The Alzheimers disease is a progressive neuropathology characterized by a strong cognitive deficit and it represents half of case of dementia in older people. Since the metabolic disorder may be the high risk that contribute to the progress of Alzheimers disease (AD). Overtaken of High-fat, high-glucose or high-cholesterol diet may hasten the incidence of AD in later life, due to the metabolic dysfunction. But the metabolism of lipid in brain and the exact effect of lipid to brain or to the ADs pathological remain controversial. Here we summarize correlates of lipid metabolism and AD to provide more foundation for the daily nursing of AD sensitive patients. The Prospective Urban Rural Epidemiology (P.U.R.E.) study published recently marked the people intake high carbohydrate are in high risk of total mortality and the mortality of cardiovascular disease compare to the one intake high fat (Deghan, 2017). It illumination us whether the high-fat is harmful to the central nervous system. Coincidentally a research found the high-fat diet has no phosphorylation effect on Tau, neither the cleavage, splicing nor O-GlcNAcylation. These results show the lipid metabolism has an elusive role in the pathogenesis of AD. To get a quick acquaintance of this field, we summarize the correlates of AD and lipid metabolism in this paper. First of all, in this paper are analysed a various types of lipids presents in the SNC and the relative mechanisms of their transport. The lipids mainly considered are: fatty acids, triacylglycerol, phospholipids, sterol lipid and sphingolipids. Then, is summarized the role of adipose-derived stem cells(ASC) that according to different studies might have property in regeneration and reparation of nerve cells. Subsequently are described the adipokines, a group of molecules produced by adipose tissue. We have five types of adipokines that are all connected to AD: leptin, adiponectin, resistin, chemerina and lipocalin 2.Also, there are notes in the role of β-amyloid protein and its toxicity caused by deposition of amyloid plaques. At some point, reference is made to the susceptibility gene that explore the role of some genes like ApoE(linked with AD). Furthermore, there is a link between obesity( as for chronic pro-inflammatory disease state), AD and insulin resistance. In the end, are summerized the role of lipids according to experiments and studies in the SNC, in AD patients and in ketogenic diets. But the role of lipid metabolism is for a large part unknown.

Il morbo di Alzheimer è una patologia neurodegenerativa progressiva caratterizzata da un forte deficit cognitivo e rappresenta quasi la metà dei casi di demenza negli anziani. Essa è caratterizzata da una perdita di memoria progressivamente crescente, fino al punto che il malato non riconosce più nemmeno i propri familiari. Dal momento che i disturbi metabolici potrebbero costituire il rischio maggiore nel progresso della malattia di Alzheimer, si può osservare che, superando i valori medi imposti dalla dieta soprattutto per grassi, glucosio e colesterolo; questi potrebbero avere un grande ruolo nellaccelerare lincidenza di questa malattia, in particolar modo man mano che si avanza con letà. Tuttavia, il ruolo del metabolismo lipidico e i suoi effetti esatti nel cervello (SNC) e nellAlzheimer, in particolare, rimangono controversi. Si parte dagli studi del P.U.R.E. (Prospective Urban Rural Epidemiolgy ), un ampio studio osservativo condotto in popolazioni con differente livello di sviluppo socio-economico in ambiti sia rurali che urbani, fatto dalluniversità di Hamilton (Canada) da un gruppo di ricercatori con a capo la dottoressa Deghan. Studi recenti condotti dal P.U.R.E.(2017) appunto, hanno evidenziato che le persone che assumono alti quantitativi di carboidrati sono a più alto rischio di mortalità prematura collegata a problemi cardiovascolari rispetto, invece, alle persone che assumono cibi ad alto contenuto lipidico. Ciò chiarirebbe se i lipidi siano dannosi o meno per il SNC. Coincidentalmente una ricerca ha mostrato che una dieta ad alto contenuto lipidico non ha effetto di fosforilazione ne su Tau, ne nel clivaggio, ne nello splicing e nemmeno nell O-GlcNAcilazione (dellN-acetilglucosammina). Ciò permette di confermare sia la presenza del Morbo di Alzheimer, poiché serve da segnalazione, sia dellinevitabile neurodegenerazione cellulare che ne consegue per via dellaccumulo. Questi risultati mostrano, dunque, il ruolo elusivo del metabolismo lipidico nella patogenesi dellAlzheimer. Per cui, in questarticolo si riassumono alcune nozioni del metabolismo lipidico e sullAlzheimer che possano fornire fondamento ad una possibile via per lassistenza giornaliera dei pazienti affetti da questa patologia. Innanzitutto, nellarticolo si analizzano le varie tipologie lipidiche coinvolte nel SNC e i relativi meccanismi di trasporto che vengono utilizzati per il loro passaggio. I lipidi principalmente considerati sono: acidi grassi liberi, trigliceridi,fosfolipidi(di membrana), steroli o steroidi(colesterolo) e sfingolipidi( presenti strutturalmente nei neuroni). Si passa poi alle cellule staminali derivate da tessuto adiposo, che secondo diverse evidenze, potrebbero avere un ruolo nella rigenerazione e riparazione delle cellule nervose. Si descrivono successivamente anche le adipochine, prodotte dal tessuto adiposo e che sono di differenti tipologie. Le adipochine analizzate sono 5 e tutte hanno unassociazione con lAlzheimer, esse sono: leptina, adiponectina, resistina, chemerina e lipocalina 2. Nellarticolo ci sono cenni anche nel ruolo della proteina β-amiloide e la relativa tossicità dovuta alla deposizione delle placche amiloidi. Ad un certo punto, si fa riferimento alla sensibilità genica dove viene specificato il ruolo di alcuni geni, soprattutto ApoE e le sue 3 isoforme più comuni cosi come il loro ruolo nel morbo di Alzheimer. Si parla dellobesità come stato pro-infiammatorio e di tutte le molecole coinvolte che mostrano un legame con lAlzheimer e ancora si esplora il ruolo dellinsulina in questo processo, nonché le proprietà del suo recettore nel SNC. Infine, si ha la conclusione dellarticolo dove viene riassunto il ruolo dei lipidi in base a tutti gli studi ed esperimenti compiuti nel SNC, nei malati di Alzheimer e nella dieta chetogenica. Tuttavia il ruolo del metabolismo lipidico rimane controverso e con molte cose da scoprire.

Il ruolo del metabolismo lipidico nella malattia di Alzheimer

REGNOLI, CORRADO
2018/2019

Abstract

The Alzheimers disease is a progressive neuropathology characterized by a strong cognitive deficit and it represents half of case of dementia in older people. Since the metabolic disorder may be the high risk that contribute to the progress of Alzheimers disease (AD). Overtaken of High-fat, high-glucose or high-cholesterol diet may hasten the incidence of AD in later life, due to the metabolic dysfunction. But the metabolism of lipid in brain and the exact effect of lipid to brain or to the ADs pathological remain controversial. Here we summarize correlates of lipid metabolism and AD to provide more foundation for the daily nursing of AD sensitive patients. The Prospective Urban Rural Epidemiology (P.U.R.E.) study published recently marked the people intake high carbohydrate are in high risk of total mortality and the mortality of cardiovascular disease compare to the one intake high fat (Deghan, 2017). It illumination us whether the high-fat is harmful to the central nervous system. Coincidentally a research found the high-fat diet has no phosphorylation effect on Tau, neither the cleavage, splicing nor O-GlcNAcylation. These results show the lipid metabolism has an elusive role in the pathogenesis of AD. To get a quick acquaintance of this field, we summarize the correlates of AD and lipid metabolism in this paper. First of all, in this paper are analysed a various types of lipids presents in the SNC and the relative mechanisms of their transport. The lipids mainly considered are: fatty acids, triacylglycerol, phospholipids, sterol lipid and sphingolipids. Then, is summarized the role of adipose-derived stem cells(ASC) that according to different studies might have property in regeneration and reparation of nerve cells. Subsequently are described the adipokines, a group of molecules produced by adipose tissue. We have five types of adipokines that are all connected to AD: leptin, adiponectin, resistin, chemerina and lipocalin 2.Also, there are notes in the role of β-amyloid protein and its toxicity caused by deposition of amyloid plaques. At some point, reference is made to the susceptibility gene that explore the role of some genes like ApoE(linked with AD). Furthermore, there is a link between obesity( as for chronic pro-inflammatory disease state), AD and insulin resistance. In the end, are summerized the role of lipids according to experiments and studies in the SNC, in AD patients and in ketogenic diets. But the role of lipid metabolism is for a large part unknown.
2018
2019-07-26
Lipid metabolism in Alzheimer's disease
Il morbo di Alzheimer è una patologia neurodegenerativa progressiva caratterizzata da un forte deficit cognitivo e rappresenta quasi la metà dei casi di demenza negli anziani. Essa è caratterizzata da una perdita di memoria progressivamente crescente, fino al punto che il malato non riconosce più nemmeno i propri familiari. Dal momento che i disturbi metabolici potrebbero costituire il rischio maggiore nel progresso della malattia di Alzheimer, si può osservare che, superando i valori medi imposti dalla dieta soprattutto per grassi, glucosio e colesterolo; questi potrebbero avere un grande ruolo nellaccelerare lincidenza di questa malattia, in particolar modo man mano che si avanza con letà. Tuttavia, il ruolo del metabolismo lipidico e i suoi effetti esatti nel cervello (SNC) e nellAlzheimer, in particolare, rimangono controversi. Si parte dagli studi del P.U.R.E. (Prospective Urban Rural Epidemiolgy ), un ampio studio osservativo condotto in popolazioni con differente livello di sviluppo socio-economico in ambiti sia rurali che urbani, fatto dalluniversità di Hamilton (Canada) da un gruppo di ricercatori con a capo la dottoressa Deghan. Studi recenti condotti dal P.U.R.E.(2017) appunto, hanno evidenziato che le persone che assumono alti quantitativi di carboidrati sono a più alto rischio di mortalità prematura collegata a problemi cardiovascolari rispetto, invece, alle persone che assumono cibi ad alto contenuto lipidico. Ciò chiarirebbe se i lipidi siano dannosi o meno per il SNC. Coincidentalmente una ricerca ha mostrato che una dieta ad alto contenuto lipidico non ha effetto di fosforilazione ne su Tau, ne nel clivaggio, ne nello splicing e nemmeno nell O-GlcNAcilazione (dellN-acetilglucosammina). Ciò permette di confermare sia la presenza del Morbo di Alzheimer, poiché serve da segnalazione, sia dellinevitabile neurodegenerazione cellulare che ne consegue per via dellaccumulo. Questi risultati mostrano, dunque, il ruolo elusivo del metabolismo lipidico nella patogenesi dellAlzheimer. Per cui, in questarticolo si riassumono alcune nozioni del metabolismo lipidico e sullAlzheimer che possano fornire fondamento ad una possibile via per lassistenza giornaliera dei pazienti affetti da questa patologia. Innanzitutto, nellarticolo si analizzano le varie tipologie lipidiche coinvolte nel SNC e i relativi meccanismi di trasporto che vengono utilizzati per il loro passaggio. I lipidi principalmente considerati sono: acidi grassi liberi, trigliceridi,fosfolipidi(di membrana), steroli o steroidi(colesterolo) e sfingolipidi( presenti strutturalmente nei neuroni). Si passa poi alle cellule staminali derivate da tessuto adiposo, che secondo diverse evidenze, potrebbero avere un ruolo nella rigenerazione e riparazione delle cellule nervose. Si descrivono successivamente anche le adipochine, prodotte dal tessuto adiposo e che sono di differenti tipologie. Le adipochine analizzate sono 5 e tutte hanno unassociazione con lAlzheimer, esse sono: leptina, adiponectina, resistina, chemerina e lipocalina 2. Nellarticolo ci sono cenni anche nel ruolo della proteina β-amiloide e la relativa tossicità dovuta alla deposizione delle placche amiloidi. Ad un certo punto, si fa riferimento alla sensibilità genica dove viene specificato il ruolo di alcuni geni, soprattutto ApoE e le sue 3 isoforme più comuni cosi come il loro ruolo nel morbo di Alzheimer. Si parla dellobesità come stato pro-infiammatorio e di tutte le molecole coinvolte che mostrano un legame con lAlzheimer e ancora si esplora il ruolo dellinsulina in questo processo, nonché le proprietà del suo recettore nel SNC. Infine, si ha la conclusione dellarticolo dove viene riassunto il ruolo dei lipidi in base a tutti gli studi ed esperimenti compiuti nel SNC, nei malati di Alzheimer e nella dieta chetogenica. Tuttavia il ruolo del metabolismo lipidico rimane controverso e con molte cose da scoprire.
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