Abstract Introduction Dementias include a set of pathologies (Alzheimer's dementia, vascular dementia, frontotemporal dementia, Lewy body dementia, etc.) that have a significant impact in socio-health terms both because an increasing number of families are dramatically involved in them, and because they require a qualified integrated network of health and social assistance services. Furthermore, dementias represent one of the major causes of disability in the general population. The progressive aging of the general population, both in Western countries and in developing countries, makes these diseases an increasingly important problem in terms of public health. In trying to slow down and improve the course of the disease, two approaches that are applicable and do not exclude each other come to our aid: pharmacological and non-pharmacological. The goal of this paper is to deepen the knowledge of innovative non-pharmacological approaches and at the same time evaluate their effectiveness in promoting recovery and maintenance of residual functions and activities in these subjects. In particular, this project analyzes the Montessori method as a tool to improve and relearn new behaviors and take advantage of non-pharmacological treatments, recovering dignity and "normality" despite the disease. Materials and methods The data was collected by reviewing the literature through the search for scientific articles on accredited pumed databases and subsequently examined by means of their critical reading. Consultation of texts referring to the use of the Montessori method in people suffering from dementia such as "Living with Alzheimer's". To perfect the research, telephone contacts were made with Dr. Garulli, Montessori educator, trainer of educators and teachers, promoter of Montessori for Alzheimer's. Conclusions The analyzed studies were conducted in residential structures and also in the home setting. If good results are achieved, the introduction of the Montessori method on a large scale could be encouraged, in order to increase the quality of life of people with dementia and their caregivers. Keywords Montessori method, dementia, Alzheimer's,

Abstract Introduzione Le demenze comprendono un insieme di patologie (demenza di Alzheimer, demenza vascolare, frontotemporale, a corpi di Lewy, ecc.) che hanno un impatto notevole in termini socio-sanitari sia perché un sempre maggior numero di famiglie ne sono drammaticamente coinvolte, sia perché richiedono una qualificata rete integrata di servizi sanitari e socio-assistenziali. Le demenze, inoltre, rappresentano una delle maggiori cause di disabilità nella popolazione generale. Il progressivo invecchiamento della popolazione generale, sia nei Paesi occidentali che in quelli in via di sviluppo, fa ritenere queste patologie un problema sempre più rilevante in termini di sanità pubblica. Nel cercare di rallentare e migliorare il decorso della malattia, entrano in nostro soccorso, due approcci applicabili e non escludenti l’un l’altro: quello farmacologico e non farmacologico. L’obbiettivo di questo elaborato è approfondire la conoscenza di approcci non farmacologici innovativi e al contempo valutare l’efficacia degli stessi nel favorire un recupero e un mantenimento di funzioni e attività residue in questi soggetti. In particolare, questo progetto analizza il metodo Montessori come strumento per migliorare e reimparare nuovi comportamenti e trarre vantaggi da trattamenti non farmacologici recuperando dignità e “normalità” nonostante la malattia. Materiali e metodi I dati sono stati raccolti facendo una revisione della letteratura attraverso la ricerca di articoli scientifici sulle banche dati pumed accreditate e successivamente esaminati per mezzo di una loro lettura critica. Consultazione di testi riferiti all’impiego del metodo Montessori in soggetti affetti da demenza come “Vivere con l’Alzheimer”. Per perfezionare la ricerca sono stati intrapresi contatti telefonici con la Dott.ssa Garulli educatrice montessoriana, formatrice di educatori e insegnanti, promotrice di Montessori per l'Alzheimer. Conclusioni Gli studi analizzati sono stati condotti in strutture residenziali e anche in ambito domiciliare. Qualora si dovessero avere buoni risultati, si potrebbe favorire l’introduzione del metodo montessoriano su vasta scala, al fine di aumentare la qualità della vita delle persone affette da demenza e dei loro caregivers. Keywords metodo Montessori, demenza, Alzheimer,

MONTESSORI E ALZHEIMER: UNA NUOVA VISIONE DEL METODO PEDAGOGICO PER RESTITUIRE AUTONOMIA E DIGNITA' AL PAZIENTE CON DEMENZA

VALERI, VERONICA
2020/2021

Abstract

Abstract Introduction Dementias include a set of pathologies (Alzheimer's dementia, vascular dementia, frontotemporal dementia, Lewy body dementia, etc.) that have a significant impact in socio-health terms both because an increasing number of families are dramatically involved in them, and because they require a qualified integrated network of health and social assistance services. Furthermore, dementias represent one of the major causes of disability in the general population. The progressive aging of the general population, both in Western countries and in developing countries, makes these diseases an increasingly important problem in terms of public health. In trying to slow down and improve the course of the disease, two approaches that are applicable and do not exclude each other come to our aid: pharmacological and non-pharmacological. The goal of this paper is to deepen the knowledge of innovative non-pharmacological approaches and at the same time evaluate their effectiveness in promoting recovery and maintenance of residual functions and activities in these subjects. In particular, this project analyzes the Montessori method as a tool to improve and relearn new behaviors and take advantage of non-pharmacological treatments, recovering dignity and "normality" despite the disease. Materials and methods The data was collected by reviewing the literature through the search for scientific articles on accredited pumed databases and subsequently examined by means of their critical reading. Consultation of texts referring to the use of the Montessori method in people suffering from dementia such as "Living with Alzheimer's". To perfect the research, telephone contacts were made with Dr. Garulli, Montessori educator, trainer of educators and teachers, promoter of Montessori for Alzheimer's. Conclusions The analyzed studies were conducted in residential structures and also in the home setting. If good results are achieved, the introduction of the Montessori method on a large scale could be encouraged, in order to increase the quality of life of people with dementia and their caregivers. Keywords Montessori method, dementia, Alzheimer's,
2020
2022-04-27
MONTESSORI AND ALZHEIMER: A NEW VISION OF THE PEDAGOGICAL METHOD TO RETURN AUTONOMY AND DIGNITY TO THE PATIENT WITH DEMENTIA
Abstract Introduzione Le demenze comprendono un insieme di patologie (demenza di Alzheimer, demenza vascolare, frontotemporale, a corpi di Lewy, ecc.) che hanno un impatto notevole in termini socio-sanitari sia perché un sempre maggior numero di famiglie ne sono drammaticamente coinvolte, sia perché richiedono una qualificata rete integrata di servizi sanitari e socio-assistenziali. Le demenze, inoltre, rappresentano una delle maggiori cause di disabilità nella popolazione generale. Il progressivo invecchiamento della popolazione generale, sia nei Paesi occidentali che in quelli in via di sviluppo, fa ritenere queste patologie un problema sempre più rilevante in termini di sanità pubblica. Nel cercare di rallentare e migliorare il decorso della malattia, entrano in nostro soccorso, due approcci applicabili e non escludenti l’un l’altro: quello farmacologico e non farmacologico. L’obbiettivo di questo elaborato è approfondire la conoscenza di approcci non farmacologici innovativi e al contempo valutare l’efficacia degli stessi nel favorire un recupero e un mantenimento di funzioni e attività residue in questi soggetti. In particolare, questo progetto analizza il metodo Montessori come strumento per migliorare e reimparare nuovi comportamenti e trarre vantaggi da trattamenti non farmacologici recuperando dignità e “normalità” nonostante la malattia. Materiali e metodi I dati sono stati raccolti facendo una revisione della letteratura attraverso la ricerca di articoli scientifici sulle banche dati pumed accreditate e successivamente esaminati per mezzo di una loro lettura critica. Consultazione di testi riferiti all’impiego del metodo Montessori in soggetti affetti da demenza come “Vivere con l’Alzheimer”. Per perfezionare la ricerca sono stati intrapresi contatti telefonici con la Dott.ssa Garulli educatrice montessoriana, formatrice di educatori e insegnanti, promotrice di Montessori per l'Alzheimer. Conclusioni Gli studi analizzati sono stati condotti in strutture residenziali e anche in ambito domiciliare. Qualora si dovessero avere buoni risultati, si potrebbe favorire l’introduzione del metodo montessoriano su vasta scala, al fine di aumentare la qualità della vita delle persone affette da demenza e dei loro caregivers. Keywords metodo Montessori, demenza, Alzheimer,
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Descrizione: Ho deciso di trattare il metodo Montessori in relazione al paziente affetto da Alzheimer e demenza come utile strumento di cura e sostegno alla persona affetta da questa patologia
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