Anche se a fine dicembre 2019 e inizio gennaio 2020 si pensava ai propositi per l’anno nuovo e si era del tutto inconsapevoli dell’emergenza sanitaria che si sarebbe venuta a costituire, un nuovo virus altamente contagioso e completamente sconosciuto al sistema immunitario aveva iniziato a circolare in una regione isolata del globo. Non si immaginava che questo virus all’apparenza così lontano avrebbe potuto proliferarsi e causare tanti problemi a livello individuale e collettivo, per la salute, per i sistemi sanitari ed economici. Ma in poco più di due mesi lo scenario globale è mutato radicalmente andando a soddisfare le imminenti esigenze e rielaborando le priorità e modi di agire che sembravano indiscutibili. Oltre all’elevato bilancio di vite umane e all’impatto sulla quotidianità della vita sociale, lo shock provocato dalla pandemia è stato considerevole anche dal punto di vista economico per l’Italia. La manifattura, che è stata da sempre considerata uno dei fattori più rilevanti per la crescita del Paese ha risentito anch’essa dell’impatto della pandemia a causa non solo dei provvedimenti restrittivi imposti dal Governo, ma dovuti anche alla variazione di domanda e offerta. I dipendenti a causa del Covid sono sati costretti a lavorare in un ambiente completamente diverso da quello precedente portando all’introduzione del concetto di lavoro virtuale e distanziamento sociale. Tali cambiamenti hanno avuto delle ripercussioni sui lavoratori anche dal punto di vista motivazionale aumentando lo stress e rendendo più difficile l’istaurazione di un rapporto tra colleghi. Le aziende sono state costrette ad adottare misure straordinarie per proteggere da un lato i loro dipendenti e dall’altro garantire la continuità delle attività lavorative. Alcune imprese hanno subito un arresto del lavoro per mancanza di materie prime e dei dipendenti. Altre imprese invece hanno dovuto far fronte ad un aumento esponenziale della domanda e quindi a dover riorganizzare l’intera attività produttiva. Gli effetti del Covid-19 sono notevoli, ma non sono tutti negativi. La pandemia, infatti ha agito da amplificatore per la trasformazione digitale delle aziende, andando a modificare la mentalità delle imprese stesse facendo in modo che le soluzioni dell’industria 4.0 divenissero una condizione imprescindibile per la nuova normalità.
Industry 4.0 e Resilienza: studio delle dinamiche durante la pandemia di COVID-19
LUCIANI, AURORA
2020/2021
Abstract
Anche se a fine dicembre 2019 e inizio gennaio 2020 si pensava ai propositi per l’anno nuovo e si era del tutto inconsapevoli dell’emergenza sanitaria che si sarebbe venuta a costituire, un nuovo virus altamente contagioso e completamente sconosciuto al sistema immunitario aveva iniziato a circolare in una regione isolata del globo. Non si immaginava che questo virus all’apparenza così lontano avrebbe potuto proliferarsi e causare tanti problemi a livello individuale e collettivo, per la salute, per i sistemi sanitari ed economici. Ma in poco più di due mesi lo scenario globale è mutato radicalmente andando a soddisfare le imminenti esigenze e rielaborando le priorità e modi di agire che sembravano indiscutibili. Oltre all’elevato bilancio di vite umane e all’impatto sulla quotidianità della vita sociale, lo shock provocato dalla pandemia è stato considerevole anche dal punto di vista economico per l’Italia. La manifattura, che è stata da sempre considerata uno dei fattori più rilevanti per la crescita del Paese ha risentito anch’essa dell’impatto della pandemia a causa non solo dei provvedimenti restrittivi imposti dal Governo, ma dovuti anche alla variazione di domanda e offerta. I dipendenti a causa del Covid sono sati costretti a lavorare in un ambiente completamente diverso da quello precedente portando all’introduzione del concetto di lavoro virtuale e distanziamento sociale. Tali cambiamenti hanno avuto delle ripercussioni sui lavoratori anche dal punto di vista motivazionale aumentando lo stress e rendendo più difficile l’istaurazione di un rapporto tra colleghi. Le aziende sono state costrette ad adottare misure straordinarie per proteggere da un lato i loro dipendenti e dall’altro garantire la continuità delle attività lavorative. Alcune imprese hanno subito un arresto del lavoro per mancanza di materie prime e dei dipendenti. Altre imprese invece hanno dovuto far fronte ad un aumento esponenziale della domanda e quindi a dover riorganizzare l’intera attività produttiva. Gli effetti del Covid-19 sono notevoli, ma non sono tutti negativi. La pandemia, infatti ha agito da amplificatore per la trasformazione digitale delle aziende, andando a modificare la mentalità delle imprese stesse facendo in modo che le soluzioni dell’industria 4.0 divenissero una condizione imprescindibile per la nuova normalità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/928