Le ondate di calore marine possono compromettere l’equilibrio dell’ambiente marino, alterando le funzioni vitali delle specie che lo popolano, come i mitili della Nuova Zelanda (Perna canaliculus). In questo studio, esemplari adulti di P. canaliculus sono stati esposti per 11 settimane a tre regimi termici differenti: basso(18°C), medio(18-24°C, con un incremento di +1°C a settimana) ed elevato (18-24°C, con un incremento di +2°C a settimana), al fine di valutarne gli effetti dell’aumento progressivo della temperatura su parametri biologici, tra cui la sopravvivenza, l’indice di condizione, la risposta immunitaria e il metaboloma dell’emolinfa. Alla sesta settimana nel trattamento ad alta temperatura, un malfunzionamento del sistema di riscaldamento ha provocato un improvviso picco termico di 25,5-26,5 °C causando una mortalità del 61%. Gli individui sopravvissuti hanno attivato adattamenti metabolici, intensificando la combinazione tra metabolismo aerobico e anaerobico per preservare le funzioni vitali. Inoltre, si è osservato un aumento degli antiossidanti, suggerendo l’attivazione di risposte di difesa molecolare. I risultati di questo studio evidenziano l’utilità di approcci integrati per comprendere le risposte degli organismi marini alle ondate di calore, fenomeni sempre più frequenti in un contesto di cambiamento climatico globale.
Effetti biologici delle ondate di calore nel bivalve Perna canaliculus
ALESSI, MARTINA
2024/2025
Abstract
Le ondate di calore marine possono compromettere l’equilibrio dell’ambiente marino, alterando le funzioni vitali delle specie che lo popolano, come i mitili della Nuova Zelanda (Perna canaliculus). In questo studio, esemplari adulti di P. canaliculus sono stati esposti per 11 settimane a tre regimi termici differenti: basso(18°C), medio(18-24°C, con un incremento di +1°C a settimana) ed elevato (18-24°C, con un incremento di +2°C a settimana), al fine di valutarne gli effetti dell’aumento progressivo della temperatura su parametri biologici, tra cui la sopravvivenza, l’indice di condizione, la risposta immunitaria e il metaboloma dell’emolinfa. Alla sesta settimana nel trattamento ad alta temperatura, un malfunzionamento del sistema di riscaldamento ha provocato un improvviso picco termico di 25,5-26,5 °C causando una mortalità del 61%. Gli individui sopravvissuti hanno attivato adattamenti metabolici, intensificando la combinazione tra metabolismo aerobico e anaerobico per preservare le funzioni vitali. Inoltre, si è osservato un aumento degli antiossidanti, suggerendo l’attivazione di risposte di difesa molecolare. I risultati di questo studio evidenziano l’utilità di approcci integrati per comprendere le risposte degli organismi marini alle ondate di calore, fenomeni sempre più frequenti in un contesto di cambiamento climatico globale.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/23436