Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte in Italia e nel mondo. Per questo è significativo identificare quelli che vengono considerati fattori di rischio relativi a questa classe di patologie. L’importanza del monitoraggio della cardiopatia ischemica è testimoniata dal numero quasi epidemico di persone che ne vengono colpite. Scopo di questa tesi è lo studio di un indice di rischio cardiaco in pazienti in cui viene simulata l’ischemia cardiaca. Il cuore è un organo indispensabile per la vita umana, pompando il sangue nei vasi, assicura nutrimento alle cellule di tutto il corpo e l’eliminazione delle sostanze di scarto. La sua attività meccanica di pompaggio del sangue è una riflessione di fenomeni elettrici cellulari. Essi sono misurabili mediante registrazioni elettrocardiografiche (ECG) di superficie, permettendo di valutare anomalie nella propagazione dei segnali elettrici del cuore. Una tra queste anomalie è rappresentata dall’alternanza elettrocardiografica (ECGA, electrocardiographic alternans). Essa consiste in una variazione dell’ordine di microvolt (µV), dell’ampiezza di una o più onde costituenti il tracciato, onda P (PWA, P wave alternans), complesso QRS (QRSA, QRS alternans) o onda T (TWA, T wave alternans), tra una contrazione cardiaca e la successiva, secondo un pattern di tipo ABABAB. Oltre a variazioni di ampiezza, possono verificarsi variazioni in termini di forma o polarità. La cardiopatia ischemica è una patologia che colpisce le coronarie, è una sindrome clinica caratterizzata da uno squilibrio tra l’apporto ematico nel tessuto miocardico e il fabbisogno di ossigeno da parte del tessuto stesso, determinante situazioni di ischemia o ipossia. L’alternanza elettrocardiografica si è dimostrata essere un indice di rischio cardiaco. Tuttavia, la maggior parte degli studi in letteratura si focalizzano sullo studio della TWA. In questo caso, utilizzando il metodo dell’Enhanced Adaptive Matched Filter (EAMF), l’attenzione si è estesa anche all’onda P e al complesso QRS. La valutazione dell’alternanza elettrocardiografica è stata effettuata sui dati presenti nel database STAFF III, acquisiti su dei soggetti reali in cui l’ischemia è stata simulata mediante il gonfiamento di un palloncino, occludendo alcune tra le maggiori arterie coronariche. Sono state valutate le ampiezze dell’alternanza in diverse condizioni di registrazione del segnale elettrocardiografico per le 9 derivazioni, le 3 fondamentali e le 6 aumentate. Le registrazioni sono state effettuate prima, durante e dopo il gonfiamento del palloncino, per un totale di un massimo di 7 acquisizioni per soggetto e un minimo di 2. Dai 104 soggetti di partenza la valutazione si è ridotta ai 41 soggetti che presentavano finestre di registrazione ECG idonee per l’analisi. Essa ha mostrato un aumento delle ampiezze dell’alternanza in corrispondenza del gonfiamento del palloncino, passando da ampiezze della PWA di circa 1 µV prima del gonfiamento a 5 µV nella condizione di registrazione immediatamente successiva al gonfiamento. L’ampiezza della QRSA passa da 2 µV a 6 µV, infine l’ampiezza del TWA passa da 5 µV a 7 µV. Evidenziando come in condizioni di stress del muscolo cardiaco l’ampiezza dell’ECGA aumenti, e che, quindi, l’incremento dei valori di alternanza sia espressione di un maggiore rischio cardiovascolare, che permane anche al termine dell’evento ischemico.

Alternanza elettrocardiografica in soggetti ischemici

DELL'ORLETTA, ALESSANDRO
2020/2021

Abstract

Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte in Italia e nel mondo. Per questo è significativo identificare quelli che vengono considerati fattori di rischio relativi a questa classe di patologie. L’importanza del monitoraggio della cardiopatia ischemica è testimoniata dal numero quasi epidemico di persone che ne vengono colpite. Scopo di questa tesi è lo studio di un indice di rischio cardiaco in pazienti in cui viene simulata l’ischemia cardiaca. Il cuore è un organo indispensabile per la vita umana, pompando il sangue nei vasi, assicura nutrimento alle cellule di tutto il corpo e l’eliminazione delle sostanze di scarto. La sua attività meccanica di pompaggio del sangue è una riflessione di fenomeni elettrici cellulari. Essi sono misurabili mediante registrazioni elettrocardiografiche (ECG) di superficie, permettendo di valutare anomalie nella propagazione dei segnali elettrici del cuore. Una tra queste anomalie è rappresentata dall’alternanza elettrocardiografica (ECGA, electrocardiographic alternans). Essa consiste in una variazione dell’ordine di microvolt (µV), dell’ampiezza di una o più onde costituenti il tracciato, onda P (PWA, P wave alternans), complesso QRS (QRSA, QRS alternans) o onda T (TWA, T wave alternans), tra una contrazione cardiaca e la successiva, secondo un pattern di tipo ABABAB. Oltre a variazioni di ampiezza, possono verificarsi variazioni in termini di forma o polarità. La cardiopatia ischemica è una patologia che colpisce le coronarie, è una sindrome clinica caratterizzata da uno squilibrio tra l’apporto ematico nel tessuto miocardico e il fabbisogno di ossigeno da parte del tessuto stesso, determinante situazioni di ischemia o ipossia. L’alternanza elettrocardiografica si è dimostrata essere un indice di rischio cardiaco. Tuttavia, la maggior parte degli studi in letteratura si focalizzano sullo studio della TWA. In questo caso, utilizzando il metodo dell’Enhanced Adaptive Matched Filter (EAMF), l’attenzione si è estesa anche all’onda P e al complesso QRS. La valutazione dell’alternanza elettrocardiografica è stata effettuata sui dati presenti nel database STAFF III, acquisiti su dei soggetti reali in cui l’ischemia è stata simulata mediante il gonfiamento di un palloncino, occludendo alcune tra le maggiori arterie coronariche. Sono state valutate le ampiezze dell’alternanza in diverse condizioni di registrazione del segnale elettrocardiografico per le 9 derivazioni, le 3 fondamentali e le 6 aumentate. Le registrazioni sono state effettuate prima, durante e dopo il gonfiamento del palloncino, per un totale di un massimo di 7 acquisizioni per soggetto e un minimo di 2. Dai 104 soggetti di partenza la valutazione si è ridotta ai 41 soggetti che presentavano finestre di registrazione ECG idonee per l’analisi. Essa ha mostrato un aumento delle ampiezze dell’alternanza in corrispondenza del gonfiamento del palloncino, passando da ampiezze della PWA di circa 1 µV prima del gonfiamento a 5 µV nella condizione di registrazione immediatamente successiva al gonfiamento. L’ampiezza della QRSA passa da 2 µV a 6 µV, infine l’ampiezza del TWA passa da 5 µV a 7 µV. Evidenziando come in condizioni di stress del muscolo cardiaco l’ampiezza dell’ECGA aumenti, e che, quindi, l’incremento dei valori di alternanza sia espressione di un maggiore rischio cardiovascolare, che permane anche al termine dell’evento ischemico.
2020
2022-02-24
Electrocardiographic alternans in ischemic subjects
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Documento di tesi.pdf

embargo fino al 23/02/2025

Dimensione 1.28 MB
Formato Adobe PDF
1.28 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/8093