Un gran numero di organismi sono esposti a micro e nanoplastiche, composti sintetici organici rispettivamente di 1- 5000 μm e 0.1 μm. La loro origine è sia oceanica, quando sono riversate direttamente nell’acqua, che terrestre, quando entrano negli oceani attraverso l’aria, il suolo e l’acqua. Il loro moto può essere orizzontale o verticale. Le microplastiche sono state trovate in acqua, sedimenti e campioni di animali prelevati dagli oceani e dalle spiagge di tutto il mondo. Facilitati dalle loro piccole dimensioni, MP e NP possono entrare e trasferirsi nell’ecosistema marino, nella rete alimentare e persino all’interno di organi e tessuti di animali. Proprio per questo motivo sono diventati una grande minaccia per la salute dell’ecosistema marino e possono causare danni attraverso tossicità fisiche, chimiche e biologiche a diversi organi, tra cui il sistema circolatorio, il cervello e il fegato. A differenza delle mesoplastiche, MP e NP su scala micro e nanometrica sono molto più facili da disperdere e sono anche vettori inquinanti e assorbenti molto efficaci. Le metodologie di analisi e l’abbondanza delle unità di MP e NP devono essere ancora standardizzati; di conseguenza i dati raccolti possono essere confrontati solo su base relativa. L’elevata resistenza dei polimeri sintetici alle influenze ambientali porta ad una degradazione a lunghi tempi di permanenza. I processi più importanti possono essere suddivisi in: degradazione fisica e chimica, fotodegradazione, biodegradazione da parte degli organismi.
Micro- e nano- plastica nell’ecosistema marino: fonte, distribuzione e minacce
SQUADRONI, REBECCA
2020/2021
Abstract
Un gran numero di organismi sono esposti a micro e nanoplastiche, composti sintetici organici rispettivamente di 1- 5000 μm e 0.1 μm. La loro origine è sia oceanica, quando sono riversate direttamente nell’acqua, che terrestre, quando entrano negli oceani attraverso l’aria, il suolo e l’acqua. Il loro moto può essere orizzontale o verticale. Le microplastiche sono state trovate in acqua, sedimenti e campioni di animali prelevati dagli oceani e dalle spiagge di tutto il mondo. Facilitati dalle loro piccole dimensioni, MP e NP possono entrare e trasferirsi nell’ecosistema marino, nella rete alimentare e persino all’interno di organi e tessuti di animali. Proprio per questo motivo sono diventati una grande minaccia per la salute dell’ecosistema marino e possono causare danni attraverso tossicità fisiche, chimiche e biologiche a diversi organi, tra cui il sistema circolatorio, il cervello e il fegato. A differenza delle mesoplastiche, MP e NP su scala micro e nanometrica sono molto più facili da disperdere e sono anche vettori inquinanti e assorbenti molto efficaci. Le metodologie di analisi e l’abbondanza delle unità di MP e NP devono essere ancora standardizzati; di conseguenza i dati raccolti possono essere confrontati solo su base relativa. L’elevata resistenza dei polimeri sintetici alle influenze ambientali porta ad una degradazione a lunghi tempi di permanenza. I processi più importanti possono essere suddivisi in: degradazione fisica e chimica, fotodegradazione, biodegradazione da parte degli organismi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/878