The article analyzes the nanocarriers, which are colloidal drug transport systems. The first part presents the various nanocarriers, which can be organic, such as SLN (solid lipid nanoparticles), liposomes, dendrimers, PNPs (solid colloidal nanoparticles), VNPs (virus-based nanoparticles), PMs, inorganic, such as CNT (carbon nanotubes ) and MSN (mesoporous silica nanoparticles) and hybrids, where the benefits of organic and inorganic materials are used, and their relevance in the delivery of anticancer drugs. The second includes passive and active targeting mechanisms and surface functionalization on nanocarriers. The third part describes the applications of nanocarriers to breast, colorectal, lung and pancreas tumors when they are in direct contact with the tumor or with particular antibiotics. Among the antibiotics used are Doxorubicin, Paclitaxel, Methotrexate, Cisplatin and Gencitabine. The goal is to be able to effectively treat a disease with minimal side effects. This expansion of nanocarrier will certify various tumor targets by interacting with the ligand attached to the surface and with receptors on the selected cells and tissues. In any case, the targeted nanocarriers have established a therapeutic enhancement towards numerous tumor targets: there are about 120 ongoing clinical studies of specific antibodies to form nanocarriers. Today it is possible to find the location of the tumor immediately. The science that studies and analyzes nanocarriers is nanotechnology, which has recently been developed as one of the latest approaches for tumor drug delivery. It is believed that in the future the management of precise dose of antibiotic with higher effective systemic release of nanocarriers and with minimal toxic effects will not only be used to improve the use of nanocarrier systems for anticancer drugs in delivery, but also to improve the patient compliance.

Nell’ articolo vengono analizzati i nanocarriers, che sono sistemi di trasporto di farmaci colloidali. La prima parte presenta i vari nanocarriers, che possono essere organici, come SLN (nanoparticelle lipidiche solide), liposomi, dendrimeri, PNPs (nanoparticelle colloidali solide), VNPs (nanoparticelle basate sui virus), PMs, inorganici, come CNT ( nanotubi di carbonio) e MSN (nanoparticelle di silice mesoporosa) e ibridi, dove si usano vantaggi di materiali organici e inorganici, e la loro rilevanza nella consegna di farmaci antitumorali. La seconda comprende i meccanismi di targeting passivo e attivo e la funzionalizzazione superficiale sui nanocarriers. La terza parte descrive le applicazioni dei nanocarriers ai tumori del seno, del colon-retto, dei polmoni e del pancreas quando sono a contatto diretto con il tumore o con particolari antibiotici. Tra gli antibiotici usati troviamo Doxorubicina, Paclitaxel, Metotrexato, Cisplatino e Gencitabina. L’obiettivo è riuscire a trattare efficacemente una malattia con effetti collaterali minimi. Questa espansione di nanocarrier certificherà vari target di tumori interagendo con il ligando attaccato alla superficie e con recettori sulle cellule e sui tessuti selezionati. In ogni caso i nanocarrier mirati hanno stabilito un potenziamento terapeutico verso numerosi target tumorali: ci sono circa 120 studi clinici in corso di specifici anticorpi per formare nanocarrier. Oggi è possibile trovare subito la posizione del tumore. La scienza che studia e analizza i nanocarriers è la nanotecnologia, che è stata recentemente sviluppata come uno degli ultimi approcci per la consegna di farmaci tumorali. Si ritiene che in futuro la gestione di dose precisa di antibiotico con efficace rilascio sistemico più alto dei nanocarrier e con effetti tossici minimi, non solo verrà usata per migliorare l’uso dei sistemi nanocarrier per i farmaci antitumorali nella consegna, ma anche per migliorare la conformità (compliance) del paziente.

EFFETTIVO USO DEI NANOCARRIERS COME SISTEMA DI RILASCIO DI FARMACI PER IL TRATTAMENTO DI TUMORI SELEZIONATI

SORRESSA, ROBERTA
2019/2020

Abstract

The article analyzes the nanocarriers, which are colloidal drug transport systems. The first part presents the various nanocarriers, which can be organic, such as SLN (solid lipid nanoparticles), liposomes, dendrimers, PNPs (solid colloidal nanoparticles), VNPs (virus-based nanoparticles), PMs, inorganic, such as CNT (carbon nanotubes ) and MSN (mesoporous silica nanoparticles) and hybrids, where the benefits of organic and inorganic materials are used, and their relevance in the delivery of anticancer drugs. The second includes passive and active targeting mechanisms and surface functionalization on nanocarriers. The third part describes the applications of nanocarriers to breast, colorectal, lung and pancreas tumors when they are in direct contact with the tumor or with particular antibiotics. Among the antibiotics used are Doxorubicin, Paclitaxel, Methotrexate, Cisplatin and Gencitabine. The goal is to be able to effectively treat a disease with minimal side effects. This expansion of nanocarrier will certify various tumor targets by interacting with the ligand attached to the surface and with receptors on the selected cells and tissues. In any case, the targeted nanocarriers have established a therapeutic enhancement towards numerous tumor targets: there are about 120 ongoing clinical studies of specific antibodies to form nanocarriers. Today it is possible to find the location of the tumor immediately. The science that studies and analyzes nanocarriers is nanotechnology, which has recently been developed as one of the latest approaches for tumor drug delivery. It is believed that in the future the management of precise dose of antibiotic with higher effective systemic release of nanocarriers and with minimal toxic effects will not only be used to improve the use of nanocarrier systems for anticancer drugs in delivery, but also to improve the patient compliance.
2019
2020-07-21
EFFECTIVE USE OF NANOCARRIERS AS DRUG DELIVERY FOR THE TREATMENT OF SELECTED TUMORS
Nell’ articolo vengono analizzati i nanocarriers, che sono sistemi di trasporto di farmaci colloidali. La prima parte presenta i vari nanocarriers, che possono essere organici, come SLN (nanoparticelle lipidiche solide), liposomi, dendrimeri, PNPs (nanoparticelle colloidali solide), VNPs (nanoparticelle basate sui virus), PMs, inorganici, come CNT ( nanotubi di carbonio) e MSN (nanoparticelle di silice mesoporosa) e ibridi, dove si usano vantaggi di materiali organici e inorganici, e la loro rilevanza nella consegna di farmaci antitumorali. La seconda comprende i meccanismi di targeting passivo e attivo e la funzionalizzazione superficiale sui nanocarriers. La terza parte descrive le applicazioni dei nanocarriers ai tumori del seno, del colon-retto, dei polmoni e del pancreas quando sono a contatto diretto con il tumore o con particolari antibiotici. Tra gli antibiotici usati troviamo Doxorubicina, Paclitaxel, Metotrexato, Cisplatino e Gencitabina. L’obiettivo è riuscire a trattare efficacemente una malattia con effetti collaterali minimi. Questa espansione di nanocarrier certificherà vari target di tumori interagendo con il ligando attaccato alla superficie e con recettori sulle cellule e sui tessuti selezionati. In ogni caso i nanocarrier mirati hanno stabilito un potenziamento terapeutico verso numerosi target tumorali: ci sono circa 120 studi clinici in corso di specifici anticorpi per formare nanocarrier. Oggi è possibile trovare subito la posizione del tumore. La scienza che studia e analizza i nanocarriers è la nanotecnologia, che è stata recentemente sviluppata come uno degli ultimi approcci per la consegna di farmaci tumorali. Si ritiene che in futuro la gestione di dose precisa di antibiotico con efficace rilascio sistemico più alto dei nanocarrier e con effetti tossici minimi, non solo verrà usata per migliorare l’uso dei sistemi nanocarrier per i farmaci antitumorali nella consegna, ma anche per migliorare la conformità (compliance) del paziente.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/2604