ABSTRACT Background: Lateral ankle sprain is a common clinical condition associated with musculoskeletal injuries. This injury can cause physical/functional changes and painful symptoms, which can compromise daily life if not managed appropriately. Recent evidence suggests that clinician management should be based on a combined approach involving manual therapy and therapeutic exercise. Aims of the study: to conduct a literature review to identify the best evidence and provide a clinical rationale for an evidence-based approach. Subsequently, to apply findings to a clinical case, by developing an application model as a therapeutic proposal, to evaluate its efficacy and to determine whether results are consistent with those stated in the scientific literature. Materials and Methods: a literature review was conducted by using PubMed, Cochrane and Web of Science database. The search focused on identifying, selecting and evaluating studies that addressed a combined intervention (manual therapy and therapeutic exercise) aimed to achieving pain reduction and improved function, as primary outcomes, in adults with lateral ankle sprain. A total of three studies were selected that met the research domain, meaning they met the inclusion criteria and the desired outcome measures were measured using validated scales. After undergoing critical appraisal,following the instruction of the Joanna Briggs Institute, all three were were included. Finally, based on the above, a therapeutic proposal for conservative treatment is developed with the aim of conducting an application section in a case report. Results: for both measurement scales considered, the Activity of daily living (ADL) subscale of the Foot and ankle ability measure (FAAM) and the Numeric Pain Rating Scale (NPRS), a trend of a progressive improvement was observed at four and six weeks (follow-up periods). Conclusions: according to the results obtained, a combined therapeutic strategy based on a manual therapy and therapeutic exercise can be successfully recommended for the management of lateral ankle sprains. However, due to the nature of this case report, the results can’t be generalized to the entire population, and the short follow-up period doesn’t allow for long-term outcomes to be assessed.

ABSTRACT Introduzione: la distorsione laterale di caviglia è una condizione clinica comunemente osservabile negli infortuni muscoloscheletrici. A seguito di tale infortunio possono manifestarsi alterazioni fisiche/funzionali e sintomatologia dolorosa, che possono compromettere la vita quotidiana se non gestite in maniera appropriata. Recenti evidenze affermano che la gestione da parte del clinico si dovrebbe basare su un approccio combinato basato su terapia manuale ed esercizio terapeutico. Obiettivi: condurre una revisione della letteratura per reperire le migliori evidenze e fornire un fondamento clinico razionale da adoperare per avere un approccio basato su prove d’efficacia. Successivamente applicare ad un caso clinico quanto riscontrato, tramite l’elaborazione di un modello applicativo come proposta terapeutica, per valutarne l’efficacia e constatare se si ottengono risultati in linea con quanto affermato dalla letteratura scientifica. Materiali e metodi: è stata condotta una revisione della letteratura sulle banche dati PubMed, Cochrane e Web of Science. La ricerca si è incentrata nel reperire, selezionare e valutare studi che trattassero di un intervento combinato (terapia manuale ed esercizio terapeutico) mirato al conseguimento di riduzione del dolore e miglioramento della funzione, come outcome primari, in soggetti adulti con esiti di Lateral ankle sprain (LAS). Sono stati selezionati una totalità di tre studi che rispettavano il dominio di ricerca, ovvero soddisfacevano i criteri di inclusione e le misure di esito desiderate venivano misurate attraverso scale validate. Una volta sottoposti a critical appraisal, seguendo le istruzioni di Joanna Briggs Institute, vengono inclusi tutti e tre. In ultima istanza, sulla base di quanto preceduto, viene elaborato una proposta terapeutica di trattamento conservativo ai fini di condurre una parte applicativa ad un case report. Risultati: per entrambe le scale di misurazione prese in considerazione, ovvero la sottoscala per le attività di vita quotidiana (ADL) della Foot and ankle ability measure (FAAM) e la scala di valutazione del dolore Numeric Pain Rating Scale (NPRS) si è osservato un trend di miglioramento progressivo a distanza di quattro e sei settimane (periodi di follow-up). Conclusioni: in considerazione degli esiti ottenuti, nella gestione della distorsione laterale di caviglia, si può suggerire con successo l’adozione di una strategia terapeutica combinata, basata su terapia manuale ed esercizio terapeutico. Tuttavia, per la natura del case report, non si possono generalizzare i risultati ottenuti sull’intera popolazione, inoltre la breve durata del follow-up non permette di rilevare esiti a lungo termine.

"Trattamento della distorsione laterale di caviglia secondo best practice: case report supportato da revisione della letteratura"

BARBAROSSA, MICHELANGELO
2024/2025

Abstract

ABSTRACT Background: Lateral ankle sprain is a common clinical condition associated with musculoskeletal injuries. This injury can cause physical/functional changes and painful symptoms, which can compromise daily life if not managed appropriately. Recent evidence suggests that clinician management should be based on a combined approach involving manual therapy and therapeutic exercise. Aims of the study: to conduct a literature review to identify the best evidence and provide a clinical rationale for an evidence-based approach. Subsequently, to apply findings to a clinical case, by developing an application model as a therapeutic proposal, to evaluate its efficacy and to determine whether results are consistent with those stated in the scientific literature. Materials and Methods: a literature review was conducted by using PubMed, Cochrane and Web of Science database. The search focused on identifying, selecting and evaluating studies that addressed a combined intervention (manual therapy and therapeutic exercise) aimed to achieving pain reduction and improved function, as primary outcomes, in adults with lateral ankle sprain. A total of three studies were selected that met the research domain, meaning they met the inclusion criteria and the desired outcome measures were measured using validated scales. After undergoing critical appraisal,following the instruction of the Joanna Briggs Institute, all three were were included. Finally, based on the above, a therapeutic proposal for conservative treatment is developed with the aim of conducting an application section in a case report. Results: for both measurement scales considered, the Activity of daily living (ADL) subscale of the Foot and ankle ability measure (FAAM) and the Numeric Pain Rating Scale (NPRS), a trend of a progressive improvement was observed at four and six weeks (follow-up periods). Conclusions: according to the results obtained, a combined therapeutic strategy based on a manual therapy and therapeutic exercise can be successfully recommended for the management of lateral ankle sprains. However, due to the nature of this case report, the results can’t be generalized to the entire population, and the short follow-up period doesn’t allow for long-term outcomes to be assessed.
2024
2025-11-05
Treatment of lateral ankle sprain according to best pratices: a case report supported by literature review
ABSTRACT Introduzione: la distorsione laterale di caviglia è una condizione clinica comunemente osservabile negli infortuni muscoloscheletrici. A seguito di tale infortunio possono manifestarsi alterazioni fisiche/funzionali e sintomatologia dolorosa, che possono compromettere la vita quotidiana se non gestite in maniera appropriata. Recenti evidenze affermano che la gestione da parte del clinico si dovrebbe basare su un approccio combinato basato su terapia manuale ed esercizio terapeutico. Obiettivi: condurre una revisione della letteratura per reperire le migliori evidenze e fornire un fondamento clinico razionale da adoperare per avere un approccio basato su prove d’efficacia. Successivamente applicare ad un caso clinico quanto riscontrato, tramite l’elaborazione di un modello applicativo come proposta terapeutica, per valutarne l’efficacia e constatare se si ottengono risultati in linea con quanto affermato dalla letteratura scientifica. Materiali e metodi: è stata condotta una revisione della letteratura sulle banche dati PubMed, Cochrane e Web of Science. La ricerca si è incentrata nel reperire, selezionare e valutare studi che trattassero di un intervento combinato (terapia manuale ed esercizio terapeutico) mirato al conseguimento di riduzione del dolore e miglioramento della funzione, come outcome primari, in soggetti adulti con esiti di Lateral ankle sprain (LAS). Sono stati selezionati una totalità di tre studi che rispettavano il dominio di ricerca, ovvero soddisfacevano i criteri di inclusione e le misure di esito desiderate venivano misurate attraverso scale validate. Una volta sottoposti a critical appraisal, seguendo le istruzioni di Joanna Briggs Institute, vengono inclusi tutti e tre. In ultima istanza, sulla base di quanto preceduto, viene elaborato una proposta terapeutica di trattamento conservativo ai fini di condurre una parte applicativa ad un case report. Risultati: per entrambe le scale di misurazione prese in considerazione, ovvero la sottoscala per le attività di vita quotidiana (ADL) della Foot and ankle ability measure (FAAM) e la scala di valutazione del dolore Numeric Pain Rating Scale (NPRS) si è osservato un trend di miglioramento progressivo a distanza di quattro e sei settimane (periodi di follow-up). Conclusioni: in considerazione degli esiti ottenuti, nella gestione della distorsione laterale di caviglia, si può suggerire con successo l’adozione di una strategia terapeutica combinata, basata su terapia manuale ed esercizio terapeutico. Tuttavia, per la natura del case report, non si possono generalizzare i risultati ottenuti sull’intera popolazione, inoltre la breve durata del follow-up non permette di rilevare esiti a lungo termine.
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