Piano antincendio boschivo del Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli - Pisa

The fire, the landscape, two constantly evolving realities. The anthropization, the abandonment by man of the woods and rural areas (no longer a source of livelihood) and the "historical culture" of the use of fire, have substantially changed the behavior of fire in the area, triggering events that transcend ownership and administrative limits. Human activities since the mid-twentieth century have in many cases favored ever larger, faster and more intense fires whose management has proved to be complex due to the presence of people and goods to be protected as a priority. The relationship between fire and landscape is increasingly close. As a matter of fact fire spreads according to the landscape and both develop in parallel, therefore the effective prevention and protection of goods and people from fire risk must be planned on a landscape scale and integrated with territorial management policies. In fact, we are faced with a series of changes due to the climate change in progress, the growing urbanization in the urban-forest interface areas, the increase in forest cover that travels in Tuscany at a rate of about15 hectares a day with a progressive recovery of marginal areas by the forest. For this reason we are increasingly observing extreme events for which the emergency approach is no longer sufficient to guarantee the protection of public safety and the containment of covered wooded areas. Thus, the contrasting activities (active fight) must be calibrated on objective scenarios and must actually consider the realistic organizational context of reference. The extreme proximity of the park's green areas to extremely man-made areas dense with national level infrastructures classify a possible forest fire into an "interface" fire with the need to plan preventive intervention and extinguishing forest fires. Compared to the past, the current policy of the Park Authority promotes with a specific fruition plan (2019) that is for San Rossore a real revolution. In fact, it is recent news (September 2020) that the Authority has commissioned a well-known international architecture design the San Rossore Masterplan that will grant an organic vision of the intended uses of the buildings and property areas in order to relaunch SanRossore as a place to be protected and lived and to promote the principle of the circular economy. An international qualitative leap for the heart of the protected area of the Park which is increasingly open to all visitors who want to regain possession of this community treasure with respect and curiosity. A piece of Tuscany that miraculously escaped urbanization, the park's real raison d'être and potential driving force of a local tourism economy based on nature. Thanks to this year of work carried out with technical functions at the Tenuta di San Rossore and my DO AIB (DOS) activity, the idea of this study has matured. It aims to analyze the state of the art of forest fire prevention organization in the Tuscany Region, and its implementation within the San Rossore Estate in the Migliarino San Rossore Massaciuccoli Regional Park, one of the areas with the greatest landscape, environmental and biodiversity value of the Tuscan and national territory. In consideration of the new scenarios and new needs linked to the increasing presence of man in a territory historically limited in use, proposing improvement actions and activities to be implemented in a complex system of well-structured coordination, skills and roles, defined by years of activity in the field with the aim of guaranteeing timeliness, initial concentration of resources and the improvement of active fight against forest fires.

IIl fuoco, il paesaggio, due realtà in continua evoluzione. L’antropizzazione, l’abbandono da parte dell’uomo dei boschi e delle aree rurali (non più fonte di sostentamento) e la “cultura storica” dell’utilizzo del fuoco, hanno modificato in modo sostanziale il comportamento del fuoco sul territorio, innescando eventi che trascendono da proprietà e limiti amministrativi. Le attività dell’uomo a partire dalla metà del XX secolo hanno favorito in molti casi incendi sempre più grandi, più veloci ed intensi la cui gestione si è dimostrata complessa per la presenza di persone e beni da proteggere prioritariamente. Il rapporto fuoco-paesaggio risulta sempre più stretto infatti il fuoco si propaga in funzione del paesaggio ed ambedue si sviluppano in parallelo, per tale motivo la prevenzione efficace e la protezione di beni e persone dal rischio incendio devono essere pianificate su scala paesaggistica integrandosi con politiche di gestione territoriale. Ci troviamo infatti di fronte ad una serie di mutamenti dovuti al cambiamento climatico in atto, alla crescente urbanizzazione nelle zone di interfaccia urbano-foresta, all’aumento della copertura forestale che in Toscana viaggia al ritmo di circa 15 ettari al giorno con una progressiva riconquista di aree marginali da parte del bosco. Per questo motivo osserviamo sempre più spesso eventi estremi per i quali l’approccio emergenziale non è più sufficiente a garantire la tutela della pubblica incolumità, il contenimento delle superfici boscate percorse e le attività di contrasto (lotta attiva) debbono essere calibrate su scenari obiettivi e realistici considerando il contesto organizzativo di riferimento. L’estrema vicinanza delle aree verdi del Parco ad aree estremamente antropizzate dense di infrastrutture di livello nazionale classificano un possibile incendio boschivo in incendio “di interfaccia” con la necessità di pianificare azioni di intervento preventivo e di spegnimento degli incendi boschivi. Grazie a questo anno di lavoro svolto con funzioni tecniche presso la Tenuta di San Rossore ed alla mia attività di DO AIB (DOS), è maturata l’idea del presente studio che vuole analizzare lo stato dell’arte dell’organizzazione dell’antincendio boschivo in Regione Toscana e la sua attuazione all’interno della Tenuta di San Rossore nel Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, una delle aree a maggior valore paesaggistico, ambientale e di biodiversità del territorio Toscano e nazionale. Lo studio è sviluppato in considerazione dei nuovi scenari e delle nuove necessità legate alla sempre maggiore presenza dell’uomo in un territorio storicamente limitato nella fruizione, proponendo azioni ed attività migliorative da attuare in un sistema complesso di coordinamento, competenze e ruoli ben strutturato, definito da anni di attività sul campo con il fine di garantire tempestività, concentrazione iniziale delle risorse ed il miglioramento della lotta attiva agli incendi boschivi.