Malattia di Parkinson e disfagia: l’impatto delle funzioni esecutive sul controllo deglutitorio

La Malattia di Parkinson (MP) è una patologia neurodegenerativa caratterizzata da sintomi motori e non motori, tra cui il declino cognitivo e la disfagia, che interessa fino all’80% dei pazienti. Tradizionalmente attribuita a cause motorie, la disfagia nella MP può essere anche legata a funzioni cognitive alterate, in particolare esecutive e attentive. Deglutire, infatti, non è un atto puramente automatico, ma richiede pianificazione e controllo. Obiettivo di questa tesi sperimentale è indagare la correlazione tra disfagia e funzioni esecutive nei pazienti con MP. Lo studio è stato condotto tra giugno e settembre 2025 su un campione di 9 pazienti con MP (età media 70,44 anni), seguiti presso l’ospedale “Augusto Murri” di Fermo. I soggetti sono stati sottoposti a una valutazione logopedica e neuropsicologica comprendente test deglutitori, test delle funzioni cognitive ed esecutive, e scale cliniche (MDS-UPDRS, Hoehn e Yahr). Cinque pazienti su nove hanno mostrato positività al test 3-oz e, contestualmente, deficit cognitivi. I test hanno evidenziato compromissioni nelle funzioni esecutive, attentive e visuo-spaziali. I restanti quattro pazienti, non disfagici, hanno ottenuto punteggi nella norma nei test cognitivi. È emersa anche una correlazione tra severità della disfagia e grado di compromissione motoria. Tali risultati suggeriscono che la disfagia nella MP possa essere influenzata sia da fattori motori che cognitivi. Lo studio conferma l’importanza di considerare i fattori cognitivi, oltre a quelli motori, nella valutazione della disfagia nella MP. Le funzioni esecutive compromesse possono contribuire alla disfunzione deglutitoria. I test cognitivi potrebbero rappresentare strumenti utili per identificare pazienti a rischio, favorendo un approccio multidisciplinare precoce. Studi futuri, su campioni più ampi e con strumenti strumentali (es. FEES), potranno confermare e approfondire questi risultati preliminari.