La punzione eco guidata della fistola artero-venosa: strumento di riduzione del rischio clinico

ABSTRACT INTRODUCTION The native arteriovenous fistula is the gold standard for vascular access in haemodialysis patients, and its correct management, particularly during puncture, is essential to ensure the safety and durability of the access itself. Inappropriate cannulation can cause complications such as haematomas, infections, stenosis and pseudoaneurysms, compromising the functionality of the fistula. In recent years, the introduction of ultrasound in nursing practice has provided important support for the assessment and management of AVF, helping to reduce clinical risk and improve the quality of care. This study aims to explore the experiences, opinions and level of training of nurses in dialysis centres in the Marche region regarding the use of ultrasound in the management and puncture of AVF, analysing its potential as a tool to support safety and clinical risk management. MATERIALS AND METHODS A descriptive, cross-sectional, multicentre observational study was conducted at various dialysis centres in the Marche region. A non-probabilistic, convenience sampling method was used, which included all nursing staff working in the dialysis centres participating in the study. Data were collected using an online questionnaire designed specifically for this purpose. Data analysis was performed using a database created with Microsoft Excel® spreadsheet software (Microsoft 365). The study was conducted between 3 May 2025 and 30 August 2025 RESULTS Data analysis showed that the use of ultrasound is not yet uniformly widespread in nursing practice and that a significant proportion of professionals do not consider themselves fully competent in its use. However, almost all participants recognised the importance of ultrasound as an aid to safer and more accurate puncture, capable of reducing the likelihood of complications. In addition, there was a strong demand for dedicated training courses aimed at improving ultrasound skills and increasing operators' confidence in using the tool. CONCLUSIONS. Ultrasound is an important resource for clinical risk management in AVF puncture, promoting a safer, more personalised and evidence-based approach to care. Specific training is key to consolidating these skills and promoting a more widespread and informed use of nursing ultrasound in dialysis settings. Investing in training and standardising operating practices can significantly contribute to improving the quality of care and safety of haemodialysis patients.

ABSTRACT INTRODUZIONE La fistola artero-venosa nativa rappresenta il gold standard per l’accesso vascolare nei pazienti in emodialisi, e la sua corretta gestione, in particolare durante la puntura, è fondamentale per garantire la sicurezza e la durata dell’accesso stesso Un’incannulazione non appropriata può infatti causare complicanze quali ematomi, infezioni, stenosi e pseudoaneurismi compromettendo la funzionalità della fistola. Negli ultimi anni, l’introduzione dell’ecografo nella pratica infermieristica ha rappresentato un importante supporto per la valutazione e la gestione della FAV, contribuendo a ridurre il rischio clinico e a migliorare la qualità dell’assistenza. Il presente studio si propone di esplorare le esperienze, le opinioni e il livello di formazione degli infermieri dei centri dialisi della Regione Marche riguardo all’utilizzo dell’ecografo nella gestione e nella puntura della FAV, analizzandone il potenziale come strumento di supporto alla sicurezza e alla gestione del rischio clinico. MATERIALI E METODI È stato condotto uno studio osservazionale descrittivo e trasversale (cross-sectional), multicentrico condotto presso diversi centri dialisi della regione marche. È stato adottato un campionamento di tipo non probabilistico, di convenienza che ha incluso tutto il personale infermieristico operante nei centri dialisi partecipanti allo studio. I dati sono stati raccolti attraverso un questionario on-line costruito ad hoc per lo scopo. L’analisi dei dati è avvenuta attraverso la realizzazione di un database, costruito con il foglio di calcolo Microsoft Excel® del software Microsoft 365.Il Timing dello studio ha compreso il periodo tra il 03 maggio 2025 e il 30 agosto 2025 RISULATI L’analisi dei dati ha evidenziato come l’impiego dell’ecografo non risulti ancora uniformemente diffuso nella pratica infermieristica e come una parte significativa dei professionisti non si ritenga pienamente competente nel suo utilizzo. Tuttavia, la quasi totalità dei partecipanti ha riconosciuto l’importanza dell’ecografia come supporto per una punzione più sicura e precisa, capace di ridurre la probabilità di complicanze. Inoltre, è stata evidenziata una forte richiesta di percorsi formativi dedicati, volti a migliorare le competenze ecografiche e ad aumentare la fiducia degli operatori nell’utilizzo dello strumento. CONCLUSIONI. L’ecografo si configura come un’importante risorsa per la gestione del rischio clinico nella punzione della FAV, favorendo un approccio assistenziale più sicuro, personalizzato e basato sull’evidenza. La formazione specifica rappresenta un elemento chiave per consolidare tali competenze e promuovere un utilizzo più diffuso e consapevole dell’ecografia infermieristica in ambito dialitico. Investire nella formazione e nella standardizzazione delle pratiche operative può contribuire significativamente a migliorare la qualità dell’assistenza e la sicurezza dei pazienti emodializzati