INTRODUCTION: Chemotherapy-induced alopecia (CIA) represents one of the most feared side effects by the cancer patient. Despite being a temporary and reversible event, it profoundly impairs body image, self-esteem and quality of life, generating anxiety, depression and difficulties in social relationships. In that regard, the scalp cooling system or scalp cooling, a device capable of preventing or reducing hair loss, was introduced through hypothermia of the scalp to reduce the release of the chemotherapy drug in the hair follicle. OBJECTIVE: To analyze the effectiveness of the scalp cooling system in CIA prevention and verify the psychological and quality of life impact of the cancer patient, through a narrative review of the literature. MATERIALS AND METHODS: The research was conducted by consulting the online databases PubMed and Google Scholar. Studies published between 2010 and 2025, in Italian or English, were collected regarding adult patients undergoing chemotherapy, using the coolant helmet. Studies in pediatric, terminal or pre-existing alopecia patients were excluded. RESULTS: Scalp cooling demonstrated good efficacy, especially in certain chemotherapy regimens, with >60% hair preservation. Reducing hair loss has had a positive impact on the patient's psychological well-being and quality of life, reducing anxiety, stress or depression, and increasing one's self-esteem and improving social relationships. CONCLUSIONS: The cooling device constitutes a useful and effective device in the prevention/reduction of the CIA and in improving the quality of life of the cancer patient. Of fundamental importance is the role of the nurse, in addition to the management of the device, in the emotional and psychological support to the cancer patient throughout his treatment journey.

INTRODUZIONE: L’alopecia indotta da chemioterapia (CIA) rappresenta uno degli effetti collaterali più temuti da parte del paziente oncologico. Nonostante si tratti di un evento temporaneo e reversibile, compromette profondamente l’immagine corporea, l’autostima e la qualità di vita, generando ansia, depressione e difficoltà nelle relazioni sociali. A tal proposito è stato introdotto il sistema di raffreddamento del cuoio capelluto o scalp cooling, un dispositivo in grado di prevenire o ridurre la caduta dei capelli, attraverso l’ipotermia del cuoio capelluto per ridurre il rilascio del farmaco chemioterapico nel follicolo pilifero. OBIETTIVO: Analizzare l’efficacia del sistema di raffreddamento del cuoio capelluto nella prevenzione della CIA e verificare l’impatto psicologico e sulla qualità di vita del paziente oncologico, attraverso una revisione narrativa della letteratura. MATERIALI E METODI: La ricerca è stata condotta consultando le banche dati online PubMed e Google Scholar. Sono stati raccolti studi pubblicati tra il 2010 e il 2025, in lingua italiana o inglese, riguardanti pazienti adulti sottoposti a chemioterapia, utilizzando il caschetto refrigerante. Sono stati esclusi studi su pazienti pediatrici, terminali o con alopecia preesistente. RISULTATI: Il raffreddamento del cuoio capelluto ha dimostrato una buona efficacia, soprattutto in determinati regimi chemioterapici, con una conservazione dei capelli >60%. La riduzione della caduta dei capelli ha avuto un impatto positivo sul benessere psicologico e sulla qualità di vita del paziente, riducendo ansia, stress o depressione, e aumentando la propria autostima e migliorando le relazioni sociali. CONCLUSIONI: Il dispositivo di raffreddamento costituisce un presidio utile ed efficace nella prevenzione/riduzione della CIA e nel miglioramento della qualità di vita del paziente oncologico. Di fondamentale importanza è il ruolo dell’infermiere, oltre che nella gestione del dispositivo, nel supporto emotivo e psicologico al paziente oncologico durante tutto il suo percorso di cura.

L'impatto del caschetto refrigerante sulla qualità di vita nel paziente a rischio CIA (alopecia indotta da chemioterapia): revisione narrativa della letteratura

SALONNE, ASIA
2024/2025

Abstract

INTRODUCTION: Chemotherapy-induced alopecia (CIA) represents one of the most feared side effects by the cancer patient. Despite being a temporary and reversible event, it profoundly impairs body image, self-esteem and quality of life, generating anxiety, depression and difficulties in social relationships. In that regard, the scalp cooling system or scalp cooling, a device capable of preventing or reducing hair loss, was introduced through hypothermia of the scalp to reduce the release of the chemotherapy drug in the hair follicle. OBJECTIVE: To analyze the effectiveness of the scalp cooling system in CIA prevention and verify the psychological and quality of life impact of the cancer patient, through a narrative review of the literature. MATERIALS AND METHODS: The research was conducted by consulting the online databases PubMed and Google Scholar. Studies published between 2010 and 2025, in Italian or English, were collected regarding adult patients undergoing chemotherapy, using the coolant helmet. Studies in pediatric, terminal or pre-existing alopecia patients were excluded. RESULTS: Scalp cooling demonstrated good efficacy, especially in certain chemotherapy regimens, with >60% hair preservation. Reducing hair loss has had a positive impact on the patient's psychological well-being and quality of life, reducing anxiety, stress or depression, and increasing one's self-esteem and improving social relationships. CONCLUSIONS: The cooling device constitutes a useful and effective device in the prevention/reduction of the CIA and in improving the quality of life of the cancer patient. Of fundamental importance is the role of the nurse, in addition to the management of the device, in the emotional and psychological support to the cancer patient throughout his treatment journey.
2024
2025-11-20
The impact of the coolant helmet on the quality of life in the patient at risk CIA ( chemotherapy-induced alopecia): narrative review of the literature
INTRODUZIONE: L’alopecia indotta da chemioterapia (CIA) rappresenta uno degli effetti collaterali più temuti da parte del paziente oncologico. Nonostante si tratti di un evento temporaneo e reversibile, compromette profondamente l’immagine corporea, l’autostima e la qualità di vita, generando ansia, depressione e difficoltà nelle relazioni sociali. A tal proposito è stato introdotto il sistema di raffreddamento del cuoio capelluto o scalp cooling, un dispositivo in grado di prevenire o ridurre la caduta dei capelli, attraverso l’ipotermia del cuoio capelluto per ridurre il rilascio del farmaco chemioterapico nel follicolo pilifero. OBIETTIVO: Analizzare l’efficacia del sistema di raffreddamento del cuoio capelluto nella prevenzione della CIA e verificare l’impatto psicologico e sulla qualità di vita del paziente oncologico, attraverso una revisione narrativa della letteratura. MATERIALI E METODI: La ricerca è stata condotta consultando le banche dati online PubMed e Google Scholar. Sono stati raccolti studi pubblicati tra il 2010 e il 2025, in lingua italiana o inglese, riguardanti pazienti adulti sottoposti a chemioterapia, utilizzando il caschetto refrigerante. Sono stati esclusi studi su pazienti pediatrici, terminali o con alopecia preesistente. RISULTATI: Il raffreddamento del cuoio capelluto ha dimostrato una buona efficacia, soprattutto in determinati regimi chemioterapici, con una conservazione dei capelli >60%. La riduzione della caduta dei capelli ha avuto un impatto positivo sul benessere psicologico e sulla qualità di vita del paziente, riducendo ansia, stress o depressione, e aumentando la propria autostima e migliorando le relazioni sociali. CONCLUSIONI: Il dispositivo di raffreddamento costituisce un presidio utile ed efficace nella prevenzione/riduzione della CIA e nel miglioramento della qualità di vita del paziente oncologico. Di fondamentale importanza è il ruolo dell’infermiere, oltre che nella gestione del dispositivo, nel supporto emotivo e psicologico al paziente oncologico durante tutto il suo percorso di cura.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/24078