INTRODUZIONE Il presente elaborato è stato redatto al fine di esplorare l’importanza della comunicazione interculturale e il superamento delle barriere linguistiche nel settore assistenziale delle Cure Domiciliari. In particolare, l’attenzione è rivolta alla comunicazione tra infermiere e caregiver, soprattutto durante il processo educativo di quest’ultimo. Le motivazioni che hanno reso necessario avviare questo studio risultano essere principalmente: la barriera conoscitiva derivante dall’uso di un linguaggio tecnico e l’aumento della presenza di caregiver stranieri nel territorio italiano, che pone nuove sfide alle relazioni nell’assistenza. Lo scopo dello studio è valutare l’efficacia dell’intervento educativo basato sull’utilizzo di una brochure multilingua intitolata “La cute, un libro aperto”. Tale strumento è stato progettato per promuovere la prevenzione delle lesioni cutanee fornendo informazioni sulla corretta gestione della cute sana in questo ambito. La brochure è stata inizialmente redatta in lingua italiana e valutata dagli infermieri dell’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) di Ancona. Successivamente è stata tradotta in albanese, romeno, ucraino e spagnolo, queste versioni sono state verificate da madrelingua per poter garantire la correttezza grammaticale, l’accuratezza e la fluidità comunicativa. MATERIALI E METODI Per lo studio è stato adottato un approccio qualitativo con campionamento “a palla di neve”. Una volta individuati gli infermieri dell’ADI, questi hanno distribuito la brochure prima in italiano, e poi nelle lingue straniere, ai caregiver operanti nel territorio assistito dalle Cure Domiciliari di Ancona. L’adesione al progetto avveniva su base volontaria. Previa lettura dell’opuscolo, è stato sviluppato un questionario valutativo con lo scopo di rilevare la comprensione, la chiarezza del materiale, l’adeguatezza delle traduzioni e l’utilità della brochure. RISULTATI L’indagine ha rilevato che i caregiver, sia italiani che di lingua straniera, mostrano un alto grado di soddisfazione e una percezione complessiva dell’opuscolo positiva. Inoltre, entrambi i gruppi hanno riconosciuto l’utilità dello strumento e un miglioramento della loro conoscenza riguardo la cura quotidiana della pelle. I risultati dimostrano che l’uso di materiali educativi multilingue contribuisce a incrementare nei caregiver la sensazione di sicurezza nel loro ambito lavorativo. Le risposte relative alla domanda sulla possibile lettura della brochure, da parte di altre persone, risultano essere orientate verso la divulgazione di tali concetti. DISCUSSIONE E CONCLUSIONE Poiché l’infermiere rappresenta la figura chiave nell’educazione sanitaria in ambito domiciliare, questa ricerca sottolinea come la comunicazione sia parte integrante del prendersi cura, e che la sensibilità interculturale, associata all’utilizzo di strategie educative accessibili, rappresentino strumenti necessari per garantire un’assistenza personalizzata, efficace e rispettosa della diversità linguistica in un contesto sempre più interculturale. PAROLE CHIAVE INDIVIDUATE Cure domiciliari; Barriere linguistiche; Caregiver; Educazione sanitaria; Multiculturalità; Comunicazione infermieristica; Brochure informativa.
LOST IN TRANSLATION: LA BARRIERA LINGUISTICA NEL SETTING DELLE CURE DOMICILIARI. STUDIO QUALITATIVO
RUFFINI, SOFIA
2024/2025
Abstract
INTRODUZIONE Il presente elaborato è stato redatto al fine di esplorare l’importanza della comunicazione interculturale e il superamento delle barriere linguistiche nel settore assistenziale delle Cure Domiciliari. In particolare, l’attenzione è rivolta alla comunicazione tra infermiere e caregiver, soprattutto durante il processo educativo di quest’ultimo. Le motivazioni che hanno reso necessario avviare questo studio risultano essere principalmente: la barriera conoscitiva derivante dall’uso di un linguaggio tecnico e l’aumento della presenza di caregiver stranieri nel territorio italiano, che pone nuove sfide alle relazioni nell’assistenza. Lo scopo dello studio è valutare l’efficacia dell’intervento educativo basato sull’utilizzo di una brochure multilingua intitolata “La cute, un libro aperto”. Tale strumento è stato progettato per promuovere la prevenzione delle lesioni cutanee fornendo informazioni sulla corretta gestione della cute sana in questo ambito. La brochure è stata inizialmente redatta in lingua italiana e valutata dagli infermieri dell’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) di Ancona. Successivamente è stata tradotta in albanese, romeno, ucraino e spagnolo, queste versioni sono state verificate da madrelingua per poter garantire la correttezza grammaticale, l’accuratezza e la fluidità comunicativa. MATERIALI E METODI Per lo studio è stato adottato un approccio qualitativo con campionamento “a palla di neve”. Una volta individuati gli infermieri dell’ADI, questi hanno distribuito la brochure prima in italiano, e poi nelle lingue straniere, ai caregiver operanti nel territorio assistito dalle Cure Domiciliari di Ancona. L’adesione al progetto avveniva su base volontaria. Previa lettura dell’opuscolo, è stato sviluppato un questionario valutativo con lo scopo di rilevare la comprensione, la chiarezza del materiale, l’adeguatezza delle traduzioni e l’utilità della brochure. RISULTATI L’indagine ha rilevato che i caregiver, sia italiani che di lingua straniera, mostrano un alto grado di soddisfazione e una percezione complessiva dell’opuscolo positiva. Inoltre, entrambi i gruppi hanno riconosciuto l’utilità dello strumento e un miglioramento della loro conoscenza riguardo la cura quotidiana della pelle. I risultati dimostrano che l’uso di materiali educativi multilingue contribuisce a incrementare nei caregiver la sensazione di sicurezza nel loro ambito lavorativo. Le risposte relative alla domanda sulla possibile lettura della brochure, da parte di altre persone, risultano essere orientate verso la divulgazione di tali concetti. DISCUSSIONE E CONCLUSIONE Poiché l’infermiere rappresenta la figura chiave nell’educazione sanitaria in ambito domiciliare, questa ricerca sottolinea come la comunicazione sia parte integrante del prendersi cura, e che la sensibilità interculturale, associata all’utilizzo di strategie educative accessibili, rappresentino strumenti necessari per garantire un’assistenza personalizzata, efficace e rispettosa della diversità linguistica in un contesto sempre più interculturale. PAROLE CHIAVE INDIVIDUATE Cure domiciliari; Barriere linguistiche; Caregiver; Educazione sanitaria; Multiculturalità; Comunicazione infermieristica; Brochure informativa.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/24037