Limitations placed on the use of copper compounds in agriculture according to the EU Regulation 1981/2018, due to copper negative effects on the environment and on the human health, have promoted the search for alternative solutions to protect vines from grapevine downy mildew (GDM). This work, developed within the PSR Marche project "Vitinnova", followed a double objective: (i) evaluate the effectiveness of innovative protection strategies against GDM infections, based on the use of chitosan on a commercial scale, applying the biopolymer alone or in association with low quantity of copper (alternating or combined treatments); (ii) verify the influence of these innovative GDM management strategies, on qualitative parameters of grapes, musts and wines produced; furthermore, also the level of copper contamination was investigated. Field trials were carried out in a vineyard established with the cv. Montepulciano, managed by "Terre Cortesi Moncaro Soc. Coop. Agr.”, and located in Angeli di Varano (AN), inside the production area of Rosso Conero; effectiveness of chitosan-based treatments was compared with both conventional farm application of copper and an untreated control. Analysis of qualitative parameters were carried out using Foss WineScann and HyperLab Smart instruments. Overall, the season was not favorable to the disease; nevertheless, statistically significant differences were highlighted between strategies regarding the McKinney Index of leaves infections: chitosan associated with copper ensured GDM protection levels similar to those obtained with conventional farm application of copper. Alternating or combined treatments, in addition to providing a good protection, also showed significant reductions in the residual amount of copper on the berries: the following significant reductions were recorded compared to the farm application: 66%, 67%, 54% and 33%, respectively, in the untreated control, in chitosan alone, in alternating treatments and finally in combined treatments; it should be highlighted that grapes treated alternately showed values not statistically different from those where copper was not applied at all. Finally, no significant differences were observed as regards the main qualitative parameters considered during the assessments conducted on musts and on wines produced with grapes from the experimental plots. These results suggest that chitosan does not negatively affect the quality of wine, confirming the biopolymer as a good alternative to copper for GDM management, even on a commercial scale.

Le limitazioni poste all’uso dei prodotti cuprici in agricoltura (Reg. UE 1981/2018), visti gli effetti negativi del rame sull’ambiente e sulla salute umana, hanno stimolato la ricerca di soluzioni alternative per la protezione antiperonosporica dei vigneti. Questa tesi, realizzata nell’ambito del progetto PSR Marche “Vitinnova”, ha avuto un duplice obiettivo: (i) valutare l’efficacia, nei confronti delle infezioni di peronospora su Montepulciano, di strategie di protezione innovative basate sull’impiego di chitosano a livello aziendale, utilizzandolo da solo o in associazione al rame (trattamenti alternati o combinati); (ii) verificare l’influenza delle strategie di protezione saggiate nei confronti dei parametri qualitativi di uve, mosti e vini prodotti, nonché il livello di contaminazione da rame. Le prove di campo sono state svolte in un vigneto gestito da “Terre Cortesi Moncaro Soc. Coop. Agr.” ed ubicato ad Angeli di Varano (AN), zona di produzione del Rosso Conero; l’efficacia dei trattamenti è stata confrontata sia con un testimone aziendale che con un testimone non trattato. Le analisi dei parametri qualitativi invece sono state condotte mediante la strumentazione Foss WineScann e HyperLab Smart. Nel complesso, l’annata non è stata favorevole alla malattia, tuttavia si sono evidenziate delle differenze statisticamente significative fra le varie strategie circa l’intensità media ponderata delle infezioni fogliari: il chitosano associato a basse quantità di rame ha garantito dei livelli di protezione paragonabili a quelli del testimone aziendale. I trattamenti con rame e chitosano alternati o combinati, oltre a garantire ottimi livelli di protezione, hanno anche permesso di ridurre significativamente la quantità di rame residuale sulle bacche all’arrivo in cantina: rispetto al testimone aziendale sono state registrate le riduzioni del 66%, 67%, 54% e 33% rispettivamente, nel testimone non trattato, nel chitosano da solo, nei trattamenti alternati ed infine nei trattamenti combinati. Le uve trattate in maniera alternata hanno mostrato dei valori statisticamente non diversi da quelle dove il rame non è stato somministrato affatto. Infine, non sono emerse delle differenze statisticamente significative importanti per quanto riguarda i parametri considerati nei rilievi condotti sui mosti e sui vini prodotti con le uve delle parcelle. Questi risultati suggeriscono che il chitosano, al contrario del rame, non influenzi negativamente la qualità del vino, confermando anche su scala commerciale la sua validità come sostanza alternativa al rame nella protezione antiperonosporica.

APPLICAZIONI DEL CHITOSANO COME ANTIPERONOSPORICO SU VARIETÀ MONTEPULCIANO: DAL VIGNETO ALLA CANTINA

CHIURCHIÙ, RICCARDO
2020/2021

Abstract

Limitations placed on the use of copper compounds in agriculture according to the EU Regulation 1981/2018, due to copper negative effects on the environment and on the human health, have promoted the search for alternative solutions to protect vines from grapevine downy mildew (GDM). This work, developed within the PSR Marche project "Vitinnova", followed a double objective: (i) evaluate the effectiveness of innovative protection strategies against GDM infections, based on the use of chitosan on a commercial scale, applying the biopolymer alone or in association with low quantity of copper (alternating or combined treatments); (ii) verify the influence of these innovative GDM management strategies, on qualitative parameters of grapes, musts and wines produced; furthermore, also the level of copper contamination was investigated. Field trials were carried out in a vineyard established with the cv. Montepulciano, managed by "Terre Cortesi Moncaro Soc. Coop. Agr.”, and located in Angeli di Varano (AN), inside the production area of Rosso Conero; effectiveness of chitosan-based treatments was compared with both conventional farm application of copper and an untreated control. Analysis of qualitative parameters were carried out using Foss WineScann and HyperLab Smart instruments. Overall, the season was not favorable to the disease; nevertheless, statistically significant differences were highlighted between strategies regarding the McKinney Index of leaves infections: chitosan associated with copper ensured GDM protection levels similar to those obtained with conventional farm application of copper. Alternating or combined treatments, in addition to providing a good protection, also showed significant reductions in the residual amount of copper on the berries: the following significant reductions were recorded compared to the farm application: 66%, 67%, 54% and 33%, respectively, in the untreated control, in chitosan alone, in alternating treatments and finally in combined treatments; it should be highlighted that grapes treated alternately showed values not statistically different from those where copper was not applied at all. Finally, no significant differences were observed as regards the main qualitative parameters considered during the assessments conducted on musts and on wines produced with grapes from the experimental plots. These results suggest that chitosan does not negatively affect the quality of wine, confirming the biopolymer as a good alternative to copper for GDM management, even on a commercial scale.
2020
2021-12-16
CHITOSAN APPLICATION TOWARD GRAPEVINE DOWNY MILDEW ON MONTEPULCIANO CULTIVAR: FROM THE FIELD TO THE WINERY
Le limitazioni poste all’uso dei prodotti cuprici in agricoltura (Reg. UE 1981/2018), visti gli effetti negativi del rame sull’ambiente e sulla salute umana, hanno stimolato la ricerca di soluzioni alternative per la protezione antiperonosporica dei vigneti. Questa tesi, realizzata nell’ambito del progetto PSR Marche “Vitinnova”, ha avuto un duplice obiettivo: (i) valutare l’efficacia, nei confronti delle infezioni di peronospora su Montepulciano, di strategie di protezione innovative basate sull’impiego di chitosano a livello aziendale, utilizzandolo da solo o in associazione al rame (trattamenti alternati o combinati); (ii) verificare l’influenza delle strategie di protezione saggiate nei confronti dei parametri qualitativi di uve, mosti e vini prodotti, nonché il livello di contaminazione da rame. Le prove di campo sono state svolte in un vigneto gestito da “Terre Cortesi Moncaro Soc. Coop. Agr.” ed ubicato ad Angeli di Varano (AN), zona di produzione del Rosso Conero; l’efficacia dei trattamenti è stata confrontata sia con un testimone aziendale che con un testimone non trattato. Le analisi dei parametri qualitativi invece sono state condotte mediante la strumentazione Foss WineScann e HyperLab Smart. Nel complesso, l’annata non è stata favorevole alla malattia, tuttavia si sono evidenziate delle differenze statisticamente significative fra le varie strategie circa l’intensità media ponderata delle infezioni fogliari: il chitosano associato a basse quantità di rame ha garantito dei livelli di protezione paragonabili a quelli del testimone aziendale. I trattamenti con rame e chitosano alternati o combinati, oltre a garantire ottimi livelli di protezione, hanno anche permesso di ridurre significativamente la quantità di rame residuale sulle bacche all’arrivo in cantina: rispetto al testimone aziendale sono state registrate le riduzioni del 66%, 67%, 54% e 33% rispettivamente, nel testimone non trattato, nel chitosano da solo, nei trattamenti alternati ed infine nei trattamenti combinati. Le uve trattate in maniera alternata hanno mostrato dei valori statisticamente non diversi da quelle dove il rame non è stato somministrato affatto. Infine, non sono emerse delle differenze statisticamente significative importanti per quanto riguarda i parametri considerati nei rilievi condotti sui mosti e sui vini prodotti con le uve delle parcelle. Questi risultati suggeriscono che il chitosano, al contrario del rame, non influenzi negativamente la qualità del vino, confermando anche su scala commerciale la sua validità come sostanza alternativa al rame nella protezione antiperonosporica.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/7523