La compromissione renale nella sarcoidosi rappresenta una sfida rilevante per la salute pubblica, soprattutto per l’impatto sulla qualità di vita e sul rischio di progressione verso malattia renale cronica nei pazienti adulti e anziani. Le manifestazioni sono eterogenee (dalla nefropatia interstiziale granulomatosa alle alterazioni del metabolismo calcio-fosforo) e possono decorrere in maniera subclinica, con conseguente ritardo diagnostico e peggioramento degli esiti clinici. Nonostante i progressi nella comprensione della sarcoidosi sistemica e nel suo trattamento, persistono lacune sostanziali nella conoscenza dei fattori di rischio specifici per l’interessamento renale, nei percorsi diagnostici più efficienti (quando biopsiare, quali biomarcatori privilegiare) e nelle risposte ai trattamenti immunosoppressivi. La lettereratura scientifica rimane non concorde sui marcatori utilizzabili, sierologici e urinari (il-2R, proteinuria) non riuscendo a identificare una strategia di follow-up completa nei pazienti privi di sintomatologia, ma a rischio di danno d’organo. Negli ultimi anni le novità più visibili hanno riguardato la gestione integrata delle malattie interstiziali e l’ottimizzazione dei regimi steroide-risparmiatori; ciononostante persistono delle problematiche riguardo il bilanciamento tra beneficio e tossicità dei corticosteroidi, l’ingresso in terapia di immunosoppressori e biologici, e la definizione di soglie operative per poter intervenire su ipercalcemia e nefrolitiasi. La clinica è fondata sul riconoscimento precoce dell’ipercalcemia/iper-calciuria, sull’ evitare fattori precipitanti (vitamina D inappropriata, esposizioni ambientali), corticosteroidi come terapia di prima linea e, nei casi selezionati, immunosoppressione. In questo contesto, il presente studio—attraverso la creazione di un database dei pazienti in carico presso la SOD di Pneumologia/SOSD Patologie Infiltrative Diffuse, Pleuriche e Bronchiectasiche dell’adulto dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche—si propone di descrivere gli esiti clinico-laboratoristici dell’interessamento renale nella sarcoidosi in maniera tale da identificare pattern di rischio più efficaci e di conseguenza misure di prevenzione secondaria in grado di ridurre la progressione del danno renale, orientando strategie assistenziali e PDTA più mirati per questa popolazione.

Prevalenza dell'interessamento renale nella sarcoidosi

TASSO, RICCARDO
2024/2025

Abstract

La compromissione renale nella sarcoidosi rappresenta una sfida rilevante per la salute pubblica, soprattutto per l’impatto sulla qualità di vita e sul rischio di progressione verso malattia renale cronica nei pazienti adulti e anziani. Le manifestazioni sono eterogenee (dalla nefropatia interstiziale granulomatosa alle alterazioni del metabolismo calcio-fosforo) e possono decorrere in maniera subclinica, con conseguente ritardo diagnostico e peggioramento degli esiti clinici. Nonostante i progressi nella comprensione della sarcoidosi sistemica e nel suo trattamento, persistono lacune sostanziali nella conoscenza dei fattori di rischio specifici per l’interessamento renale, nei percorsi diagnostici più efficienti (quando biopsiare, quali biomarcatori privilegiare) e nelle risposte ai trattamenti immunosoppressivi. La lettereratura scientifica rimane non concorde sui marcatori utilizzabili, sierologici e urinari (il-2R, proteinuria) non riuscendo a identificare una strategia di follow-up completa nei pazienti privi di sintomatologia, ma a rischio di danno d’organo. Negli ultimi anni le novità più visibili hanno riguardato la gestione integrata delle malattie interstiziali e l’ottimizzazione dei regimi steroide-risparmiatori; ciononostante persistono delle problematiche riguardo il bilanciamento tra beneficio e tossicità dei corticosteroidi, l’ingresso in terapia di immunosoppressori e biologici, e la definizione di soglie operative per poter intervenire su ipercalcemia e nefrolitiasi. La clinica è fondata sul riconoscimento precoce dell’ipercalcemia/iper-calciuria, sull’ evitare fattori precipitanti (vitamina D inappropriata, esposizioni ambientali), corticosteroidi come terapia di prima linea e, nei casi selezionati, immunosoppressione. In questo contesto, il presente studio—attraverso la creazione di un database dei pazienti in carico presso la SOD di Pneumologia/SOSD Patologie Infiltrative Diffuse, Pleuriche e Bronchiectasiche dell’adulto dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche—si propone di descrivere gli esiti clinico-laboratoristici dell’interessamento renale nella sarcoidosi in maniera tale da identificare pattern di rischio più efficaci e di conseguenza misure di prevenzione secondaria in grado di ridurre la progressione del danno renale, orientando strategie assistenziali e PDTA più mirati per questa popolazione.
2024
2025-10-14
Prevalence of renal involvement in sarcoidosis
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