Introduzione La sanità penitenziaria rappresenta un ambito complesso. L’evoluzione normativa ha rafforzato il diritto dei detenuti a ricevere cure equivalenti a quelle dei cittadini liberi. Tuttavia, permangono significative criticità strutturali e sociali. In questo contesto, l’infermiere svolge un ruolo centrale nella valutazione dello stato di salute, nella gestione delle malattie croniche e infettive, nella prevenzione, nell’educazione sanitaria e nell’assistenza psichiatrica, operando in collaborazione con altre figure professionali. L’attività infermieristica è però ostacolata da barriere relazionali, regolamentari e culturali, dal rischio di aggressioni, da comportamenti di simulazione o autolesionismo e da fenomeni di burnout, portando l’infermiere ad acquisire competenze specifiche per garantire cure di qualità. Questa tesi si propone di esplorare la formazione specifica degli infermieri penitenziari, i bisogni formativi espressi e le competenze che necessitano di sviluppare, con particolare attenzione alle criticità incontrate. Materiali e metodi È stata effettuata una revisione della letteratura nelle principali banche dati, utilizzando il motore di ricerca PubMed, costruendo una stringa di ricerca con le parole chiave: “nurse”, “nursing”, “prison”, “correctional facility”, “penitenciary”, “competence”, “skills”, “training”, “professional role”, associate agli operatori booleani AND e OR. Risultati Sono stati analizzati 13 studi e la ricerca ha mostrato che le difficoltà maggiormente incontrate dagli infermieri sono di tipo organizzative, relazionali e dovute alla grande quantità di lavoro, agli alti tassi di turnover e al mancato riconoscimento della professione infermieristica. Le competenze che devono essere sviluppate sono principalmente competenze cliniche specifiche, competenze relazionali, competenze di lavoro multidisciplinare e di problem solving. La necessità di sviluppare tali competenze suggerisce l’esecuzione di percorsi formativi specifici e continuativi. La ricerca ha inoltre evidenziato che i tirocini clinici effettuati dagli studenti di infermieristica, sviluppano capacità che in altri setting lavorativi non verrebbero sviluppate. Conclusioni Dalla presente revisione emergono tre temi principali: le competenze necessarie, che comprendono abilità cliniche avanzate, capacità relazionali e gestione di barriere organizzative; le difficoltà quotidiane, tra cui problemi di sicurezza, comunicazione, elevato carico di lavoro e mancato riconoscimento professionale; i tirocini clinici per studenti di infermieristica, risultano utili ma limitati dalle normative carcerarie. La letteratura evidenzia un bisogno formativo specifico e continuativo, suggerendo la creazione di percorsi post-laurea, per affrontare la complessità assistenziale della popolazione detenuta.
Ruolo e competenze dell’infermiere negli istituti carcerari: una revisione della letteratura
PIERABELLI, TOMAS
2024/2025
Abstract
Introduzione La sanità penitenziaria rappresenta un ambito complesso. L’evoluzione normativa ha rafforzato il diritto dei detenuti a ricevere cure equivalenti a quelle dei cittadini liberi. Tuttavia, permangono significative criticità strutturali e sociali. In questo contesto, l’infermiere svolge un ruolo centrale nella valutazione dello stato di salute, nella gestione delle malattie croniche e infettive, nella prevenzione, nell’educazione sanitaria e nell’assistenza psichiatrica, operando in collaborazione con altre figure professionali. L’attività infermieristica è però ostacolata da barriere relazionali, regolamentari e culturali, dal rischio di aggressioni, da comportamenti di simulazione o autolesionismo e da fenomeni di burnout, portando l’infermiere ad acquisire competenze specifiche per garantire cure di qualità. Questa tesi si propone di esplorare la formazione specifica degli infermieri penitenziari, i bisogni formativi espressi e le competenze che necessitano di sviluppare, con particolare attenzione alle criticità incontrate. Materiali e metodi È stata effettuata una revisione della letteratura nelle principali banche dati, utilizzando il motore di ricerca PubMed, costruendo una stringa di ricerca con le parole chiave: “nurse”, “nursing”, “prison”, “correctional facility”, “penitenciary”, “competence”, “skills”, “training”, “professional role”, associate agli operatori booleani AND e OR. Risultati Sono stati analizzati 13 studi e la ricerca ha mostrato che le difficoltà maggiormente incontrate dagli infermieri sono di tipo organizzative, relazionali e dovute alla grande quantità di lavoro, agli alti tassi di turnover e al mancato riconoscimento della professione infermieristica. Le competenze che devono essere sviluppate sono principalmente competenze cliniche specifiche, competenze relazionali, competenze di lavoro multidisciplinare e di problem solving. La necessità di sviluppare tali competenze suggerisce l’esecuzione di percorsi formativi specifici e continuativi. La ricerca ha inoltre evidenziato che i tirocini clinici effettuati dagli studenti di infermieristica, sviluppano capacità che in altri setting lavorativi non verrebbero sviluppate. Conclusioni Dalla presente revisione emergono tre temi principali: le competenze necessarie, che comprendono abilità cliniche avanzate, capacità relazionali e gestione di barriere organizzative; le difficoltà quotidiane, tra cui problemi di sicurezza, comunicazione, elevato carico di lavoro e mancato riconoscimento professionale; i tirocini clinici per studenti di infermieristica, risultano utili ma limitati dalle normative carcerarie. La letteratura evidenzia un bisogno formativo specifico e continuativo, suggerendo la creazione di percorsi post-laurea, per affrontare la complessità assistenziale della popolazione detenuta.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/24056