Caratterizzazione dei composti bioattivi in nuove varietà di orzo nero

In this study twenty newly bred black barley (Hordeum vulgare L.) genotypes, obtained by crossing the Chianos variety with Priora, Tipple, Planet, and Odissey cultivars, were analyzed to characterize their bioactive composition. Free polyphenols, anthocyanins, tocols, and fatty acids were quantified to assess nutritional quality and functional potential. The results highlighted a marked genetic variability: anthocyanin content ranged from 1.48 to 4.09 mg/g, with Cs-165 showing the highest concentration, while total polyphenols varied between 1.79 and 5.72 mg GAE/g, with Planet Chianos 1D as the richest line. Tocol analysis confirmed α-tocotrienol and α-tocopherol as predominant vitamers, though their distribution differed among genotypes. The fatty acid profile was dominated by linoleic (47–55%), oleic (15–31%), and palmitic acids (16–27%), confirming a prevalence of unsaturated lipids. Overall, black barley demonstrated high levels of antioxidant phytochemicals and a favorable lipid composition, underscoring its potential use in breeding programs aimed at enhancing functional and nutraceutical properties of cereal-based foods.

In questo studio sono stati analizzati venti genotipi di orzo nero (Hordeum vulgare L.) di nuova costituzione, ottenuti dall’incrocio della varietà Chianos con le cultivar Priora, Tipple, Planet e Odissey, al fine di caratterizzarne la composizione bioattiva. Sono stati quantificati polifenoli liberi, antociani, tocoli e acidi grassi per valutarne la qualità nutrizionale e il potenziale funzionale. I risultati hanno evidenziato un’elevata variabilità genetica: il contenuto di antociani è risultato compreso tra 1.48 e 4.09 mg/g, con il genotipo Cs-165 che ha mostrato l’accumulo più elevato, mentre i polifenoli totali variano tra 1.79 e 5.72 mg GAE/g, con Planet Chianos 1D come linea più ricca. L’analisi dei tocoli ha confermato α-tocotrienolo e α-tocoferolo come vitamere predominanti, sebbene la loro distribuzione differisse tra i genotipi. Il profilo degli acidi grassi è risultato dominato da acido linoleico (47–55%), oleico (15–31%) e palmitico (16–27%), confermando la prevalenza di lipidi insaturi. Complessivamente, l’orzo nero ha dimostrato di possedere alti livelli di fitochimici antiossidanti e una composizione lipidica favorevole, sottolineandone il potenziale utilizzo nei programmi di miglioramento genetico finalizzati ad aumentare le proprietà funzionali e nutraceutiche dei cereali.