STRATEGIE INFERMIERISTICHE NELL'IDENTIFICAZIONE E TRATTAMENTO NON FARMACOLOGICO DEGLI ANZIANI OSPEDALIZZATI A RISCHIO DI DELIRIUM: REVISIONE DELLA LETTERATURA

Introduction: Delirium is a psychogeriatric symptom of an underlying medical emergency, characterized by a sudden onset, altered level of consciousness, attention, and overall cognitive decline. It can be stated that it is one of the most influential complications during hospitalization of the elderly population. Its incidence ranges from 15% to 64%, particularly increasing in patients over 65 years old. Given its bio-psycho-social impact on the integrity of the patient and their environment, delirium corresponds to a significant stress factor for both healthcare personnel and family members. Despite its relevance, delirium is often underdiagnosed. For this reason, this review focused on exploring the effectiveness of non-pharmacological interventions and related nursing strategies to assess and prevent delirium and its complications. Objective: This thesis aims to conduct a critical review of the existing scientific literature on nursing strategies for early identification through validated assessment tools for delirium in hospitalized elderly patients. The secondary objective is to identify preventive strategies to be implemented in clinical practice. Materials and Methods: The literature search results were conducted using the PubMed database. To ensure the relevance of the sources, studies published in the last ten years, between 2015 and 2025, were included. The inclusion criteria were: articles in Italian and English, and studies concerning the population of adult patients over 65 years old. Articles regarding settings other than hospitals and patients in the terminal phase of life, studies examining only the family perspective, articles exclusively about the COVID-19 pandemic period, and those not related to nursing strategies were excluded from the review. Thirteen articles were selected for the review. Results: The present literature review demonstrated that proper prevention can significantly reduce the incidence of delirium in the elderly population hospitalized in hospital settings, particularly through the use of validated assessment tools for early recognition, such as the CAM or 4AT, and through the implementation of multicomponent interventions that can reduce the incidence of delirium by 27%-54%. The most relevant strategies include: maintaining people well-oriented regarding their surroundings and making it more familiar through the use of clocks, calendars, phototherapy, and visual and auditory aids. Additionally, involving family members when possible seems to reduce the incidence of delirium; providing memory and cognitive stimulation using tools like music therapy, early mobilization, and consolidating a daily routine, and seeking to improve sleep through sleep hygiene measures that ensure a regular sleep-wake cycle. Conclusions: A solid base of scientific evidence confirms that delirium prevention represents the most effective and valuable intervention to reduce the negative consequences of delirium on patients and healthcare systems. Considering the impact of delirium on health and costs, efforts to address this problem must emphasize the importance of prevention. Non-pharmacological strategies constitute the fundamental approach. Nurses, as primary caregivers most in contact with patients, play a crucial role in the identification and management of delirium. Keywords: Delirium, Hospitalized Elderly, Non-Pharmacological Intervention, Early Identification, Prevention.

Introduzione: Il delirium è un sintomo psicogeriatrico di una sottostante emergenza medica, caratterizzato da un esordio improvviso, un'alterazione dello stato di coscienza e un complessivo declino cognitivo. Si può affermare che sia una delle complicanze più influenti durante l’ospedalizzazione della popolazione anziana. La sua incidenza varia tra il 15% e il 64%, aumentando in particolare negli assistiti con un’età superiore ai 65 anni. Dato il suo impatto bio-psico-sociale sull’integrità dell’assistito e del suo ambiente, il delirium corrisponde ad un fattore di forte stress sia per il personale sanitario, sia per i familiari. Nonostante la sua rilevanza, il delirium è spesso sottodiagnosticato. Per questo motivo la revisione si è concentrata sull'approfondire l'efficacia di interventi non farmacologici e relative strategie infermieristiche, validi per valutare il delirium e prevenirne l'insorgenza e le complicanze. Obiettivo: Questa tesi si propone di condurre una revisione critica della letteratura scientifica esistente sulle strategie infermieristiche per l'identificazione precoce attraverso strumenti di valutazione validati del delirium negli anziani ospedalizzati. L’obiettivo secondario prevede di identificare strategie preventive da implementare nella pratica clinica. Materiali e Metodi: La ricerca bibliografica è stata condotta utilizzando la banca dati Pubmed. Per garantire l'attualità delle fonti sono stati inclusi studi effettuati negli ultimi dieci anni, tra il 2015 e il 2025. I criteri di inclusione sono stati: articoli in lingua italiana e inglese e che riguardassero la popolazione in studio di pazienti adulti over 65. Sono stati esclusi dalla revisione: articoli che riguardassero realtà diverse da quella ospedaliera e pazienti nella fase terminale della vita, articoli che studiassero solo il punto di vista familiare, che riguardassero esclusivamente il periodo della pandemia da Covid-19 e che non riguardassero strategie infermieristiche. In seguito sono stati selezionati per la revisione 13 articoli. Risultati: La presente revisione della letteratura ha dimostrato come una corretta prevenzione possa ridurre significativamente l'incidenza del delirium nella popolazione anziana ricoverata in contesti ospedalieri, in particolare attraverso l'uso di strumenti di valutazione validati per il riconoscimento precoce, come il CAM o il 4AT e attraverso la messa in atto di interventi multicomponente che possono ridurre l’incidenza del delirium fino al 27%-54%. Le strategie più rilevanti includono: cercare di mantenere le persone ben orientate rispetto all'ambiente circostante e di renderlo più familiare, attraverso l'uso di orologi, calendari, ma anche fototerapia e utilizzo degli ausili visivi e acustici. Inoltre, il coinvolgimento dei familiari quando possibile, sembra ridurre l'incidenza di delirium; fornire stimolazione alla memoria e alle capacità di pensiero, avvalendosi di strumenti come la musicoterapia, la mobilizzazione precoce e il consolidamento di una routine giornaliera e cercare di migliorare il sonno, attraverso misure di igiene del sonno che garantiscono un ritmo sonno-veglia regolare. Conclusioni: Una solida base di evidenze scientifiche conferma che la prevenzione del delirium rappresenta l'intervento più efficace e prezioso per ridurre le conseguenze negative del delirium sui pazienti e sui sistemi sanitari. Considerando l'impatto del delirium sulla salute e sui costi, gli sforzi per affrontare questo problema devono enfatizzare l'importanza della prevenzione. Le strategie non farmacologiche costituiscono l'approccio fondamentale. Gli infermieri, in quanto principali operatori a contatto con gli assistiti, svolgono un ruolo cruciale nell'individuazione e nella gestione del delirium. Parole chiave: Delirium, Hospitalized Elderly, Non-Pharmacological Intervention, Early Identification, Prevention.