Obiettivo: lo scopo di questo studio era quello di descrivere e confrontare le diverse esperienze vissute dagli infermieri di Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto, Bologna ed Acqui Terme impegnati nella cura di pazienti SARS COV 2 positivi, con il fine di cogliere eventuali nuovi bisogni nati dall’esperienza, ed elaborare soluzioni ai problemi individuati. Contesto: l’emergenza COVID-19 ha messo duramente alla prova il sistema sanitario: terapie intensive al collasso, turni massacranti, incertezze sui DPI e sui protocolli da applicare; paura, personale sanitario stremato. In letteratura esistono diversi studi che propongono soluzioni ai possibili problemi del personale sanitario durante la pandemia SARS COV 2, ciò che manca però è un’indagine sui bisogni percepiti dai professionisti sanitari, questi bisogni potrebbero differire da quelli ipotizzati. Disegno dello studio: è stato utilizzato un disegno qualitativo fenomenologico ermeneutico secondo Cohen. Materiali e metodi: per questo studio è stata condotta un’indagine qualitativa fenomenologica secondo la prospettiva ermeneutica di Cohen. Sono state condotte interviste semi-strutturate individuali con 17 infermieri che lavorano o hanno lavorato con pazienti COVID-19. Sono stati intervistati rispettivamente: 8 infermieri per l’ospedale “Mazzoni” di Ascoli Piceno (reparto: “U.O. Pronto Soccorso-Murg”; “U.O. Anestesia-Rianimazione”; “Blocco operatorio”; “U.O Chirurgia-Urologia”); 3 infermieri per l’ospedale “Madonna del soccorso” di San Benedetto del Tronto (reparto: “U.O. Pneumo-Covid”; “U.O. Pronto Soccorso”) ; 1 infermieri per l’ospedale “Bellaria” di Bologna (reparto: ”U.O. Terapia Intensiva”); 5 infermieri per l’ospedale “Monsignor Giovanni Galliano” di Acqui Terme (reparto: “U.O. Terapia Intensiva”). Lo studio è stato condotto nel periodo compreso tra Marzo e Settembre 2021. Tutte le interviste condotte dal vivo o per via telematica sono state registrate in audio, trascritte alla lettera, studiate e approfondite. Una volta raggiunta la saturazione dei dati, per garantirne l’affidabilità, ai partecipanti è stato chiesto di confermare tutti i temi estratti. Nell’eventualità di incongruenze dei dati raccolti, è stato possibile ricontattare l’informatore per una seconda intervista. Vantaggi dello studio: è stato possibile studiare da vicino le esperienze ed i vissuti degli informatori, gli stessi sono stati coinvolti direttamente nella proposta di strategie di coping in risposta alla drammaticità dell’emergenza. Limiti dello studio: essendo stato condotto uno studio qualitativo fenomenologico non è stato possibile intervistare un campione numericamente elevato di informatori. Oltretutto, è stato irrealistico pensare di poter eliminare completamente i bias cognitivi in quanto si tratta di pregiudizi il più delle volte profondi e radicati nel pensiero umano. Tuttavia, si è cercato di ridurli il più possibile. Risultati: sono emersi tre temi principali e tredici sottocategorie. Discussioni: l’ipotesi di studio è stata confermata: i bisogni individuati in letteratura non erano completi, mancava il “bisogno di Stima”, rilevato nel presente studio. Ne consegue che le soluzioni individuate dalle precedenti ricerche, non apportassero un concreto miglioramento in senso olistico. Implicazioni per la gestione infermieristica: questo manoscritto fornisce ai manager infermieristici una comprensione delle esperienze personali e dei bisogni degli infermieri clinici nel loro lavoro, in particolar modo durante il periodo pandemico dato dal COVID-19. È utile per i manager infermieristici capire quelli che sono i bisogni degli infermieri, al fine di proporre soluzioni per prevenirli o, eventualmente, soddisfarli. Parole chiave: SARS COV 2; Infermieri; bisogni; disagio psicologico; burnout; fenomenologia; Piramide di Maslow
Rilevazione dei bisogni del personale infermieristico durante la pandemia Covid-19. Uno studio sperimentale.
GULLO, BEATRICE
2020/2021
Abstract
Obiettivo: lo scopo di questo studio era quello di descrivere e confrontare le diverse esperienze vissute dagli infermieri di Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto, Bologna ed Acqui Terme impegnati nella cura di pazienti SARS COV 2 positivi, con il fine di cogliere eventuali nuovi bisogni nati dall’esperienza, ed elaborare soluzioni ai problemi individuati. Contesto: l’emergenza COVID-19 ha messo duramente alla prova il sistema sanitario: terapie intensive al collasso, turni massacranti, incertezze sui DPI e sui protocolli da applicare; paura, personale sanitario stremato. In letteratura esistono diversi studi che propongono soluzioni ai possibili problemi del personale sanitario durante la pandemia SARS COV 2, ciò che manca però è un’indagine sui bisogni percepiti dai professionisti sanitari, questi bisogni potrebbero differire da quelli ipotizzati. Disegno dello studio: è stato utilizzato un disegno qualitativo fenomenologico ermeneutico secondo Cohen. Materiali e metodi: per questo studio è stata condotta un’indagine qualitativa fenomenologica secondo la prospettiva ermeneutica di Cohen. Sono state condotte interviste semi-strutturate individuali con 17 infermieri che lavorano o hanno lavorato con pazienti COVID-19. Sono stati intervistati rispettivamente: 8 infermieri per l’ospedale “Mazzoni” di Ascoli Piceno (reparto: “U.O. Pronto Soccorso-Murg”; “U.O. Anestesia-Rianimazione”; “Blocco operatorio”; “U.O Chirurgia-Urologia”); 3 infermieri per l’ospedale “Madonna del soccorso” di San Benedetto del Tronto (reparto: “U.O. Pneumo-Covid”; “U.O. Pronto Soccorso”) ; 1 infermieri per l’ospedale “Bellaria” di Bologna (reparto: ”U.O. Terapia Intensiva”); 5 infermieri per l’ospedale “Monsignor Giovanni Galliano” di Acqui Terme (reparto: “U.O. Terapia Intensiva”). Lo studio è stato condotto nel periodo compreso tra Marzo e Settembre 2021. Tutte le interviste condotte dal vivo o per via telematica sono state registrate in audio, trascritte alla lettera, studiate e approfondite. Una volta raggiunta la saturazione dei dati, per garantirne l’affidabilità, ai partecipanti è stato chiesto di confermare tutti i temi estratti. Nell’eventualità di incongruenze dei dati raccolti, è stato possibile ricontattare l’informatore per una seconda intervista. Vantaggi dello studio: è stato possibile studiare da vicino le esperienze ed i vissuti degli informatori, gli stessi sono stati coinvolti direttamente nella proposta di strategie di coping in risposta alla drammaticità dell’emergenza. Limiti dello studio: essendo stato condotto uno studio qualitativo fenomenologico non è stato possibile intervistare un campione numericamente elevato di informatori. Oltretutto, è stato irrealistico pensare di poter eliminare completamente i bias cognitivi in quanto si tratta di pregiudizi il più delle volte profondi e radicati nel pensiero umano. Tuttavia, si è cercato di ridurli il più possibile. Risultati: sono emersi tre temi principali e tredici sottocategorie. Discussioni: l’ipotesi di studio è stata confermata: i bisogni individuati in letteratura non erano completi, mancava il “bisogno di Stima”, rilevato nel presente studio. Ne consegue che le soluzioni individuate dalle precedenti ricerche, non apportassero un concreto miglioramento in senso olistico. Implicazioni per la gestione infermieristica: questo manoscritto fornisce ai manager infermieristici una comprensione delle esperienze personali e dei bisogni degli infermieri clinici nel loro lavoro, in particolar modo durante il periodo pandemico dato dal COVID-19. È utile per i manager infermieristici capire quelli che sono i bisogni degli infermieri, al fine di proporre soluzioni per prevenirli o, eventualmente, soddisfarli. Parole chiave: SARS COV 2; Infermieri; bisogni; disagio psicologico; burnout; fenomenologia; Piramide di MaslowFile | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Lo scopo di questo studio era quello di descrivere le diverse esperienze vissute dagli infermieri di Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto, Bologna ed Acqui Terme impegnati nella cura di pazienti SARS COV 2 positivi per esplorarne i bisogni emergenti.
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/747