ABSTRACT TITOLO: La responsabilità infermieristica nella gestione dell’alopecia chemio-indotta: Una revisione integrativa della letteratura. L’Alopecia è la perdita totale o parziale dei capelli può essere dovuta a varie cause, ma nei pazienti oncologici, di solito si manifesta come effetto collaterale della chemioterapia o radioterapia. L'alopecia indotta dalla chemioterapia (CIA) è probabilmente uno degli aspetti più sottovalutati da un punto di vista clinico con il maggiore impatto sulla sfera emotiva del paziente, è dovuta al meccanismo di azione dei farmaci antineoplastici, che agiscono danneggiando le cellule altamente vascolarizzate con un rapido ciclo riproduttivo come quelle dei follicoli piliferi. OBIETTIVO: Obiettivo primario di questo lavoro è indagare quali sono gli strumenti disponibili in letteratura per gestire questa problematica in modo da impattare il meno possibile sull’autostima del paziente. Obiettivo secondario valutare la possibilità di adottare metodiche di prevenzione della CIA. MATERIALI E METODI: È stata condotta una ricerca bibliografica sui maggiori data base MEDLINE attraverso PUB MED, CHINAL, GOOGLE SCHOLAR, sono stati identificati 30 articoli di cui 27 pertinenti e 3 eliminati perché non soddisfacevano i criteri di inclusione. Per la ricerca del materiale sono state utilizzate termini chiave come: alopecia, hair loss, cancer, chemotherapy, cancer therapy, scalp cooling, scalp incrociati con termini MeSH come hypothermia, hypothermic hood, cold hood, hair preservation. Sono stati inclusi studi degli ultimi 20 anni pubblicati in lingua inglese e italiana; tra questi, studi randomizzati controllati (RCT) e studi clinici controllati (CCT) e metanalisi. RISULTATI: Non ci sono studi che identificano e dimostrino strategie di prevenzione della CIA ma il raffreddamento del cuoio capelluto è generalmente ben tollerato ed è l'unica modalità disponibile sicura e approvata dalla Food and Drug Administration statunitense. E’ dimostrato sul 50% dei pazienti che il raffreddamento del cuoio capelluto durante la chemioterapia mantiene abbastanza capelli da non richiedere una parrucca. I risultati sono comunque contrastanti e variano, oltre che, dalle condizioni cliniche anche dal tipo di tumore, pertanto sono necessari altri studi sul tema.

La responsabilità infermieristica nella gestione dell'alopecia chemio-indotta. Una revisione integrativa della letteratura.

MARINUCCI, CECILIA
2020/2021

Abstract

ABSTRACT TITOLO: La responsabilità infermieristica nella gestione dell’alopecia chemio-indotta: Una revisione integrativa della letteratura. L’Alopecia è la perdita totale o parziale dei capelli può essere dovuta a varie cause, ma nei pazienti oncologici, di solito si manifesta come effetto collaterale della chemioterapia o radioterapia. L'alopecia indotta dalla chemioterapia (CIA) è probabilmente uno degli aspetti più sottovalutati da un punto di vista clinico con il maggiore impatto sulla sfera emotiva del paziente, è dovuta al meccanismo di azione dei farmaci antineoplastici, che agiscono danneggiando le cellule altamente vascolarizzate con un rapido ciclo riproduttivo come quelle dei follicoli piliferi. OBIETTIVO: Obiettivo primario di questo lavoro è indagare quali sono gli strumenti disponibili in letteratura per gestire questa problematica in modo da impattare il meno possibile sull’autostima del paziente. Obiettivo secondario valutare la possibilità di adottare metodiche di prevenzione della CIA. MATERIALI E METODI: È stata condotta una ricerca bibliografica sui maggiori data base MEDLINE attraverso PUB MED, CHINAL, GOOGLE SCHOLAR, sono stati identificati 30 articoli di cui 27 pertinenti e 3 eliminati perché non soddisfacevano i criteri di inclusione. Per la ricerca del materiale sono state utilizzate termini chiave come: alopecia, hair loss, cancer, chemotherapy, cancer therapy, scalp cooling, scalp incrociati con termini MeSH come hypothermia, hypothermic hood, cold hood, hair preservation. Sono stati inclusi studi degli ultimi 20 anni pubblicati in lingua inglese e italiana; tra questi, studi randomizzati controllati (RCT) e studi clinici controllati (CCT) e metanalisi. RISULTATI: Non ci sono studi che identificano e dimostrino strategie di prevenzione della CIA ma il raffreddamento del cuoio capelluto è generalmente ben tollerato ed è l'unica modalità disponibile sicura e approvata dalla Food and Drug Administration statunitense. E’ dimostrato sul 50% dei pazienti che il raffreddamento del cuoio capelluto durante la chemioterapia mantiene abbastanza capelli da non richiedere una parrucca. I risultati sono comunque contrastanti e variano, oltre che, dalle condizioni cliniche anche dal tipo di tumore, pertanto sono necessari altri studi sul tema.
2020
2021-11-26
Nursing responsibility in the prevention of chemiotherapy-induced alopecia. A supplementary review of literature.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/982