LA SFIDA DEL CARBON FARMING: La valutazione dei crediti di carbonio in un caso di studio

Climate change is one of the most pressing challenges of our time, and the agricultural sector, traditionally considered a source of emissions, can instead become a key player in mitigating them. This thesis analyzes the role of agriculture in reducing greenhouse gas emissions and improving the carbon balance by examining the carbon market, carbon farming practices, and recent European policies, in particular Regulation (EU) 2024/3012 on carbon removal certification. The applied part focuses on a case study in Abruzzo, where a 40-hectare farm was analyzed using the FAO's EX-ACT calculator. Three simulations were conducted: conventional arable land management, the introduction of cover crops, and the conversion of part of the land to olive groves. The results showed that cover crops can provide immediate benefits by reducing net emissions, while olive groves, although penalized in the short term by land use change, show significant mitigation potential in the long term. The study confirms that agriculture, if supported by targeted policies and innovative practices, can contribute to climate neutrality while generating environmental and economic co-benefits.

I cambiamenti climatici rappresentano una delle sfide più urgenti del nostro tempo, e il settore agricolo, tradizionalmente considerato fonte di emissioni, può diventare al contrario un attore chiave nella loro mitigazione. La presente tesi analizza il ruolo dell’agricoltura nel ridurre le emissioni di gas serra e nel migliorare il bilancio del carbonio, attraverso l’esame del mercato del carbonio, delle pratiche di carbon farming e delle recenti politiche europee, in particolare il Regolamento (UE) 2024/3012 sulla certificazione del carbon removal. La parte applicativa si concentra su un caso studio in Abruzzo, in cui un’azienda agricola di 40 ettari è stata analizzata tramite il calcolatore EX-ACT della FAO. Sono state condotte tre simulazioni: la gestione convenzionale dei seminativi, l’introduzione di cover crops e la conversione di parte della superficie in oliveto. I risultati hanno evidenziato come le cover crops possano garantire benefici immediati riducendo le emissioni nette, mentre l’oliveto, pur penalizzato nel breve periodo dal land use change, mostra nel lungo termine un potenziale significativo di mitigazione. Lo studio conferma che l’agricoltura, se sostenuta da politiche mirate e pratiche innovative, può contribuire alla neutralità climatica, generando al contempo co-benefici ambientali ed economici.