Le simbiosi che coinvolgono attinie-paguri (AHC) e attinie-gasteropodi (AG) sono due esempi di rapporti mutualistici in cui due partner ottengono reciproci benefici. Nel caso del rapporto AHC, l’attinia ottiene nutrimento dagli scarti del paguro, un substrato idoneo e la mobilità, che gli consente di “fuggire” da condizioni ambientali sfavorevoli; il paguro in cambio riceve protezione grazie alle cnidocisti dell’attinia, la quale favorisce anche il suo camuffamento. In particolare, tre famiglie di attinie presentano casi di associazione AHC: Hormathiidae (con i generi Calliactis e Paracalliactis), Sagartiidae (con i generi Verrillactis e Carcinactis) e Actiniidae (con il genere Stylobates). Le attinie simbionti di gasteropodi, invece, appartengono a generi molto distanti evolutivamente, indicando che probabilmente questo comportamento si è evoluto più volte (almeno sei) indipendentemente. Per dare inizio a questo tipo di interazioni è necessaria la collaborazione di entrambi i partner, e ciò è particolarmente vero per le simbiosi AHC. In queste ultime, infatti, il paguro sceglie attivamente la specie di attinia con la quale associarsi tramite una stimolazione meccanica; in caso l’attinia risponda positivamente, staccherà il proprio disco pedale dal substrato e si posizionerà sulla conchiglia occupata dal paguro. Come per altri tipi di simbiosi, anche qui si osservano specializzazioni morfologiche ed etologiche; un esempio è la capacità che hanno alcune attinie di secernere uno spesso strato di chitina, chiamato carcinoecio, che va ad allargare lo spazio abitabile della conchiglia, talvolta sostituendola interamente. Sebbene non si conoscano con precisione le possibili tappe evolutive delle simbiosi AHC, esse sembrerebbero essersi evolute in maniera indipendente, mostrando al contempo una convergenza di alcuni tipi di comportamenti e di adattamenti morfologici.

ATTINIE IN SIMBIOSI CON PAGURI E GASTEROPODI: NUOVE INFORMAZIONI SU QUESTE ASSOCIAZIONI

PIANA, LEONARDO
2020/2021

Abstract

Le simbiosi che coinvolgono attinie-paguri (AHC) e attinie-gasteropodi (AG) sono due esempi di rapporti mutualistici in cui due partner ottengono reciproci benefici. Nel caso del rapporto AHC, l’attinia ottiene nutrimento dagli scarti del paguro, un substrato idoneo e la mobilità, che gli consente di “fuggire” da condizioni ambientali sfavorevoli; il paguro in cambio riceve protezione grazie alle cnidocisti dell’attinia, la quale favorisce anche il suo camuffamento. In particolare, tre famiglie di attinie presentano casi di associazione AHC: Hormathiidae (con i generi Calliactis e Paracalliactis), Sagartiidae (con i generi Verrillactis e Carcinactis) e Actiniidae (con il genere Stylobates). Le attinie simbionti di gasteropodi, invece, appartengono a generi molto distanti evolutivamente, indicando che probabilmente questo comportamento si è evoluto più volte (almeno sei) indipendentemente. Per dare inizio a questo tipo di interazioni è necessaria la collaborazione di entrambi i partner, e ciò è particolarmente vero per le simbiosi AHC. In queste ultime, infatti, il paguro sceglie attivamente la specie di attinia con la quale associarsi tramite una stimolazione meccanica; in caso l’attinia risponda positivamente, staccherà il proprio disco pedale dal substrato e si posizionerà sulla conchiglia occupata dal paguro. Come per altri tipi di simbiosi, anche qui si osservano specializzazioni morfologiche ed etologiche; un esempio è la capacità che hanno alcune attinie di secernere uno spesso strato di chitina, chiamato carcinoecio, che va ad allargare lo spazio abitabile della conchiglia, talvolta sostituendola interamente. Sebbene non si conoscano con precisione le possibili tappe evolutive delle simbiosi AHC, esse sembrerebbero essersi evolute in maniera indipendente, mostrando al contempo una convergenza di alcuni tipi di comportamenti e di adattamenti morfologici.
2020
2022-05-25
SEA ANEMONES SYMBIOTIC WITH HERMIT CRABS AND GASTROPODS: NEW INSIGHTS INTO THESE ASSOCIATIONS
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