The study reported in the article focuses on the imitation of Thaumoctopus mimicus with respect to the sea-snake Laticauda colubrina. It is a dynamic mimicry, that is, having multiple models to simulate. In fact, imitations of the lionfish and sole are also observed in the cephalopod. It turns out to be a form of mimesis opposed to the static one, that is, having only one model of imitation (eg. cryptic mimicry). The deception of T.mimicus is listed by the author in the Mitchell criteria and in the Zlatev hierarchy, using two possible explanations for the behavioral phenomenon of the octopus. In a first superficial interpretation, the mimetic is classified as a predetermined behavior (2.liv Mitchell) and a proto-mimesis (1liv. Zlatev hierarchy). In the following explanation, on the other hand, the mimic octopus competes as a subject having a primitive self-awareness, which provides him to consciously map his own body with the surrounding physical medium. The new definition of T.mimicus reposition the animal in the Zlatev level of dyadic mimesis. Thus a new concept of the semiotic-cognitive-ethological capacity of T.mimicus is proposed, a species whose author promotes a change from mimicus to "mimeticus".

Lo studio riportato dall'articolo si concentra sull'imitazione del Thaumoctopus mimicus rispetto al serpente marino Laticauda colubrina. Si tratta di un mimetismo dinamico, ovvero avente più modelli da simulare. Si osservano infatti nel cefalopode anche imitazioni del lionfish e della sogliola. Risulta essere una forma di mimesi contrapposta a quella statica, ovvero avente un solo modello di imitazione (es. mimetismo criptico). L'inganno del T.mimicus viene classificato dall'autore nei criteri di Mitchell e nella gerarchia di Zlatev, avvalendosi di due possibili spiegazioni al fenomeno comportamentale del polpo. In una prima superficiale interpretazione, l'atto mimetico viene classificato come un comportamento predeterminato ( 2 liv. Mitchell) e una proto-mimesi ( 1 liv. gerarchia di Zlatev). Nella spiegazione successiva invece si rivaluta il polpo mimico come un soggetto avente un'autocoscienza primitiva, che gli consente di mappare consapevolmente il proprio corpo con il mezzo fisico circostante. La nuova definizione del T.mimicus riposiziona l'animale nel livello di Zlatev di mimesi diadica. Si propone così una nuova concezione delle capacità semiotico-cognitivo-etologiche del T. mimicus, specie di cui l'autore promuove un cambio nome da mimicus a "mimeticus".

THAUMOCTUPUS MIMICUS : UN ESERCIZIO DI ETOLOGIA COGNITIVA

DI MARTINO, GRETA
2018/2019

Abstract

The study reported in the article focuses on the imitation of Thaumoctopus mimicus with respect to the sea-snake Laticauda colubrina. It is a dynamic mimicry, that is, having multiple models to simulate. In fact, imitations of the lionfish and sole are also observed in the cephalopod. It turns out to be a form of mimesis opposed to the static one, that is, having only one model of imitation (eg. cryptic mimicry). The deception of T.mimicus is listed by the author in the Mitchell criteria and in the Zlatev hierarchy, using two possible explanations for the behavioral phenomenon of the octopus. In a first superficial interpretation, the mimetic is classified as a predetermined behavior (2.liv Mitchell) and a proto-mimesis (1liv. Zlatev hierarchy). In the following explanation, on the other hand, the mimic octopus competes as a subject having a primitive self-awareness, which provides him to consciously map his own body with the surrounding physical medium. The new definition of T.mimicus reposition the animal in the Zlatev level of dyadic mimesis. Thus a new concept of the semiotic-cognitive-ethological capacity of T.mimicus is proposed, a species whose author promotes a change from mimicus to "mimeticus".
2018
2020-02-24
THAUMOCTUPUS MIMICUS : AN EXERCISE OF COGNITIVE ETHOLOGY
Lo studio riportato dall'articolo si concentra sull'imitazione del Thaumoctopus mimicus rispetto al serpente marino Laticauda colubrina. Si tratta di un mimetismo dinamico, ovvero avente più modelli da simulare. Si osservano infatti nel cefalopode anche imitazioni del lionfish e della sogliola. Risulta essere una forma di mimesi contrapposta a quella statica, ovvero avente un solo modello di imitazione (es. mimetismo criptico). L'inganno del T.mimicus viene classificato dall'autore nei criteri di Mitchell e nella gerarchia di Zlatev, avvalendosi di due possibili spiegazioni al fenomeno comportamentale del polpo. In una prima superficiale interpretazione, l'atto mimetico viene classificato come un comportamento predeterminato ( 2 liv. Mitchell) e una proto-mimesi ( 1 liv. gerarchia di Zlatev). Nella spiegazione successiva invece si rivaluta il polpo mimico come un soggetto avente un'autocoscienza primitiva, che gli consente di mappare consapevolmente il proprio corpo con il mezzo fisico circostante. La nuova definizione del T.mimicus riposiziona l'animale nel livello di Zlatev di mimesi diadica. Si propone così una nuova concezione delle capacità semiotico-cognitivo-etologiche del T. mimicus, specie di cui l'autore promuove un cambio nome da mimicus a "mimeticus".
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Descrizione: Tesi di laurea di Di Martino Greta ( matricola 1077098, laurea triennale corso scienze biologiche)
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/5914