La gestione riabilitativa delle fratture pluriframmentarie di tibia e perone trattate con fissatore esterno è complessa e priva di protocolli universalmente condivisi. Questo case report descrive il percorso di un paziente sottoposto a fissazione esterna monolaterale ibrida per frattura biossea pluriframmentaria, evidenziando il ruolo della fisioterapia nel recupero funzionale e l’integrazione della realtà virtuale domiciliare (sistema Homing®) nella fase avanzata. Gli obiettivi includono il recupero della forza e della mobilità articolare, l’ottimizzazione della gestione del dolore, il miglioramento della qualità del cammino e la continuità terapeutica tra ambulatorio e domicilio. Il programma ha previsto una fase iniziale in presenza (mobilizzazioni, rinforzo e training propriocettivo con gestione progressiva del carico) e una fase domiciliare con realtà virtuale personalizzata e monitoraggio remoto. Gli esiti sono stati valutati mediante NPRS per il dolore, MRC per la forza, Indice di Barthel per l’autonomia funzionale, LEFS per la funzionalità dell’arto inferiore, Mini-BESTest per l’equilibrio, BDI per lo stato dell’umore, RPE CR10 per lo sforzo percepito e SUS per la valutazione di usabilità e gradimento alla realtà virtuale. Il paziente ha mostrato miglioramenti clinicamente rilevanti di mobilità, forza ed efficienza del passo, con riduzione del dolore e maggiore autonomia funzionale; l’integrazione della realtà virtuale ha sostenuto aderenza e continuità del trattamento. La combinazione di riabilitazione tradizionale e tecnologie interattive appare un modello personalizzabile promettente per pazienti complessi.
APPROCCIO MULTIMODALE FRA RIABILITAZIONE TRADIZIONALE E REALTÀ VIRTUALE DI FRATTURA TIBIA E PERONE TRATTATA CON FISSATORE ESTERNO: CASE REPORT
MASSETTI, FRANCESCA
2024/2025
Abstract
La gestione riabilitativa delle fratture pluriframmentarie di tibia e perone trattate con fissatore esterno è complessa e priva di protocolli universalmente condivisi. Questo case report descrive il percorso di un paziente sottoposto a fissazione esterna monolaterale ibrida per frattura biossea pluriframmentaria, evidenziando il ruolo della fisioterapia nel recupero funzionale e l’integrazione della realtà virtuale domiciliare (sistema Homing®) nella fase avanzata. Gli obiettivi includono il recupero della forza e della mobilità articolare, l’ottimizzazione della gestione del dolore, il miglioramento della qualità del cammino e la continuità terapeutica tra ambulatorio e domicilio. Il programma ha previsto una fase iniziale in presenza (mobilizzazioni, rinforzo e training propriocettivo con gestione progressiva del carico) e una fase domiciliare con realtà virtuale personalizzata e monitoraggio remoto. Gli esiti sono stati valutati mediante NPRS per il dolore, MRC per la forza, Indice di Barthel per l’autonomia funzionale, LEFS per la funzionalità dell’arto inferiore, Mini-BESTest per l’equilibrio, BDI per lo stato dell’umore, RPE CR10 per lo sforzo percepito e SUS per la valutazione di usabilità e gradimento alla realtà virtuale. Il paziente ha mostrato miglioramenti clinicamente rilevanti di mobilità, forza ed efficienza del passo, con riduzione del dolore e maggiore autonomia funzionale; l’integrazione della realtà virtuale ha sostenuto aderenza e continuità del trattamento. La combinazione di riabilitazione tradizionale e tecnologie interattive appare un modello personalizzabile promettente per pazienti complessi.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.12075/23777