessità e le relazioni non lineari tra i dati, pur mettendo in luce le sfide ancora aperte, come la variabilità individuale e la necessità di dataset più estesi e rappresentativi.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/22207
			
		
	
	
	
			      	