LE SOFT SKILLS NELLA RELAZIONE DI CURA: L’INFERMIERE DI FAMIGLIA E DI COMUNITÀ NELL’ASSISTENZA DELL’ANZIANO SOLO – UNA REVISIONE DELLA LETTERATURA

Introduction: The Family and Community Nurse (FCN) plays a core role in community-based healthcare, particularly in addressing loneliness among the elderly population. In the context of progressive demographic aging, the recognition and proper management of loneliness have become a priority in promoting active and healthy aging. This paper aims to analyze the main competencies of the FCN, focusing on soft skills, in order to understand their impact in building an effective relationship-centered care with the elderly patient experiencing loneliness. Objective: To understand the role of soft skills in the relationship-centered care between the nurse and the elderly patient, and to further explore the relational competencies of the Family and Community Nurse (FCN) in managing loneliness. Materials and Methods: A literature review has been conducted using PubMed search engine, employing three query strings composed of combined keywords. Articles published in the last 10 years, in Italian or English, and related to patients aged 65 and over, were selected. Results: After excluding non-eligible articles, 18 articles were selected, analyzed and summarized in a table. The evidence shows that loneliness represents a real issue with serious health consequences. The role of the FCN is further defined by considering its competencies, suggesting that soft skills act as an important element in nursing education and practice. Conclusions: Empathy, active listening, leadership and effective communication emerged as the key soft skills of the FCN for the relationship-centered care. It is highlighted that loneliness is constantly increasing due to changes in the social and family context, making enhanced community-based assistance crucial and positioning the FCN as a key figure. Critical concerns persist, regarding the elevated patient to nurse ratio and the need for more comprehensive research on paper related topics.

Introduzione: L’Infermiere di famiglia e di comunità rappresenta una figura centrale nell’ambito dell’assistenza territoriale, in particolare nel contrastare la solitudine nella popolazione anziana. Alla luce del progressivo aumento dell’invecchiamento demografico, il riconoscimento e l’adeguata gestione del fenomeno della solitudine, assumono un ruolo prioritario nella promozione di un invecchiamento attivo e in buona salute. Il presente elaborato si propone di analizzare le competenze dell’IFeC, concentrandosi sulle competenze trasversali (Soft Skills), al fine di comprendere il loro impatto nella costruzione di una relazione di cura efficace con l’anziano che vive in solitudine. Obiettivo: Comprendere il ruolo delle Soft Skills nella relazione di cura tra infermiere e anziano, inoltre, approfondire le competenze relazioni dell’Infermiere di famiglia e di comunità (IFeC) nella gestione della solitudine. Materiali e Metodi: È stata condotta una revisione della letteratura attraverso il motore di ricerca PubMed, utilizzando tre stringhe di ricerca composte da parole chiave combinate. Sono stati selezionati articoli pubblicati negli ultimi 10 anni, in italiano o inglese, relativi a pazienti con età pari o superiore a 65 anni. Risultati: Dopo aver escluso gli articoli non idonei, sono stati selezionati ed analizzati 18 articoli, sintetizzati in una tabella riassuntiva. Le evidenze dimostrano come la solitudine sia un problema reale con conseguenze gravi per la salute. Viene inoltre delineata più precisamente la figura dell’IFeC considerando le sue competenze, evidenziando l’importanza delle Soft Skills nella formazione e nella pratica infermieristica. Conclusioni: Le competenze trasversali dell’Infermiere di famiglia e di comunità che emergono come fondamentali per una relazione di cura sono: empatia, ascolto attivo, leadership e comunicazione efficace. Viene sottolineato come la solitudine sia in costante aumento, a causa dei cambiamenti sociali e familiari, rendendo quindi cruciale un aumento dell’assistenza a livello territoriale, facendo diventare l’IFeC una figura chiave sul territorio. Tuttavia, emergono come criticità l’elevato numero di pazienti assegnato per ogni infermiere e la necessità di ulteriori ricerche sulle tematiche trattate in modo congiunto.