Lo scopo di questo studio è trovare un metodo per ampliare le MPA proteggendo la biodiversità e favorendo la sedimentazione del carbonio senza danneggiare la pesca. Tutti i dati utilizzati nello studio provengono da registri preesistenti e non sono stati effettuati esperimenti sul campo. Per capire le specie da considerare e la loro distribuzione sono stati utilizzati registri di pesca e di conservazione della fauna marina. Tramite l’ausilio del software R è stata fatta l’analisi statistica della distribuzione delle specie, delle aree ad alta biodiversità, stimate le dimensioni di popolazione e la quantità di carbonio nei sedimenti. Inoltre sono stati valutati i possibili effetti futuri, paragonando tra loro i benefici ottenibili a livello globale, nazionale e randomico. Dall’analisi risulta che all’aumentare delle zone protette, si otteneva un beneficio in termini di sedimentazione, permettendo di trattarlo come co-beneficio. Vengono esposti tre possibili piani per la protezione degli oceani con obbiettivo principale la protezione della biodiversità, degli stock ittici o di entrambi. Sono state inoltre valutate tramite analisi statistica le aree a priorità maggiore da dover proteggere mettendo in risalto la necessità di un piano globale e non nazionale, ottenendo più benefici possibili con una copertura ridotta.
PROTEZIONE DEGLI OCEANI A LIVELLO GLOBALE PER LA BIODIVERSITÀ, IL CIBO E IL CLIMA
PENNETTA, GIANLUCA
2020/2021
Abstract
Lo scopo di questo studio è trovare un metodo per ampliare le MPA proteggendo la biodiversità e favorendo la sedimentazione del carbonio senza danneggiare la pesca. Tutti i dati utilizzati nello studio provengono da registri preesistenti e non sono stati effettuati esperimenti sul campo. Per capire le specie da considerare e la loro distribuzione sono stati utilizzati registri di pesca e di conservazione della fauna marina. Tramite l’ausilio del software R è stata fatta l’analisi statistica della distribuzione delle specie, delle aree ad alta biodiversità, stimate le dimensioni di popolazione e la quantità di carbonio nei sedimenti. Inoltre sono stati valutati i possibili effetti futuri, paragonando tra loro i benefici ottenibili a livello globale, nazionale e randomico. Dall’analisi risulta che all’aumentare delle zone protette, si otteneva un beneficio in termini di sedimentazione, permettendo di trattarlo come co-beneficio. Vengono esposti tre possibili piani per la protezione degli oceani con obbiettivo principale la protezione della biodiversità, degli stock ittici o di entrambi. Sono state inoltre valutate tramite analisi statistica le aree a priorità maggiore da dover proteggere mettendo in risalto la necessità di un piano globale e non nazionale, ottenendo più benefici possibili con una copertura ridotta.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/630