The thesis aims to summarize the current bibliography information dealing with qualitative and nutraceutical features of some wild edible species, traditionally used for food purpose in Italy and particularly in Marche Region: Cichorium intybus L., Poterium sanguisorba L., Papaver rhoeas L., Sonchus oleraceus L., Foeniculum vulgare Mill., Chondrilla juncea L. e Borago officinalis L. Firstly, it is provided a description of these species and their related ethnobotanical uses. Secondly, particular attention is paid to the concept of wild edible plants as functional food and subsequently a report on toxic compounds of some species is presented. Ultimately, a data comparison between wild and cultivated species of same taxed was addressed, even if partially. Bibliography data were collected in analytical tables, making comparison between the different constituents in the examined species, so macroconstituents (water, proteins, lipids, carbohydrates), minerals, vitamins and total polyphenols. The considered data come from several articles that deal with the analysis of constituents of wild species, but some of them report data about different species and different constituents with different measurement units, that have been converted to a single one, whenever possible. So, starting from a vast heterogeneity of information and data relating to different sampling sites, an attempt was made to bring them back to a level of comparison as homogeneous as possible. On the basis of analytical data relating to nutritional components of wild edible plants collected from the reference articles, the average values for each species have been calculated in order to understand which are the prevalent compounds and to evaluate which constituent is the most abundant among several species. As regards to the chemical composition, was found that there is a remarkable concentration of minerals and a reduced content of proteins and lipids in these wild species. Among the mineral elements, either calcium or potassium prevails in all species, while the least abundant element is phosphorus. The carbohydrate content is slightly higher than protein one. Overall, it can be asserted that the main sugars in wild edible species are glucose and fructose. Lastly, the concentrations of microconstituents are higher in spontaneous plants than in cultivated plants as regards to polyphenols and antioxidant activity. Obviously, a lot depends on environmental conditions and growing methods.

L ’obiettivo della tesi è quello di produrre una sintesi riguardante le informazioni presenti in bibliografia relative alle caratteristiche qualitative e nutraceutiche di alcune specie spontanee tradizionalmente utilizzate a scopo alimentare in Italia e, in particolare, nella Regione Marche: Cichorium intybus L., Poterium sanguisorba L., Papaver rhoeas L., Sonchus oleraceus L., Foeniculum vulgare Mill., Chondrilla juncea L. e Borago officinalis L. In primo luogo, viene fornita una descrizione di tali specie e dei loro utilizzi alimentari tradizionali, sulla base di indagini etnobotaniche. In secondo luogo, particolare attenzione è stata posta sul concetto di piante spontanee come alimento funzionale e vengono descritti i componenti alimentari utili presenti in ognuna delle specie considerate, riportando anche gli eventuali composti tossici presenti in alcune di esse. In terzo luogo, ricorrendo ai dati riportati nelle fonti bibliografiche di riferimento, si propone, attraverso la stesura di tabelle analitiche, un confronto dei diversi componenti nelle specie in esame, ovvero dei macrocostituenti (acqua, proteine, lipidi, carboidrati), dei minerali, delle vitamine e dei polifenoli totali. . Infine, viene inoltre affrontato, seppur parzialmente, il confronto tra il valore nutritivo espresso dalle specie spontanee a confronto con quello delle varietà coltivate ottenute dello stesso taxa. I dati considerati nei diversi lavori non sempre fanno riferimento alle stesse specie e agli stessi componenti. Inoltre, lì dove i dati degli autori si presentavano con unità di misura diverse, sono stati uniformati cercando di ricondurli tutti su un piano di confronto quanto più possibile omogeneo Dai dati analitici relativi ai componenti nutrizionali delle piante spontanee raccolti in ogni articolo preso a riferimento sono state calcolate le medie dei valori per ogni specie così da poter comprendere quali siano i composti prevalenti in ogni specie e valutare quale sia il costituente maggiormente presente nel confronto tra più specie. Per quanto riguarda la composizione chimica delle specie spontanee considerate, è emerso che vi è una notevole concentrazione di minerali e un ridotto contenuto di proteine e lipidi. Tra gli elementi minerali in tutte le specie prevalgono o il calcio o il potassio mentre l’elemento meno abbondante è il fosforo. Il contenuto di carboidrati è di poco superiore rispetto a quello proteico ed in generale si può affermare che gli zuccheri prevalenti nelle piante spontanee analizzate sono il glucosio e il fruttosio. Riguardo al confronto tra piante spontanee e coltivate si constata che le concentrazioni di microcostituenti sono maggiori nelle piante spontanee rispetto a quelle coltivate per quanto riguarda i polifenoli e l’attività antiossidante totale. Ovviamente, molto dipende dal tipo di coltivazione adottata e dalle relative condizioni ambientali.

Piante spontanee di interesse alimentare: utilizzi etnobotanici, caratteristiche nutraceutiche e funzionali

ROMANELLI, LORENZA
2019/2020

Abstract

The thesis aims to summarize the current bibliography information dealing with qualitative and nutraceutical features of some wild edible species, traditionally used for food purpose in Italy and particularly in Marche Region: Cichorium intybus L., Poterium sanguisorba L., Papaver rhoeas L., Sonchus oleraceus L., Foeniculum vulgare Mill., Chondrilla juncea L. e Borago officinalis L. Firstly, it is provided a description of these species and their related ethnobotanical uses. Secondly, particular attention is paid to the concept of wild edible plants as functional food and subsequently a report on toxic compounds of some species is presented. Ultimately, a data comparison between wild and cultivated species of same taxed was addressed, even if partially. Bibliography data were collected in analytical tables, making comparison between the different constituents in the examined species, so macroconstituents (water, proteins, lipids, carbohydrates), minerals, vitamins and total polyphenols. The considered data come from several articles that deal with the analysis of constituents of wild species, but some of them report data about different species and different constituents with different measurement units, that have been converted to a single one, whenever possible. So, starting from a vast heterogeneity of information and data relating to different sampling sites, an attempt was made to bring them back to a level of comparison as homogeneous as possible. On the basis of analytical data relating to nutritional components of wild edible plants collected from the reference articles, the average values for each species have been calculated in order to understand which are the prevalent compounds and to evaluate which constituent is the most abundant among several species. As regards to the chemical composition, was found that there is a remarkable concentration of minerals and a reduced content of proteins and lipids in these wild species. Among the mineral elements, either calcium or potassium prevails in all species, while the least abundant element is phosphorus. The carbohydrate content is slightly higher than protein one. Overall, it can be asserted that the main sugars in wild edible species are glucose and fructose. Lastly, the concentrations of microconstituents are higher in spontaneous plants than in cultivated plants as regards to polyphenols and antioxidant activity. Obviously, a lot depends on environmental conditions and growing methods.
2019
2020-12-17
Wild edible plants: ethnobotanical uses, nutraceutical and functional features
L ’obiettivo della tesi è quello di produrre una sintesi riguardante le informazioni presenti in bibliografia relative alle caratteristiche qualitative e nutraceutiche di alcune specie spontanee tradizionalmente utilizzate a scopo alimentare in Italia e, in particolare, nella Regione Marche: Cichorium intybus L., Poterium sanguisorba L., Papaver rhoeas L., Sonchus oleraceus L., Foeniculum vulgare Mill., Chondrilla juncea L. e Borago officinalis L. In primo luogo, viene fornita una descrizione di tali specie e dei loro utilizzi alimentari tradizionali, sulla base di indagini etnobotaniche. In secondo luogo, particolare attenzione è stata posta sul concetto di piante spontanee come alimento funzionale e vengono descritti i componenti alimentari utili presenti in ognuna delle specie considerate, riportando anche gli eventuali composti tossici presenti in alcune di esse. In terzo luogo, ricorrendo ai dati riportati nelle fonti bibliografiche di riferimento, si propone, attraverso la stesura di tabelle analitiche, un confronto dei diversi componenti nelle specie in esame, ovvero dei macrocostituenti (acqua, proteine, lipidi, carboidrati), dei minerali, delle vitamine e dei polifenoli totali. . Infine, viene inoltre affrontato, seppur parzialmente, il confronto tra il valore nutritivo espresso dalle specie spontanee a confronto con quello delle varietà coltivate ottenute dello stesso taxa. I dati considerati nei diversi lavori non sempre fanno riferimento alle stesse specie e agli stessi componenti. Inoltre, lì dove i dati degli autori si presentavano con unità di misura diverse, sono stati uniformati cercando di ricondurli tutti su un piano di confronto quanto più possibile omogeneo Dai dati analitici relativi ai componenti nutrizionali delle piante spontanee raccolti in ogni articolo preso a riferimento sono state calcolate le medie dei valori per ogni specie così da poter comprendere quali siano i composti prevalenti in ogni specie e valutare quale sia il costituente maggiormente presente nel confronto tra più specie. Per quanto riguarda la composizione chimica delle specie spontanee considerate, è emerso che vi è una notevole concentrazione di minerali e un ridotto contenuto di proteine e lipidi. Tra gli elementi minerali in tutte le specie prevalgono o il calcio o il potassio mentre l’elemento meno abbondante è il fosforo. Il contenuto di carboidrati è di poco superiore rispetto a quello proteico ed in generale si può affermare che gli zuccheri prevalenti nelle piante spontanee analizzate sono il glucosio e il fruttosio. Riguardo al confronto tra piante spontanee e coltivate si constata che le concentrazioni di microcostituenti sono maggiori nelle piante spontanee rispetto a quelle coltivate per quanto riguarda i polifenoli e l’attività antiossidante totale. Ovviamente, molto dipende dal tipo di coltivazione adottata e dalle relative condizioni ambientali.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/2647