Nanomedicina oncologica: dalla consegna mirata alla terapia combinata

The article Cancer nanomedicine: from targeted delivery to combination therapy, by Xiaoyang Xu, William Ho, Xueqing Zhang, Nicolas Bertran, and Omid Farokhzad analyzes nanomedicine as an opportunity for the treatment of various diseases, including cancer. Nanoparticles represent a potentially superior treatment option to conventional therapies due to their unique properties, such as small size, ability to encapsulate drugs, etc. In this review, the NPs particles are treated as vehicles for drug delivery, in fact their nano dimensions facilitate intracellular absorption and consequently the controlled release to affect only the diseased cells. This is done through passive and active targeting mechanisms and combination therapy. NP preparation methods require specialized processes, including precipitation, single emulsion and double emulsification, and microfluidics for the manipulation of nanoscale volumes are also involved in recent developments. A problem of the NPs is the degradation of these in a very short time, so as not to allow the achievement or recognition of the therapeutic site, to overcome this problem a modification is made with PEG, which is currently the reference standard for the coating. In addition to PEGylation, new biomaterials and delivery strategies have been developed to prolong circulation time, such as modification based on zwitterionic polymers but which still require study.

L’articolo Cancer nanomedicine: from targeted delivery to combination therapy, di Xiaoyang Xu, William Ho, Xueqing Zhang, Nicolas Bertran, and Omid Farokhzad analizza la nanomedicina come opportunità per il trattamento di varie malattie, tra cui il cancro. Le nanoparticelle rappresentano una possibilità di trattamento potenzialmente superiore alle terapie convenzionali grazie alle loro proprietà uniche, come le dimensioni ridotte, la capacità di incapsulare farmaci, etc. In questa review vengono trattate le particelle NPs come veicoli per il drug delivery, infatti le loro nano dimensioni facilitano l’assorbimento intracellulare e di conseguenza il rilascio controllato per colpire solamente le cellule malate. Questo avviene attraverso i meccanismi di targeting passivo e attivo e la terapia di combinazione. I metodi di preparazione di NP richiedono processi specializzati, tra cui precipitazione, singola emulsione e doppia emulsificazione, inoltre negli sviluppi recenti è coinvolta anche la microfluidica per la manipolazione dei volumi in nanoscala. Una problematica delle NP è la degradazione di queste in tempi molto brevi, tanto da non permettere il raggiungimento o riconoscimento del sito terapeutico, per ovviare a tale problematica si opera una modifica con PEG, che attualmente è lo standard di riferimento per il rivestimento. Oltre la PEGilazione sono stati sviluppati nuovi biomateriali e strategie di consegna per prolungare il tempo di circolazione, come la modifica a base di polimeri zwitterionici ma che richiedono ancora degli studi.