In questa tesi sono stati trattati i modelli societari contemplati in Italia e in Europa. In particolare, si è studiato il ruolo fondamentale dei lavoratori nella gestione dell’impresa. L’osservazione attraversa le tappe storiche che hanno portato al concepimento delle moderne Società per Azioni, fornendo, dapprima, una definizione delle teorie contrattualistiche e istituzionaliste e poi, di conseguenza, i modelli organizzativi da esse derivanti. Nello specifico: Modello classico, Modello monistico e Modello dualistico. Successivamente si è passati ad analizzare il coinvolgimento dei lavoratori nella gestione delle imprese in Italia fino al 2003. Si sono susseguite tre riforme importanti: la legge 7 giugno 1974 n. 216; la riforma del Mercato mobiliare del 1983; il Decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58. Si passa poi alla descrizione del così il Modello classico, nello specifico delle relative legislazioni (Articolo 46 della Costituzione e i vari articoli del Codice Civile). Importanti sono le novità sul D.Lsg. 17 gennaio 2003, n. 6 che rende il nostro diritto societario adeguato ai modelli vigenti in altri Paesi europei, in linea con le direttive comunitarie degli ultimi anni. Infine, ci si è soffermati sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese in Europa, con l’introduzione della nuova Società Europea. In conclusione, si è considerato che le Società italiane, nonostante possano scegliere tra tre modelli alternativi di organizzazione dei processi di amministrazione e controllo, restano ancorate al modello tradizionale di Corporate Governance. Si sta cercando un rilancio dell’articolo 46 al fine di adottare un sistema di relazioni industriali più efficace e partecipativo. Per quanto riguarda la Società Europea, l'imprenditore, semplifica la gestione di un'attività commerciale in diversi Paesi dell'UE in quanto applica un'unica normativa all’interno di essa. Vi è, così, maggiore mobilità nel mercato unico.

I modelli di Corporate Governance nella Legislazione italiana ed europea

ANGELUCCI, ANDREA
2020/2021

Abstract

In questa tesi sono stati trattati i modelli societari contemplati in Italia e in Europa. In particolare, si è studiato il ruolo fondamentale dei lavoratori nella gestione dell’impresa. L’osservazione attraversa le tappe storiche che hanno portato al concepimento delle moderne Società per Azioni, fornendo, dapprima, una definizione delle teorie contrattualistiche e istituzionaliste e poi, di conseguenza, i modelli organizzativi da esse derivanti. Nello specifico: Modello classico, Modello monistico e Modello dualistico. Successivamente si è passati ad analizzare il coinvolgimento dei lavoratori nella gestione delle imprese in Italia fino al 2003. Si sono susseguite tre riforme importanti: la legge 7 giugno 1974 n. 216; la riforma del Mercato mobiliare del 1983; il Decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58. Si passa poi alla descrizione del così il Modello classico, nello specifico delle relative legislazioni (Articolo 46 della Costituzione e i vari articoli del Codice Civile). Importanti sono le novità sul D.Lsg. 17 gennaio 2003, n. 6 che rende il nostro diritto societario adeguato ai modelli vigenti in altri Paesi europei, in linea con le direttive comunitarie degli ultimi anni. Infine, ci si è soffermati sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese in Europa, con l’introduzione della nuova Società Europea. In conclusione, si è considerato che le Società italiane, nonostante possano scegliere tra tre modelli alternativi di organizzazione dei processi di amministrazione e controllo, restano ancorate al modello tradizionale di Corporate Governance. Si sta cercando un rilancio dell’articolo 46 al fine di adottare un sistema di relazioni industriali più efficace e partecipativo. Per quanto riguarda la Società Europea, l'imprenditore, semplifica la gestione di un'attività commerciale in diversi Paesi dell'UE in quanto applica un'unica normativa all’interno di essa. Vi è, così, maggiore mobilità nel mercato unico.
2020
2021-12-10
Corporate Governance models in Italian and European legislation
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/7330