Nel corso degli ultimi anni innumerevoli studi hanno avuto interesse nella ricerca di metodi alternativi e meno invasivi per la somministrazione di insulina nei pazienti affetti da diabete. L’utilizzo di insulina somministrata per via inalatoria permette di rendere l’assunzione del farmaco meno invasiva, rispetto al tradizionale metodo di somministrazione per via endovenosa o sottocutanea. I pazienti a cui è diagnosticato diabete di tipo 1 o di tipo 2, devono monitorare il valore glicemico e se necessario assumere insulina per ritornare ad un valore di glicemia normale. L’analisi dell’insulina somministrata per via inalatoria è svolta tramite la discussione di tre modelli farmacocinetici/farmacodinamici presenti in letteratura, due modelli sono stati ricavati tramite clamp euglicemico e un modello in silico. Nel primo studio, tramite lo studio di clamp euglicemico svolto su pazienti sani e pazienti con diabete di tipo 1, a cui è stata somministrata insulina inalata e insulina per via sottocutanea, stimando la velocità di infusione del glucosio è stato confermato che l’insulina inalata ha un’azione paragonabile all’insulina ad azione rapida sottocutanea. Nel secondo studio è stato analizzato un modello matematico che descrive il comportamento dose-risposta dell’organismo tramite uno studio di clamp euglicemico, a seguito di somministrazione di insulina inalata e insulina per via sottocutanea. In questo modo è possibile osservare il completo effetto farmacodinamico dell’insulina nell’organismo, in un intervallo di osservazione di circa 20 ore. Nel terzo studio, un modello in silico permette di analizzare gli effetti dell’insulina inalata somministrata in dosi variabili su una popolazione diversificata, in modo da capire il giusto dosaggio e la tempistica corretta di somministrazione, per ottenere la concentrazione massima di insulina a livello plasmatico contemporaneamente alla variazione del livello glicemico durante un pasto. Non sono stati riscontrati effetti collaterali gravi in pazienti senza particolari patologie sottoposti a trattamento con insulina inalata, dimostrato, è stato dimostrato che l’assorbimento di insulina a livello polmonare non provoca danni non reversibili all’apparato respiratorio

Modelli farmacocinetici e farmacodinamici per l'insulina inalata

SEQUENZA, MONICA
2020/2021

Abstract

Nel corso degli ultimi anni innumerevoli studi hanno avuto interesse nella ricerca di metodi alternativi e meno invasivi per la somministrazione di insulina nei pazienti affetti da diabete. L’utilizzo di insulina somministrata per via inalatoria permette di rendere l’assunzione del farmaco meno invasiva, rispetto al tradizionale metodo di somministrazione per via endovenosa o sottocutanea. I pazienti a cui è diagnosticato diabete di tipo 1 o di tipo 2, devono monitorare il valore glicemico e se necessario assumere insulina per ritornare ad un valore di glicemia normale. L’analisi dell’insulina somministrata per via inalatoria è svolta tramite la discussione di tre modelli farmacocinetici/farmacodinamici presenti in letteratura, due modelli sono stati ricavati tramite clamp euglicemico e un modello in silico. Nel primo studio, tramite lo studio di clamp euglicemico svolto su pazienti sani e pazienti con diabete di tipo 1, a cui è stata somministrata insulina inalata e insulina per via sottocutanea, stimando la velocità di infusione del glucosio è stato confermato che l’insulina inalata ha un’azione paragonabile all’insulina ad azione rapida sottocutanea. Nel secondo studio è stato analizzato un modello matematico che descrive il comportamento dose-risposta dell’organismo tramite uno studio di clamp euglicemico, a seguito di somministrazione di insulina inalata e insulina per via sottocutanea. In questo modo è possibile osservare il completo effetto farmacodinamico dell’insulina nell’organismo, in un intervallo di osservazione di circa 20 ore. Nel terzo studio, un modello in silico permette di analizzare gli effetti dell’insulina inalata somministrata in dosi variabili su una popolazione diversificata, in modo da capire il giusto dosaggio e la tempistica corretta di somministrazione, per ottenere la concentrazione massima di insulina a livello plasmatico contemporaneamente alla variazione del livello glicemico durante un pasto. Non sono stati riscontrati effetti collaterali gravi in pazienti senza particolari patologie sottoposti a trattamento con insulina inalata, dimostrato, è stato dimostrato che l’assorbimento di insulina a livello polmonare non provoca danni non reversibili all’apparato respiratorio
2020
2022-02-24
Pharmacokinetic and pharmacodynamic models for inhaled insulin
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