LE CELLULE STAMINALI NEL TRATTAMENTO DEL DIABETE DI TIPO 1

Il pancreas è una ghiandola annessa al duodeno, costituita da una componente esocrina e una endocrina. Quest’ultima comprende isole di cellule endocrine dette isole pancreatiche, in cui si distinguono: cellule ß, cellule α, cellule δ, cellule F. Le cellule ß sono le principali cellule colpite nel diabete di tipo 1. Il T1D è una malattia autoimmune che comporta la distruzione specifica delle cellule ß: il pancreas non produce insulina o i livelli sono bassi e insufficienti. Ciò determina iperglicemia. La terapia con cellule staminali si è dimostrata una fonte in rapida espansione e potenzialmente illimitata di cellule ß per arrivare ad una cura del T1D. Sono stati effettuati diversi studi sul T1D con cellule pancreatiche derivate da cellule staminali: -Shigemoto-Kuroda et al. hanno scoperto che le MSC possono ritardare l'insorgenza del T1D nei topi. -D’Amour et al. hanno dimostrato che possono essere generate cellule ß derivate da ESC. -Rezania et al. hanno coltivato in vitro iPSC e hanno ottenuto cellule simili alle isole umane. La terapia con cellule staminali presenta però 2 principali ostacoli: il rischio di sviluppare tumori e il rigetto immunitario dell’innesto. I dispositivi di incapsulamento sono emersi come metodi versatili per proteggere le cellule innestate dagli attacchi immunitari. Per ottenere una vera cura, le cellule innestate dovranno raggiungere la piena maturità funzionale ed essere sufficientemente numerose da poter regolare strettamente l'omeostasi del glucosio.