Negli ultimi decenni il tasso di sopravvivenza dei neonati pretermine è aumentato considerevolmente, portando con sé la necessità sia di avere un monitoraggio non invasivo delle funzioni fisiologiche vitali, sia di fornire cure convenienti e quindi portare ad un migliore risultato dello sviluppo dei neonati. L’attività sperimentale è stata eseguita presso il reparto di terapia intensiva neonatale (TIN) dell’ospedale pediatrico G.Salesi di Ancona. Il TIN è il reparto in cui vengono curate le patologie mediche e chirurgiche del neonato pretermine o giunto a termine di gravidanza. L’obbiettivo di questa tesi è di stimare la pressione parziale di ossigeno nel sangue arterioso (PaO2), attraverso l’utilizzo di reti neurali, a partire da un set di parametri misurati mediante un metodo invasivo, l’emogasanalisi. Lo scopo futuro è quello di andare a studiare la sensibilità del set di parametri di input, per vedere quale di questi concorre maggiormente nella stima della variabile di output (PaO2); in modo tale che se la variabile che concorre maggiormente si può misurare con un metodo non invasivo, la PaO2 verrà stimata a partire dalla misura di questa variabile. Con il mio metodo ho stimato una PaO2 con un’incertezza di ± 4.7 mmHg.
Confronto tra le diverse curve di dissociazione di emoglobina: caratterizzazione e incertezza di misura.
LITTERO, MARTINA
2018/2019
Abstract
Negli ultimi decenni il tasso di sopravvivenza dei neonati pretermine è aumentato considerevolmente, portando con sé la necessità sia di avere un monitoraggio non invasivo delle funzioni fisiologiche vitali, sia di fornire cure convenienti e quindi portare ad un migliore risultato dello sviluppo dei neonati. L’attività sperimentale è stata eseguita presso il reparto di terapia intensiva neonatale (TIN) dell’ospedale pediatrico G.Salesi di Ancona. Il TIN è il reparto in cui vengono curate le patologie mediche e chirurgiche del neonato pretermine o giunto a termine di gravidanza. L’obbiettivo di questa tesi è di stimare la pressione parziale di ossigeno nel sangue arterioso (PaO2), attraverso l’utilizzo di reti neurali, a partire da un set di parametri misurati mediante un metodo invasivo, l’emogasanalisi. Lo scopo futuro è quello di andare a studiare la sensibilità del set di parametri di input, per vedere quale di questi concorre maggiormente nella stima della variabile di output (PaO2); in modo tale che se la variabile che concorre maggiormente si può misurare con un metodo non invasivo, la PaO2 verrà stimata a partire dalla misura di questa variabile. Con il mio metodo ho stimato una PaO2 con un’incertezza di ± 4.7 mmHg.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/5684