Delirium in terapia intensiva: efficacia delle strategie assistenziali non farmacologiche

Introduction: Delirium is an acute and fluctuating neuropsychiatric syndrome characterized by an alteration in the state of consciousness, attention and cognitive functions. It is a particularly frequent condition in hospitalized elderly patients, especially in critical and long-term care settings, where clinical frailty and exposure to precipitating factors increase its incidence. Despite its clinical relevance, delirium is often underdiagnosed and poorly documented, due to the limited application of specific assessment tools and the difficulty in early recognition of symptoms. In recent years, the scientific literature has progressively shifted the focus from a predominantly pharmacological approach to a preventive perspective, promoting the use of non-pharmacological interventions as effective strategies to reduce their onset and complications. In the light of these considerations, this paper aims to deepen the most recent evidence regarding the prevention of delirium in adult patients, with particular attention to non-pharmacological strategies and the role of the nurse in their implementation. Objective: The study aims to identify the non-pharmacological nursing interventions used in the prevention and management of delirium in adult patients admitted to intensive care, analysing their effectiveness. Materials and methods: A literature review of the PubMed database was conducted from August to September 2025. To ensure the topicality of the sources, only studies published in the last ten years, from 2015 to 2025, have been included in the research. In the research, the inclusion criteria used were studies set in intensive care, studies concerning the adult population, the study's reference to at least one non-pharmacological intervention aimed at the prevention of delirium and the availability of the article in English or Italian; studies concerning the paediatric sphere and articles concerning exclusively pharmacological interventions were excluded from the review. Following the identification and screening process, ten studies were included in the review. Results: The analysed evidence consistently shows that non-pharmacological interventions represent effective strategies for the prevention and management of delirium in adult patients admitted to intensive care. Multicomponent interventions are the most effective, with a reduction in incidence of up to 40-60% compared to standard care (ORs between 0.4 and 0.6, p<0.001). Among the most relevant strategies emerge spatio-temporal reorientation, promotion of physiological sleep, early mobilization, pain control, cognitive stimulation and family involvement, the latter associated with a significant reduction in delirium (RR ≈ 0.2, SUCRA ≈ 90%). Environmental management, in particular the regulation of lighting and noise to preserve the circadian rhythm, and the use of supporting technologies, such as music therapy (p= 0.82) and dynamic light systems (p= 0.16), have also shown positive effects in reducing the incidence and, in some cases, the duration of delirium. Overall, the evidence underlines the importance of a multidisciplinary and structured approach, supported by specific training of healthcare personnel, to improve the quality of care and reduce the impact of delirium in critically ill patients. Conclusions: The studies examined underline the fundamental role of the nurse in the monitoring, recognition and management of delirium in intensive care. However, it is necessary to further strengthen knowledge on the phenomenon and encourage the integration of assessment and assessment procedures into the daily routine. While acknowledging the benefits of non-pharmacological interventions, the literature highlights the urgency of randomized controlled trials to more accurately determine their efficacy and define optimal protocols. Keywords: intensive care unit, ICU patients, delirium, nurse, non-pharmacological interventions, prevention, effectiveness.

Il delirium è una sindrome neuropsichiatrica acuta e fluttuante, caratterizzata da un’alterazione dello stato di coscienza, dell’attenzione e delle funzioni cognitive. È frequente nei pazienti anziani soprattutto nei contesti di area critica e di lungodegenza, dove la fragilità clinica e l’esposizione a fattori precipitanti ne aumentano l’incidenza. Il delirium risulta spesso sottodiagnosticato e poco documentato, a causa della limitata applicazione di strumenti di valutazione specifici e della difficoltà nel riconoscimento precoce dei sintomi. Negli ultimi anni, la letteratura scientifica ha spostato l’attenzione da un approccio prevalentemente farmacologico ad una prospettiva preventiva, promuovendo l’uso di interventi non farmacologici per ridurne l’insorgenza e le complicanze. Da queste considerazioni, il presente elaborato si propone di approfondire le più recenti evidenze riguardanti la prevenzione del delirium nel paziente adulto, con particolare focus sulle strategie non farmacologiche e sul ruolo dell’infermiere nella loro attuazione. Lo studio si propone di individuare gli interventi infermieristici non farmacologici impiegati nella prevenzione e nella gestione del delirium nei pazienti adulti ricoverati in terapia intensiva, analizzandone l’efficacia. È stata condotta una revisione della letteratura sulla banca dati PubMed da agosto a settembre 2025. Sono stati inclusi nella ricerca solo gli studi pubblicati dal 2015 al 2025. I criteri di inclusione utilizzati sono stati: studi ambientati in terapia intensiva, riguardanti la popolazione adulta, il riferimento dello studio ad almeno un intervento di natura non farmacologica rivolto alla prevenzione del delirium e la disponibilità dell’articolo in lingua inglese o italiana; sono stati esclusi gli studi riguardanti la sfera pediatrica e riguardanti interventi esclusivamente farmacologici. In seguito al processo di identificazione e screening, nella revisione sono stati inclusi dieci studi. Le evidenze analizzate mostrano in modo coerente che gli interventi non farmacologici rappresentano strategie efficaci per la prevenzione e la gestione del delirium nei pazienti adulti ricoverati in terapia intensiva. Gli interventi multicomponenti risultano i più efficaci, con una riduzione dell’incidenza fino al 40-60% rispetto alle cure standard (OR tra 0,4 e 0,6, p<0,001). Tra le strategie più rilevanti emergono il riorientamento spazio-temporale, la promozione del sonno fisiologico, la mobilizzazione precoce, il controllo del dolore, la stimolazione cognitiva e il coinvolgimento della famiglia, quest’ultimo associato ad una riduzione significativa del delirium (RR≈0,2, SUCRA≈90%). Anche la gestione dell’ambiente, in particolare la regolazione dell’illuminazione e del rumore per preservare il ritmo circadiano, e l’utilizzo di tecnologie di supporto, come musicoterapia (p=0,82) e sistemi di luce dinamica (p=0,16), hanno mostrato effetti positivi nella riduzione dell’incidenza e, in alcuni casi, della durata del delirium. Complessivamente, le evidenze sottolineano l’importanza di un approccio multidisciplinare e strutturato, sostenuto da formazione specifica del personale sanitario per migliorare la qualità dell’assistenza e ridurre l’impatto del delirium nei pazienti critici. Gli studi sottolineano il ruolo fondamentale dell’infermiere nel monitoraggio, riconoscimento e gestione del delirium in terapia intensiva. È necessario però rafforzare ulteriormente le conoscenze sul fenomeno e favorire l’integrazione di procedure di valutazione e accertamento nella routine quotidiana. Pur riconoscendo i benefici degli interventi non farmacologici, la letteratura evidenzia l’urgenza di ricerche controllate e randomizzate per determinarne con maggiore precisione l’efficacia e definire protocolli ottimali. intensive care unit, ICU patients, delirium, nurse, non-pharmacological interventions, prevention, effectiveness