Benessere lavorativo nei Logopedisti: un confronto tra contesti pubblici, privati e convenzionati nella Regione Marche

This thesis investigates the perceived occupational well-being of speech therapists in the Marche Region (Italy), comparing three different work settings: public institutions, private facilities affiliated with the National Health Service (NHS), and fully private (non-affiliated) facilities. A mixed-method approach was adopted, based on a structured questionnaire administered to 73 speech therapists, focusing on three key areas: general satisfaction and engagement, support and communication, and organizational challenges. The results reveal significant differences across the work contexts. The public sector appears relatively stable, offering contractual security and moderate professional engagement, though hindered by bureaucracy and weak internal communication. The affiliated private sector shows more pronounced challenges: high workload, dissatisfaction with compensation, lack of perceived fairness, and low organizational commitment to improving working conditions. Nevertheless, strong peer collaboration emerges as a positive element. The non-affiliated private sector is perceived more positively overall, with greater organizational flexibility, professional recognition, and more effective internal communication. Across all settings, peer collaboration is identified as a key protective factor, while bureaucratic overload is perceived as a widespread issue—especially in more regulated environments. These findings highlight the need for organizational reforms that foster supportive, communicative, and streamlined workplaces for speech therapy professionals.

Questa tesi si propone di esplorare il benessere lavorativo percepito dai logopedisti nella Regione Marche, confrontando tre differenti contesti occupazionali: strutture pubbliche, strutture private convenzionate con il SSN e strutture private non convenzionate. Attraverso un’indagine mista, basata sulla somministrazione di un questionario a 73 logopedisti, sono state analizzate tre macroaree: soddisfazione generale e coinvolgimento, supporto e comunicazione, e criticità organizzative. I risultati evidenziano differenze significative tra i contesti. Il settore pubblico appare relativamente stabile: offre sicurezza contrattuale e un coinvolgimento professionale moderato, ma è penalizzato dalla burocrazia e da comunicazione interna poco efficace. Il privato convenzionato presenta maggiori criticità: elevato carico di lavoro, insoddisfazione per la retribuzione, mancanza di equità e percezione di scarso impegno delle strutture nel miglioramento delle condizioni lavorative. Tuttavia, mostra anche una buona qualità delle relazioni tra pari. Il privato non convenzionato, infine, risulta il contesto percepito in modo più positivo: emerge una maggiore flessibilità, riconoscimento professionale e comunicazione interna più funzionale. Trasversalmente, si evidenzia il ruolo protettivo della collaborazione tra colleghi, e una diffusa percezione negativa del carico burocratico, soprattutto nei contesti più regolamentati. Questi dati sottolineano l’importanza di riformare le strutture organizzative e promuovere ambienti lavorativi che valorizzino il supporto, il riconoscimento e la semplificazione delle pratiche amministrative.