BACKGROUND: La pressione della cuffia del tubo endotracheale deve essere mantenuta entro un range terapeutico per evitare problemi dovuti ad un’insufflazione inadeguata. Si possono presentare complicanze sia nel caso di sovra-gonfiaggio, che nel caso di sotto-gonfiaggio, tra cui estubazioni, polmoniti ab ingestis, polmonite associata a ventilazione meccanica (VAP), volumi di ventilazione inadeguati, decubiti e danni ischemici tracheali. Pertanto, è bene individuare quali sono le condizioni e le azioni che possono modificare il valore pressori della cuffia, così da prevenire gli effetti avversi. OBIETTIVI: Revisionare la letteratura presente per indagare sulla correlazione tra la variazione pressoria della cuffia del tubo endotracheale e le procedure infermieristiche o i cambi di posizione in pazienti adulti intubati; individuare quali di queste possono determinare una variazione, individuare le possibili complicanze ed eventuali strategie per ovviarne. MAATERIALI E METODI: La ricerca e la raccolta degli articoli scientifici è stata effettuata utilizzando le principali banche dati online (PUBMED, WEB OF SCIENCE, COCHRANE). La revisione della letteratura ha coinvolto 10 articoli pubblicati dall’anno 2012 al 2022. Dal quesito di ricerca sono state estrapolate parole chiave come: Endotracheal Cuff Pressure, Changes Pressure, Nursing, Position. RISULTATI: Dalla revisione effettuata, è emerso che diverse procedure infermieristiche e cambi di posizione determinano variazioni pressorie della cuffia del tubo endotracheale. L’igiene orale ed il bagno a letto determinano decrementi pressori ma non statisticamente significativi, l’aspirazione e l’inalazione di atomizzazione sono responsabili di un decremento significativo, così come la modifica dell’inclinazione della testata del letto a 0° e 30°; la pronazione, i movimenti della testa (in particolare la flessione) causano invece incremento della pressione della cuffia. Infine, anche il monitoraggio manuale intermittente determina un notevole calo pressorio. CONCLUSIONI: La pressione di gonfiaggio della cuffia del tubo endotracheale può essere modificata da molteplici aspetti, tra cui diverse procedure infermieristiche ed anche cambi di posizione dei pazienti. Il monitoraggio pressorio continuo della cuffia, quindi, è un aspetto essenziale per individuare i valori pressori errati, e diminuire così le possibili complicanze correlate.
VARIAZIONE PRESSORIA DELLA CUFFIA DEL TUBO ENDOTRACHEALE DURANTE IL CARING: L'IMPORTANZA DEL MONITORAGGIO CONTINUO. Revisione della letteratura.
MARCHEGIANI, CAMILLA
2020/2021
Abstract
BACKGROUND: La pressione della cuffia del tubo endotracheale deve essere mantenuta entro un range terapeutico per evitare problemi dovuti ad un’insufflazione inadeguata. Si possono presentare complicanze sia nel caso di sovra-gonfiaggio, che nel caso di sotto-gonfiaggio, tra cui estubazioni, polmoniti ab ingestis, polmonite associata a ventilazione meccanica (VAP), volumi di ventilazione inadeguati, decubiti e danni ischemici tracheali. Pertanto, è bene individuare quali sono le condizioni e le azioni che possono modificare il valore pressori della cuffia, così da prevenire gli effetti avversi. OBIETTIVI: Revisionare la letteratura presente per indagare sulla correlazione tra la variazione pressoria della cuffia del tubo endotracheale e le procedure infermieristiche o i cambi di posizione in pazienti adulti intubati; individuare quali di queste possono determinare una variazione, individuare le possibili complicanze ed eventuali strategie per ovviarne. MAATERIALI E METODI: La ricerca e la raccolta degli articoli scientifici è stata effettuata utilizzando le principali banche dati online (PUBMED, WEB OF SCIENCE, COCHRANE). La revisione della letteratura ha coinvolto 10 articoli pubblicati dall’anno 2012 al 2022. Dal quesito di ricerca sono state estrapolate parole chiave come: Endotracheal Cuff Pressure, Changes Pressure, Nursing, Position. RISULTATI: Dalla revisione effettuata, è emerso che diverse procedure infermieristiche e cambi di posizione determinano variazioni pressorie della cuffia del tubo endotracheale. L’igiene orale ed il bagno a letto determinano decrementi pressori ma non statisticamente significativi, l’aspirazione e l’inalazione di atomizzazione sono responsabili di un decremento significativo, così come la modifica dell’inclinazione della testata del letto a 0° e 30°; la pronazione, i movimenti della testa (in particolare la flessione) causano invece incremento della pressione della cuffia. Infine, anche il monitoraggio manuale intermittente determina un notevole calo pressorio. CONCLUSIONI: La pressione di gonfiaggio della cuffia del tubo endotracheale può essere modificata da molteplici aspetti, tra cui diverse procedure infermieristiche ed anche cambi di posizione dei pazienti. Il monitoraggio pressorio continuo della cuffia, quindi, è un aspetto essenziale per individuare i valori pressori errati, e diminuire così le possibili complicanze correlate.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/8670