Introduzione: La dialisi conseguente ad insufficienza renale cronica interessa oggi in Italia quasi 50.000 pazienti. Considerata l’insorgenza della patologia in età adulta e anziana e valutando l’allungamento dell’età media, appare oggi evidente come il ricorso alla dialisi rappresenti in termini di sopravvivenza una strategia necessaria e fondamentale. Obiettivo: Identificare quali possano essere gli accessi venosi maggiormente adatti alla pratica dialitica tra quelli attualmente in uso, identificando per ciascuno di essi i punti di forza e le eventuali criticità. Materiali e metodi: Per descrivere questi punti, si è revisionato quanto può essere utilizzato nella pratica assistenziale, vale a dire le tipologie di catetere venoso centrale e le fistole arterovenose. Risultati: Il più vantaggioso degli accessi venosi a lungo termine è ad oggi la fistola arterovenosa. La corretta gestione di questo accesso attraverso il personale infermieristico specificatamente formato, rappresenta al momento la strategia più valida per assicurare il miglior funzionamento del segmento vascolare e di conseguenza la migliore performance dialitica, contribuendo a tutelare la salute del paziente nel corso della pratica sanitaria. Discussione: Sono state analizzate le modalità di gestione degli accessi venosi a lungo termine utilizzati nella dialisi, con particolare riferimento alla fistola arterovenosa sottolineandone le principali criticità e ponendo anche l’accento sui punti di forza. Conclusioni: Si evince pertanto dall’esperienza clinica che il gold standard per effettuare la dialisi al meglio risulta essere la fistola arterovenosa, che integrata con una corretta osservazione e gestione dell’accesso da parte del personale infermieristico è al momento rilevante ed essenziale per la migliore gestione a lungo termine del paziente dializzato. Parole chiave: dialisi, fistola arterovenosa, FAV, accesso venoso, catetere venoso centrale, CVC, pratica assistenziale.

Un fiume in vena. Gestione infermieristica degli accessi vascolari nel paziente emodializzato.

NAPPO, ROBERTA
2019/2020

Abstract

Introduzione: La dialisi conseguente ad insufficienza renale cronica interessa oggi in Italia quasi 50.000 pazienti. Considerata l’insorgenza della patologia in età adulta e anziana e valutando l’allungamento dell’età media, appare oggi evidente come il ricorso alla dialisi rappresenti in termini di sopravvivenza una strategia necessaria e fondamentale. Obiettivo: Identificare quali possano essere gli accessi venosi maggiormente adatti alla pratica dialitica tra quelli attualmente in uso, identificando per ciascuno di essi i punti di forza e le eventuali criticità. Materiali e metodi: Per descrivere questi punti, si è revisionato quanto può essere utilizzato nella pratica assistenziale, vale a dire le tipologie di catetere venoso centrale e le fistole arterovenose. Risultati: Il più vantaggioso degli accessi venosi a lungo termine è ad oggi la fistola arterovenosa. La corretta gestione di questo accesso attraverso il personale infermieristico specificatamente formato, rappresenta al momento la strategia più valida per assicurare il miglior funzionamento del segmento vascolare e di conseguenza la migliore performance dialitica, contribuendo a tutelare la salute del paziente nel corso della pratica sanitaria. Discussione: Sono state analizzate le modalità di gestione degli accessi venosi a lungo termine utilizzati nella dialisi, con particolare riferimento alla fistola arterovenosa sottolineandone le principali criticità e ponendo anche l’accento sui punti di forza. Conclusioni: Si evince pertanto dall’esperienza clinica che il gold standard per effettuare la dialisi al meglio risulta essere la fistola arterovenosa, che integrata con una corretta osservazione e gestione dell’accesso da parte del personale infermieristico è al momento rilevante ed essenziale per la migliore gestione a lungo termine del paziente dializzato. Parole chiave: dialisi, fistola arterovenosa, FAV, accesso venoso, catetere venoso centrale, CVC, pratica assistenziale.
2019
2021-04-27
A river in vein. Nursing management of vascular access in the hemodialysis patient.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/2383