GLI INSETTI COME FONTE DI NUTRIENTI E COMPOSTI BIOATTIVI

In the Western world, insects are often considered useless and disgusting, due to cultural prejudices that do not allow most people to objectively evaluate their characteristics, which are instead interesting and potentially very useful. For example, from a nutritional point of view they are important sources of proteins, lipids, minerals, vitamins and fiber, so they could be exploited as foods, in what is called "entomophagy". This type of diet is much more widespread in Asia, Africa and South America than in Europe and North America, where the above prejudices prevail. Currently it is estimated that one hundred and thirteen countries, for a total of about two billion people, are involved in this activity, and the officially edible species are just over two thousand. In addition, studies have shown how it is possible to obtain peptides from insects with antidiabetic, antihypertensive, antimicrobial or antioxidant properties that are useful to humans. Furthermore, it has been shown how these animals can be exploited to respond to the demand for protein, combat hunger in the poorest countries and face the environmental problems related to the current and unsustainable ways of protein supply that man uses. In this work all these issues will be faced, with particular attention to the protein importance of insects, to the applications of hydrolysates deriving from them and also to the risks associated with entomophagy.

Nel mondo occidentale gli insetti sono spesso ritenuti inutili e disgustosi, a causa di pregiudizi culturali che non permettono ai più di valutarne oggettivamente le caratteristiche, le quali sono invece interessanti e potenzialmente molto utili. Ad esempio, da un punto di vista nutrizionale essi sono importanti fonti di proteine, lipidi, minerali, vitamine e fibre, perciò potrebbero essere sfruttati come alimenti, in quella che viene definita "entomofagia". Questo tipo di alimentazione è molto più diffusa in Asia, Africa ed America del Sud rispetto all’Europa ed al Nord America, dove prevalgono i pregiudizi sopra indicati. Attualmente si stima che centotredici paesi, per un totale di circa due miliardi di persone, siano interessati da questa attività, e le specie ufficialmente edibili sono poco più di duemila. Inoltre, sono stati fatti degli studi che hanno dimostrato come sia possibile ottenere dagli insetti dei peptidi con delle proprietà antidiabetiche, antipertensive, antimicrobiche o antiossidanti che risultano utili all’uomo. Ancora, è stato dimostrato come questi animali possano essere sfruttati per rispondere alla domanda di proteine, contrastare la fame nei paesi più poveri ed affrontare i problemi ambientali legati alle attuali ed insostenibili modalità di approvvigionamento proteico che l’uomo usa. In questo lavoro verranno affrontate tutte queste tematiche, con particolare attenzione all’importanza proteica degli insetti, alle applicazioni degli idrolizzati derivanti da essi ed anche ai rischi associati all’entomofagia.