Il metodo Snoezelen è una stimolazione di tipo multisensoriale controllata, ovvero si vanno a stimolare in modo selettivo e controllato i 5 sensi (udito, vista, olfatto, tatto e gusto), attraverso un ambiente artificiale in cui sono inseriti degli elementi e materiali adatti a questo tipo di intervento. I soggetti che ne fanno uso sono bambini con pluridisabilità e deficit di apprendimento, persone con disabilità cognitive, soggetti con forte stress di tipo lavorativo o post-traumatico, individui con dolore cronico o acuto e pazienti anziani con malattie neurodegenerative. La Snoezelen Room va a stimolare nei soggetti che ne fanno uso, un forte senso di benessere generale, li rilassa ma allo stesso tempo li va a stimolare attraverso effetti visivi, sonori, tattili ed olfattivi. Questo tipo di intervento terapeutico permette anche la collaborazione delle famiglie di determinati pazienti, come anziani affetti da Alzheimer, o bambini con autismo, per favorire fra di loro la formazione di forti legami. La Stimolazione Multisensoriale Controllata contribuisce nella diminuzione dell’uso di farmaci, ad esempio tranquillanti e analgesici al bisogno. Gli studi e le revisioni utilizzate nella stesura della tesi sono emersi dalla ricerca presso database quali PubMed, Google Scholar e Cochrane. Tutti gli studi affermano che la Snoezelen Room abbia effetti positivi a breve termine a livello comportamentale e funzionale nei pazienti. Inoltre la Snoezelen è utile nel miglioramento della soddisfazione personale e nella diminuzione dello stress lavorativo negli infermieri, aumentando e migliorando soprattutto la qualità dell’alleanza terapeutica tra infermiere e paziente.

La Stimolazione Multisensoriale Controllata: applicazione e benefici del metodo Snoezelen. Revisione narrativa della letteratura

SCOLPATI, DILETTA
2018/2019

Abstract

Il metodo Snoezelen è una stimolazione di tipo multisensoriale controllata, ovvero si vanno a stimolare in modo selettivo e controllato i 5 sensi (udito, vista, olfatto, tatto e gusto), attraverso un ambiente artificiale in cui sono inseriti degli elementi e materiali adatti a questo tipo di intervento. I soggetti che ne fanno uso sono bambini con pluridisabilità e deficit di apprendimento, persone con disabilità cognitive, soggetti con forte stress di tipo lavorativo o post-traumatico, individui con dolore cronico o acuto e pazienti anziani con malattie neurodegenerative. La Snoezelen Room va a stimolare nei soggetti che ne fanno uso, un forte senso di benessere generale, li rilassa ma allo stesso tempo li va a stimolare attraverso effetti visivi, sonori, tattili ed olfattivi. Questo tipo di intervento terapeutico permette anche la collaborazione delle famiglie di determinati pazienti, come anziani affetti da Alzheimer, o bambini con autismo, per favorire fra di loro la formazione di forti legami. La Stimolazione Multisensoriale Controllata contribuisce nella diminuzione dell’uso di farmaci, ad esempio tranquillanti e analgesici al bisogno. Gli studi e le revisioni utilizzate nella stesura della tesi sono emersi dalla ricerca presso database quali PubMed, Google Scholar e Cochrane. Tutti gli studi affermano che la Snoezelen Room abbia effetti positivi a breve termine a livello comportamentale e funzionale nei pazienti. Inoltre la Snoezelen è utile nel miglioramento della soddisfazione personale e nella diminuzione dello stress lavorativo negli infermieri, aumentando e migliorando soprattutto la qualità dell’alleanza terapeutica tra infermiere e paziente.
2018
2019-11-27
The controlled multisensory stimulation: application and benefits of the Snoezelen method. Narrative review of literature
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
TESI.Diletta-Scolpati.PDF-A.pdf

Open Access dal 27/11/2022

Descrizione: tesi definitiva Scolpati Diletta
Dimensione 2.33 MB
Formato Adobe PDF
2.33 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/5503