Profilo neuroevolutivo a 2 anni di vita nei nati pretermine: studio di coorte dalla Rete Neonatale Marchigiana.

Background: Advances in perinatal care have improved survival of preterm infants over the last three decades with a concomitant decrease of severe neonatal morbidity. However, the risk of neurodevelopmental disabilities remains high in children and in adults born preterm. Neurodevelopmental impairment is a major long-term complication for a variable number of very low gestation neonates. Objectives: The first aim of this study is to determine neurodevelopmental profile at 2 years corrected age in children born before 32 completed weeks’ gestation from January 1, 2010 to December 31, 2022. The second aim is to investigate the relationship between Cognitive and Motor outcome and several demographics, prenatal, and postnatal factors. Methods: Retrospective review of 2-year follow-up data prospectively collected for infants born between 240/7 and 316/7 weeks’ gestation and admitted to Salesi Children’s hospital in Ancona, Italy, from Jan 1, 2010 to Dec 31, 2022. Exclusion criteria were major congenital malformations and admission after 48 hours of life. Neurodevelopmental Disability (NDD) was classified as severe, moderate and mild using defined categories. The relationship between clinical risk factors and Bayley-III Cognitive and Motor scores was explored using univariate and multivariate logistic regression models. Results: 785 preterm infants were enrolled, 79% showed a normal outcome at 24 months CA, 15.7% mild neurodevelopmental disability, 3% moderate disability, 2.3% severe disability. The overall rate of cerebral palsy was 3.7%. Intraventricular Hemorrhage grade ≥ 3 and cystic Periventricular Leukomalacia were independent risk factors for adverse cognitive and motor outcomes on multivariate logistic regression. A low birth weight is also a risk factor for poor cognitive outcome and bronchopulmonary dysplasia shows a trend toward affecting it. In contrast, female gender and the administration of antenatal steroids were protective factors for cognitive and motor outcomes, respectively. Conclusion: This study provides encouraging data on the neurodevelopmental profile of preterm infants at 2 years of corrected age, showing low rates of severe neurodevelopmental disabilities and cerebral palsy. Our findings highlight the importance of early identification and timely habilitative interventions for at-risk infants to support neurodevelopment and prevent or mitigate adverse outcomes. We also underscore the necessity of long-term follow-up programs to fully understand long-term outcomes.

Introduzione: I progressi nelle cure perinatali hanno migliorato significativamente la sopravvivenza dei neonati pretermine negli ultimi trent'anni, portando a una concomitante riduzione della morbilità neonatale grave. Ciononostante, il rischio di disabilità neuroevolutive rimane elevato sia nell'infanzia sia nell'età adulta. Il deficit neuroevolutivo rappresenta una delle principali complicazioni a lungo termine per un numero variabile di neonati con bassa età gestazionale alla nascita. Obiettivi: Il primo obiettivo di questo studio è determinare il profilo neuroevolutivo a 2 anni di età corretta nei bambini nati prima delle 32 settimane di età gestazionale e ricoverati presso la Terapia Intensiva Neonatale (TIN) dell’Ospedale Salesi di Ancona. Il secondo obiettivo è analizzare la relazione tra i punteggi dello sviluppo Cognitivo e Motorio (scala Bayley-III) e diversi fattori demografici, prenatali e postnatali. Materiali e metodi: Analisi retrospettiva dei dati di follow-up a 2 anni raccolti in modo prospettico per bambini nati tra le 24+0 e le 31+6 settimane di gestazione e ricoverati presso la Terapia Intensiva Neonatale (TIN) dell'Ospedale Pediatrico Salesi di Ancona, dal 1° gennaio 2010 al 31 dicembre 2022. I criteri di esclusione sono stati le malformazioni congenite maggiori e il ricovero dopo 48 ore di vita. La disabilità neuroevolutiva è stata classificata come grave, moderata e lieve utilizzando categorie definite. La relazione tra i fattori di rischio clinici e i punteggi Cognitivi e Motori della Bayley-III è stata esplorata utilizzando modelli di regressione logistica univariata e multivariata. Risultati: Sono stati arruolati 785 neonati pretermine, il 79% ha mostrato un esito normale a 24 mesi di età corretta (EC), il 15,7% una disabilità neuroevolutiva lieve, il 3% moderata e il 2,3% grave. La paralisi cerebrale è stata individuata nel 3,7% dei casi. All'analisi di regressione logistica multivariata, l'emorragia intraventricolare di grado ≥ 3 e la leucomalacia periventricolare cistica sono risultati fattori di rischio indipendenti per esiti avversi cognitivi e motori. Il basso peso alla nascita è un ulteriore fattore di rischio per un esito cognitivo sfavorevole e la displasia broncopolmonare mostra una tendenza a influire su tale esito. Al contrario, il sesso femminile e la somministrazione di steroidi prenatali sono risultati fattori protettivi rispettivamente per l'esito cognitivo e motorio. Conclusioni: Questo studio fornisce dati incoraggianti sul profilo neuroevolutivo dei bambini pretermine a 2 anni di età corretta, mostrando basse percentuali di disabilità neuroevolutiva grave e di paralisi cerebrale. I nostri risultati sottolineano l'importanza di una diagnosi precoce e di interventi abilitativi tempestivi per i neonati a rischio, al fine di supportare il neurosviluppo e prevenire o mitigare gli esiti avversi. Sottolineiamo inoltre la necessità di programmi di follow-up a lungo termine per comprendere appieno gli esiti a distanza.