Introduzione: La professione infermieristica rientra nelle cosiddette professioni d’aiuto; il “prendersi cura” della persona è una caratteristica cruciale di questa professione che è un componente essenziale del processo di guarigione del malato e, proprio per questo, ne deriva un carico emozionale. Gli infermieri di oncoematologia pediatrica sono continuamente esposti a fattori stressanti, in quanto soggetti a contatto diretto con il bambino malato di cancro. Scopo della tesi: lo scopo della tesi è esplorare il vissuto degli infermieri della SOD di Oncoematologia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche in situazioni percepite psicologicamente stressanti. Materiali e metodi: in prima istanza è stata effettuata una revisione della letteratura mediante il generatore di ricerca PubMed, previa formulazione del PIO e costruzione della stringa di ricerca, da cui non sono emersi articoli pertinenti, per cui si è avviato lo studio qualitativo fenomenologico. In secondo luogo, si è intrapreso uno studio fenomenologico, che vede coinvolti 8 infermieri appartenenti alla SOD di Oncoematologia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, i quali sono stati sottoposti a delle interviste aperte focalizzate previo consenso informato e mantenendo l’anonimato codificate mediante metodo di Parse. Risultati: sia dagli articoli reperiti mediante la revisione della letteratura, sia dallo studio qualitativo è emerso che il professionista infermieristico di oncoematologia pediatrica è continuamente esposto a fattori stressanti, in quanto fornitori di cure in prima linea e soggetti a contatto diretto con il bambino malato di cancro e con la famiglia dello stesso. Per questa motivazione si è vista la richiesta di supporto psicologico costante per affrontare situazioni assistenziali percepite stressanti psicologicamente. Nello specifico, dallo studio qualitativo sono emersi 3 concetti principali: • L’empatia; • La soddisfazione; • La solitudine. Conclusione: l’argomento trattato ha evidenziato momenti particolarmente critici, come la comunicazione della diagnosi, l’inizio delle cure palliative e l’evento del decesso che portano l’infermiere a vivere una situazione assistenziale percepita come psicologicamente stressante. Di conseguenza, si evidenzia la necessità di garantire un adeguato supporto psicologico, in grado di sostenere il professionista nell’elaborazione emotiva di tali esperienze. Parole chiave: Oncoematologia pediatrica, infermiere, DPTS, DSA, stress traumatico secondario, supporto psicologico.

Sostenere chi cura

MAGGI, VALENTINA
2024/2025

Abstract

Introduzione: La professione infermieristica rientra nelle cosiddette professioni d’aiuto; il “prendersi cura” della persona è una caratteristica cruciale di questa professione che è un componente essenziale del processo di guarigione del malato e, proprio per questo, ne deriva un carico emozionale. Gli infermieri di oncoematologia pediatrica sono continuamente esposti a fattori stressanti, in quanto soggetti a contatto diretto con il bambino malato di cancro. Scopo della tesi: lo scopo della tesi è esplorare il vissuto degli infermieri della SOD di Oncoematologia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche in situazioni percepite psicologicamente stressanti. Materiali e metodi: in prima istanza è stata effettuata una revisione della letteratura mediante il generatore di ricerca PubMed, previa formulazione del PIO e costruzione della stringa di ricerca, da cui non sono emersi articoli pertinenti, per cui si è avviato lo studio qualitativo fenomenologico. In secondo luogo, si è intrapreso uno studio fenomenologico, che vede coinvolti 8 infermieri appartenenti alla SOD di Oncoematologia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, i quali sono stati sottoposti a delle interviste aperte focalizzate previo consenso informato e mantenendo l’anonimato codificate mediante metodo di Parse. Risultati: sia dagli articoli reperiti mediante la revisione della letteratura, sia dallo studio qualitativo è emerso che il professionista infermieristico di oncoematologia pediatrica è continuamente esposto a fattori stressanti, in quanto fornitori di cure in prima linea e soggetti a contatto diretto con il bambino malato di cancro e con la famiglia dello stesso. Per questa motivazione si è vista la richiesta di supporto psicologico costante per affrontare situazioni assistenziali percepite stressanti psicologicamente. Nello specifico, dallo studio qualitativo sono emersi 3 concetti principali: • L’empatia; • La soddisfazione; • La solitudine. Conclusione: l’argomento trattato ha evidenziato momenti particolarmente critici, come la comunicazione della diagnosi, l’inizio delle cure palliative e l’evento del decesso che portano l’infermiere a vivere una situazione assistenziale percepita come psicologicamente stressante. Di conseguenza, si evidenzia la necessità di garantire un adeguato supporto psicologico, in grado di sostenere il professionista nell’elaborazione emotiva di tali esperienze. Parole chiave: Oncoematologia pediatrica, infermiere, DPTS, DSA, stress traumatico secondario, supporto psicologico.
2024
2025-11-18
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/24030