Negli ultimi anni si è assistito ad un incremento nell'utilizzo di droghe a scopo ricreativo, meglio note come nuove sostanze psicoattive, contenenti generalmente composti detti Cannabinoidi Sintetici. Lidea era quella di sintetizzare molecole che mimassero gli effetti del Thc, ma privandole dei suoi effetti indesiderati. Nel 2004 Jhon W. Huffmann e i suoi scienziati pubblicarono i primi articoli a proposito della produzione di molecole sintetiche con lintenzione di studiarne il funzionamento. Cominciarono così a diffondersi i primi laboratori clandestini di sintesi di queste molecole, dando vita a un mercato illecito di queste droghe sintetiche. In questo lavoro gli autori hanno valutato la presenza di molecole sintetiche negli incensi ad uso ricreativo vendute negli Stati Uniti, attraverso lutilizzo di diverse tecniche cromatografiche GCMS, HPLC, LC TOF. Attraverso lapplicazione di queste tecniche è stata possibile unanalisi accurata dei componenti che hanno rilevato la presenza di JWH-018, JWH-019, JWH-073, JWH-081, JWH-200, JWH-210, JWH-250, CP47,497 (C=8), RCS-4, RCS-8, AM-2201, e AM-694. Tutti gli incensi presentano almeno una molecola sintetica e alcuni contengono anche più di una droga. Le concentrazioni rilevate sono dellordine di 5-20 mg/g o 0.5-2% del peso per ogni composto. Tecniche cromatografiche accoppiate a spettrometria di massa si sono rivelate fondamentali ai fini dellanalisi di identificazione. Tutte le tecniche hanno rilevato la presenza dei composti sintetici, lomogeneizzazione è risultata essere fondamentale per una corretta analisi del campione poiché utile a diminuire la variabilità specifica ed aumentare la ripetibilità analitica.

Identificazione di Cannabinoidi Sintetici in miscele di incensi a base di erbe negli Stati Uniti

BERARDINELLI, DILETTA
2018/2019

Abstract

Negli ultimi anni si è assistito ad un incremento nell'utilizzo di droghe a scopo ricreativo, meglio note come nuove sostanze psicoattive, contenenti generalmente composti detti Cannabinoidi Sintetici. Lidea era quella di sintetizzare molecole che mimassero gli effetti del Thc, ma privandole dei suoi effetti indesiderati. Nel 2004 Jhon W. Huffmann e i suoi scienziati pubblicarono i primi articoli a proposito della produzione di molecole sintetiche con lintenzione di studiarne il funzionamento. Cominciarono così a diffondersi i primi laboratori clandestini di sintesi di queste molecole, dando vita a un mercato illecito di queste droghe sintetiche. In questo lavoro gli autori hanno valutato la presenza di molecole sintetiche negli incensi ad uso ricreativo vendute negli Stati Uniti, attraverso lutilizzo di diverse tecniche cromatografiche GCMS, HPLC, LC TOF. Attraverso lapplicazione di queste tecniche è stata possibile unanalisi accurata dei componenti che hanno rilevato la presenza di JWH-018, JWH-019, JWH-073, JWH-081, JWH-200, JWH-210, JWH-250, CP47,497 (C=8), RCS-4, RCS-8, AM-2201, e AM-694. Tutti gli incensi presentano almeno una molecola sintetica e alcuni contengono anche più di una droga. Le concentrazioni rilevate sono dellordine di 5-20 mg/g o 0.5-2% del peso per ogni composto. Tecniche cromatografiche accoppiate a spettrometria di massa si sono rivelate fondamentali ai fini dellanalisi di identificazione. Tutte le tecniche hanno rilevato la presenza dei composti sintetici, lomogeneizzazione è risultata essere fondamentale per una corretta analisi del campione poiché utile a diminuire la variabilità specifica ed aumentare la ripetibilità analitica.
2018
2019-07-25
Identification of Synthetic Cannabinoids in Herbal Incense Blends in the United States
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/6154