Le aritmie cardiache sono alterazioni della frequenza o della regolarità del battito cardiaco: esse rappresentano un grave problema di salute a livello globale, e la cura attraverso farmaci antiaritmici costituisce uno tra gli approcci terapeutici che ne consente la gestione. Tuttavia, farmaci di questo tipo, come la chinidina, oltre ad esercitare sul cuore effetti multipli e spesso non compresi fino in fondo, possono comportare a loro volta un incremento del rischio di sviluppare aritmie, ingravescenti e potenzialmente letali. Lo scopo di questo studio è pertanto la valutazione del rischio cardiaco associato alla somministrazione di chinidina, attraverso tecniche computerizzate. Il cuore, un organo dalla morfologia e funzionamento assai complessi, appartiene all’apparato cardiovascolare, che espleta una funzione fondamentale: deve garantire a tutti gli organi un apporto continuo di ossigeno e materiali nutritizi, oltre a prelevare da essi i prodotti di scarto delle attività delle cellule che li compongono. La contrazione meccanica del cuore è assicurata grazie ad un sofisticato sistema di conduzione degli stimoli elettrici che nascono, in condizioni normali, in un preciso punto del cuore e poi si propagano all’interno di esso, precedendo l’azione di pompaggio del sangue nell’intero organismo: questa attività elettrica è frutto di un articolato flusso di ioni attraverso la membrana cellulare delle cellule cardiache, e la sua registrazione a fini diagnostici e/o terapeutici si dice elettrocardiogramma (ECG). L’alternanza dell’onda T (TWA) è un raro fenomeno elettrico che può manifestarsi negli ECG: è un indice di rischio connesso all’instabilità elettrica del cuore, pertanto può essere utile analizzarlo nella valutazione della predisposizione allo sviluppo delle gravi aritmie ventricolari che possono minacciare la salute di pazienti sottoposti a cura con farmaci antiaritmici, tra cui la chinidina. Per l’analisi della TWA si è qui impiegato il Correlation Method, una tecnica computerizzata per l’individuazione e la quantificazione di episodi di TWA in registrazioni ECG. Le registrazioni ECG esaminate in questo studio provengono da un database fornito da “PhysioNet”, un deposito di dati di ricerca medica liberamente disponibili online: in esso sono contenuti gli ECG di una popolazione di 22 volontari sani, cui sono stati somministrati farmaci (tra cui la chinidina) durante uno studio clinico. Il protocollo di raccolta degli ECG prevedeva che essi fossero registrati in 16 istanti temporali ben definiti: 0.5 ore prima della dose e 0.5, 1, 1.5, 2, 2.5, 3, 3.5, 4, 5, 6, 7, 8, 12, 14, 24 ore dopo la dose. Dall’applicazione del Correlation Method al database, è emerso che la TWA, globalmente non rilevata prima della dose del farmaco, sia aumentata da un livello nullo fino a raggiungere un picco di 7 μV dopo 6 ore, per poi tornare ai valori iniziali. Si è così delineato un trend netto, che sostiene l’ipotesi di un aumento del rischio cardiaco connesso alla somministrazione della chinidina.
ALTERNANZA DELL’ONDA T PER LA VALUTAZIONE ELETTROCARDIOGRAFICA DEL RISCHIO CARDIACO ASSOCIATO ALLA SOMMINISTRAZIONE DI CHINIDINA
FERRONI, ROBERTO
2019/2020
Abstract
Le aritmie cardiache sono alterazioni della frequenza o della regolarità del battito cardiaco: esse rappresentano un grave problema di salute a livello globale, e la cura attraverso farmaci antiaritmici costituisce uno tra gli approcci terapeutici che ne consente la gestione. Tuttavia, farmaci di questo tipo, come la chinidina, oltre ad esercitare sul cuore effetti multipli e spesso non compresi fino in fondo, possono comportare a loro volta un incremento del rischio di sviluppare aritmie, ingravescenti e potenzialmente letali. Lo scopo di questo studio è pertanto la valutazione del rischio cardiaco associato alla somministrazione di chinidina, attraverso tecniche computerizzate. Il cuore, un organo dalla morfologia e funzionamento assai complessi, appartiene all’apparato cardiovascolare, che espleta una funzione fondamentale: deve garantire a tutti gli organi un apporto continuo di ossigeno e materiali nutritizi, oltre a prelevare da essi i prodotti di scarto delle attività delle cellule che li compongono. La contrazione meccanica del cuore è assicurata grazie ad un sofisticato sistema di conduzione degli stimoli elettrici che nascono, in condizioni normali, in un preciso punto del cuore e poi si propagano all’interno di esso, precedendo l’azione di pompaggio del sangue nell’intero organismo: questa attività elettrica è frutto di un articolato flusso di ioni attraverso la membrana cellulare delle cellule cardiache, e la sua registrazione a fini diagnostici e/o terapeutici si dice elettrocardiogramma (ECG). L’alternanza dell’onda T (TWA) è un raro fenomeno elettrico che può manifestarsi negli ECG: è un indice di rischio connesso all’instabilità elettrica del cuore, pertanto può essere utile analizzarlo nella valutazione della predisposizione allo sviluppo delle gravi aritmie ventricolari che possono minacciare la salute di pazienti sottoposti a cura con farmaci antiaritmici, tra cui la chinidina. Per l’analisi della TWA si è qui impiegato il Correlation Method, una tecnica computerizzata per l’individuazione e la quantificazione di episodi di TWA in registrazioni ECG. Le registrazioni ECG esaminate in questo studio provengono da un database fornito da “PhysioNet”, un deposito di dati di ricerca medica liberamente disponibili online: in esso sono contenuti gli ECG di una popolazione di 22 volontari sani, cui sono stati somministrati farmaci (tra cui la chinidina) durante uno studio clinico. Il protocollo di raccolta degli ECG prevedeva che essi fossero registrati in 16 istanti temporali ben definiti: 0.5 ore prima della dose e 0.5, 1, 1.5, 2, 2.5, 3, 3.5, 4, 5, 6, 7, 8, 12, 14, 24 ore dopo la dose. Dall’applicazione del Correlation Method al database, è emerso che la TWA, globalmente non rilevata prima della dose del farmaco, sia aumentata da un livello nullo fino a raggiungere un picco di 7 μV dopo 6 ore, per poi tornare ai valori iniziali. Si è così delineato un trend netto, che sostiene l’ipotesi di un aumento del rischio cardiaco connesso alla somministrazione della chinidina.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/3375