L’ambiente scolastico e quotidiano richiede ai bambini di gestire simultaneamente numerosi stimoli cognitivi e motori, mettendo alla prova le loro capacità attentive, di memoria e di controllo esecutivo. Nei soggetti con diagnosi di disturbi del neurosviluppo con compromissione negli apprendimenti, tali richieste risultano particolarmente gravose poiché le funzioni esecutive (memoria di lavoro, flessibilità cognitiva, inibizione e pianificazione) possono presentare fragilità che incidono sul rendimento scolastico e sull’autonomia. Il presente studio si propone di indagare l’efficacia di un training basato sul paradigma del Dual Task, che prevede l’esecuzione simultanea di un compito cognitivo-linguistico e di un compito motorio, con l’obiettivo di potenziare le funzioni esecutive e, conseguentemente, le abilità scolastiche. Lo studio sperimentale è stato condotto presso il Centro di Riabilitazione KOS “Santo Stefano” di Ascoli Piceno e ha coinvolto tre bambini con diagnosi di disturbo del neurosviluppo caratterizzato da compromissione nelle abilità di apprendimento o funzionamento intellettivo limite. Il percorso riabilitativo ha previsto attività cognitive e motorie proposte in modalità Single Task e in Dual Task, con monitoraggio costante dell’indice Dual Task Effect, misura dell’interferenza in doppio compito. I risultati hanno evidenziato un miglioramento delle prestazioni degli apprendimenti nel parametro della velocità delle prove di decodifica e nelle prove di velocità di scrittura, nonché una maggiore efficacia di gestione simultanea dei compiti. Questi dati suggeriscono che l’applicazione del paradigma Dual Task possa rappresentare un valido strumento integrativo negli interventi logopedici rivolti a bambini con difficoltà di apprendimento, promuovendo il potenziamento delle funzioni esecutive e una migliore adattabilità alle richieste scolastiche. Tali evidenze, pur necessitando di ulteriori conferme su campioni più ampi, indicano la rilevanza clinica di un approccio orientato all’integrazione tra competenze cognitive e motorie.
PROPOSTA DI UN TRAINING A DOPPIO COMPITO IN BAMBINI CON DISTURBO DELL'APPRENDIMENTO: UNO STUDIO SPERIMENTALE
SORIANI, LETIZIA
2024/2025
Abstract
L’ambiente scolastico e quotidiano richiede ai bambini di gestire simultaneamente numerosi stimoli cognitivi e motori, mettendo alla prova le loro capacità attentive, di memoria e di controllo esecutivo. Nei soggetti con diagnosi di disturbi del neurosviluppo con compromissione negli apprendimenti, tali richieste risultano particolarmente gravose poiché le funzioni esecutive (memoria di lavoro, flessibilità cognitiva, inibizione e pianificazione) possono presentare fragilità che incidono sul rendimento scolastico e sull’autonomia. Il presente studio si propone di indagare l’efficacia di un training basato sul paradigma del Dual Task, che prevede l’esecuzione simultanea di un compito cognitivo-linguistico e di un compito motorio, con l’obiettivo di potenziare le funzioni esecutive e, conseguentemente, le abilità scolastiche. Lo studio sperimentale è stato condotto presso il Centro di Riabilitazione KOS “Santo Stefano” di Ascoli Piceno e ha coinvolto tre bambini con diagnosi di disturbo del neurosviluppo caratterizzato da compromissione nelle abilità di apprendimento o funzionamento intellettivo limite. Il percorso riabilitativo ha previsto attività cognitive e motorie proposte in modalità Single Task e in Dual Task, con monitoraggio costante dell’indice Dual Task Effect, misura dell’interferenza in doppio compito. I risultati hanno evidenziato un miglioramento delle prestazioni degli apprendimenti nel parametro della velocità delle prove di decodifica e nelle prove di velocità di scrittura, nonché una maggiore efficacia di gestione simultanea dei compiti. Questi dati suggeriscono che l’applicazione del paradigma Dual Task possa rappresentare un valido strumento integrativo negli interventi logopedici rivolti a bambini con difficoltà di apprendimento, promuovendo il potenziamento delle funzioni esecutive e una migliore adattabilità alle richieste scolastiche. Tali evidenze, pur necessitando di ulteriori conferme su campioni più ampi, indicano la rilevanza clinica di un approccio orientato all’integrazione tra competenze cognitive e motorie.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.12075/23960